domenica 13 dicembre 2015

per le feste

E' possibile affrontare le feste con la leggerezza nell'animo e la libertà in tavola?
Certo..

Se è vero che la prima regola è..essere felici, e quindi non impegnarsi in progetti di rinuncia a carattere di tortura, per una qualche necessità di dimagrimento in questo periodo, è anche vero che...volersi bene vuole anche dire: non strapazzarsi per "disattenzione o per abitudine ".
Entrare nel mese di dicembre infatti non significa mangiare dolci ogni giorno o esagerare con pasti troppo pesanti ogni sera o fiondarsi in aperitivi comprensivi di "stuzzichini" sproporzionati, che più che somigliare a uno spuntino, ricordano invece pasti veri e propri.
Basta ricordarsi che ognuno di noi può SEMPRE SCEGLIERE: non di evitare la convivialità o gli incontri di lavoro per gli auguri, ma cosa mangiare e in quali proporzioni si! E soprattutto, in prospettiva dell'ennesima cena o pranzo di lavoro, organizzarsi mentalmente in modo da permettere al nostro organismo, durante il resto della settimana, di non appesantirsi troppo in senso sia metabolico che fisico da una parte, e, dall'altra, di "ripulirsi" e  disintossicarsi, in modo da favorire il lavoro di organi come il fegato e l'intestino. Questi infatti, solo se attivi e non costantemente appesantiti, favoriranno il recupero e il riequilibrio, anche dopo una mangiata luculliana, evitando cosi di incidere così catastroficamente, in queste feste, sia sul nostro peso che sul nostro stato di salute in generale.
Di seguito qualche consiglio pratico:


  • per gli aperitivi: risparmiate l'alcool per una o due volte alla settimana, preferendo negli altri giorni un succo di frutta a piacere; e per lo stuzzichino, favorite le cruditè oppure le olive (senza esagerare). Questa scelta vi permetterà di condividere il momento degli auguri tra amici o colleghi senza però appesantirvi o, soprattutto, entrare nel "loop mentale" dell' "inizio la dieta lunedì", molto spesso indotto proprio da pasti troppo pesanti se pur apparentemente piccoli e spesso sostitutivi delle cene vere e proprie, sufficienti a "infiammare "il nostro organismo e a condizionare così il nostro umore.
  • evitate di spiluccare continuamente (il dolcetto, il cioccolatino etc): questo errore permette infatti che non abbiate la percezione di quanto mangiato, nè la soddisfazione, e contemporaneamente vi induce a mangiare altrettanti dolci o "alimenti sbagliati" continuamente (perchè non rappresentativi di pasti veri e proprio che possono, paradossalmente, accelerare il metabolismo attivandolo, ma viceversa, significativi di un blocco metabolico e di una induzione alla "voglia di mangiare perenne").
  • Per la giornata di festa, le possibilità sono le seguenti:
          -se il pasto principale previsto è a cena :
fare una colazione normale; fare un pranzo più leggero con una insalata a scelta (vedi le ricette al post: come difendersi dal caldo) o un minestrone di verdure; essere liberi a cena. L'indomani a colazione assumere solo un the o caffè e un frutto, per poi ripartire normalmente.
  • Se il pasto principale è a pranzo
fare una colazione di solo frutto e the o caffè; pranzo libero; cena leggera e disintossicante con una insalata "amara" di verdure come rucola, radicchio, spinaci, biete, coste, condite a piacere con preferibilmente il limone al posto dell'aceto, oppure con un insalata "rinfrescante" a base di finocchi crudi, peperone giallo e rosso, zucchina cruda, poca cipolla di tropea, tutto tagliato sottilissimo e condito a piacere con o senza l'aggiunta di un cucc.ino di semi di papavero, di curcuma e un ciuffo di alghe miste disidratate (kombu, Nori, Wakame, Dulse, Spirulina) con forte potere metabolico e mineralizzante. Entrambi i tipi di insalate aiutano una "pulizia" e quindi un drenaggio: la prima prevalentemente del fegato, la seconda prevalentemente intestinale e renale.

In questo modo favorirete un mantenimento del peso, dello stato di salute ed eviterete meccanismi condizionanti di....continuare a mangiare male (perchè ricordate, in questo caso è il vostro organismo che vi induce a farlo, se siete troppo appesantiti o troppo "infiammati).

Se invece non siete riusciti a resistere alle tentazioni giornaliere di chi vi proponeva questo o quell'assaggio, o questa o quella cena, sicuramente un aiuto efficace nel favorire il vostro organismo e in particolare il fegato e l'intestino a disintossicarsi e quindi a riprendere la propria funzionalità di eliminazione tossinica (che impedisce, tra le altre cose di ingrassare e di entrare nell'abitudine nutrizionale sbagliata), è l'assunzione di tisane o di fitoterapici con questo potere riequilibrante.
Qualche esempio:

  •  tisana all'Equiseto, Rosa Canina, Melissa, Liquirizia in parti uguali: un cucc.io per un litro di acqua, da bere durante il giorno anche per una settimana.
  • miscela di tinture madri o macerati glicerici a base di estratti di Tarassaco, Curcuma, Genziana, Ficus Carica, Ananas: sono possibili basi per vere e proprie strategie terapeutiche di recupero, anche dal condizionamento o dallo stress delle feste, che possono essere consigliati dal vostro medico Olistico ad hoc e con la posologia personalizzati per le vostre esigenze.

Se lo strapazzo è stato prolungato od eccessivo, un altra possibilità è quella di eseguire un periodo di drenaggio e disintossicazione di circa una settimana, applicando i seguenti suggerimenti:
  1. Colazione

. Thè o caffè o tisana preferibilmente non dolcificate, 3-4 fette biscottate di frumento integrale o kamut, con poca marmellata o miele  + 1 succo d’arancia o di ananas o 1 frutto
Pranzo e cena:
verdure: cotte o crude, preferibilmente di stagione + SEMI MISTI (ZUCCA, GIRASOLE, SESAMO, LINO, 1 cucchiaio, che aiutano a saziare, e sono ottimi apportatori di minerali e vitamine importanti). Le verdure migliori per accompagnare un secondo piatto più "acido" a base di carne per esempio sono: finocchi, cavoli cappucci, carciofi, preferibilmente crudi, oppure rucola e radicchio.
carne: tacchino, pollo, coniglio, manzo, anche bresaola o carpaccio, cavallo, fatti ai ferri o lessi, e conditi con un filo d'olio extravergine di oliva, senape in grani o curcuma (un cucc.ino).
oppure pesce: sogliola, branzino, orata, pesce spada, tonno fresco, calamari o seppie fatti al forno, ai ferri o bolliti, con un po’ di olio di oliva extra vergine “a crudo”
oppure uova: in frittata oppure strapazzate con un filio di olio extravergine di oliva e servite con una spolverata di curcuma (un cucc.ino) e una di ricotta affumicata o pecorino 
È importante inoltre, in questa fase, bere almeno 1,5- 2 L di tisana composta a scelta, preferibilmente drenante. 


Buon Natale a tutti!



per drenante non si intende diuretica ma disintossicante, per la sua funzione di stimolo anche di fegato e intestino