mercoledì 21 maggio 2014

L' importanza della semplicità

Un caso di anafilassi dovuto a gelato allo sciroppo di rosa con sindrome da allergia a pollini.(kitabayashi T,Sato s, Adachi M, Aerugi 2013; 62(5):574-8).

<<Quanto osservato in questo report e' il caso di un bambino che, in seguito all'assunzione di un gelato al gusto di rosa, sviluppava uno shock anafilattico. Gli accertamenti eseguiti in seguito evidenziavano che il bambino in oggetto era già all'attenzione dei genitori, per la presenza di una sintomatologia dubbia  per allergia (fastidio in gola), che si verificava quando lo stesso mangiava mela, pesca, nespola, kiwi. Analisi a posteriori dall'evento acuto, dimostravano la positività del bambino (ossia presenza di allergia) alle proteine (chiamate PR-10, pathogenesis-related protein di classe 10) di: betulla, mela, pesca, arachidi, nocciole, soia. Veniva pertanto fatta diagnosi di "sindrome orale allergica indotta da cross-reattività tra i pollini delle betulacee ed i frutti delle rosacee*". Lo studio si concludeva evidenziando la presenza, tra le altre cose nello sciroppo di rosa, di succo si mela, non segnalato, che aveva rappresentato per quel bambino, la causa dello shock.>>

Spesso, la presenza di una allergia verso una sostanza (detta allergene) non è esclusiva della famiglia al quale esso stesso appartiene ( per esempio la famiglia delle rosacee, per la mela), ma si associa a sensibilizzazioni anche verso altre sostanze (quello che viene definito appunto: cross-reattività, ossia reattività crociata a più sostanze, individuabile tramite la ricerca nel sangue di Proteine specifiche). Questo ha un valore fondamentale nel generare poi una reazione, in chi ne è a contatto, che da lieve diviene potenzialmente severa. 
Inoltre chi e' allergico verso un allergene "volatile" come i pollini, deve conoscere la sua potenziale allergia anche verso sostanze presenti nel cibo, che fanno parte della stessa famiglia delle piante, da cui originano quei pollini (per esempio: olio di oliva per l'allergia ai pollini delle Oliacee).

In questi casi, la prevenzione, in termini pratici, efficaci e non "terroristici",  se sai di essere allergico, e hai una sintomatologia poco controllata, viene fatta su due parametri principali:

1 informati sulla possibile esistenza di sensibilità crociata ad altre sostanze "affini";
2 leggi bene le etichette e dai priorità di scelta agli alimenti composti in materie prime ben definite e chiare, e perciò non nascoste. 




*Rosacee: famiglia vasta di forme erbacee, arbustive o arboree,con i loro frutti del tipo fragole, lamponi, more o alberi come meli, peri, cigliegi, nespoli, mandorli, peschi, prugni, cotogni e albicocchi.
Betullacee: piante arboree o arbustive di Betula, Amus (ontano), Carpinus ( Carlino), Ostryopsis (magnolia), Corylius (nocciolo).

Prossimo post a tema: allergia indotta da sinergia di pollini, cibo, inquinamento.

1 commento:

  1. Questo articolo e' interessantissimo poiche' non si conoscono le allergie incrociate. Mio figlio e' allergico alla Betulla ed aveva fastidi all'intestino con malessere e diarrea dopo anni l'allergologo ci ha comunicato che si trattava di un'allergia incrociata con il sedano, smesso di mangiare sedano mio figlio e' guarito, ora vorrei sapere essendo io allergica al lattice posso essere allergica al KIWi o all'ananas (mi hanno detto che hanno le stesse molecole) grazie

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