domenica 13 dicembre 2015

per le feste

E' possibile affrontare le feste con la leggerezza nell'animo e la libertà in tavola?
Certo..

Se è vero che la prima regola è..essere felici, e quindi non impegnarsi in progetti di rinuncia a carattere di tortura, per una qualche necessità di dimagrimento in questo periodo, è anche vero che...volersi bene vuole anche dire: non strapazzarsi per "disattenzione o per abitudine ".
Entrare nel mese di dicembre infatti non significa mangiare dolci ogni giorno o esagerare con pasti troppo pesanti ogni sera o fiondarsi in aperitivi comprensivi di "stuzzichini" sproporzionati, che più che somigliare a uno spuntino, ricordano invece pasti veri e propri.
Basta ricordarsi che ognuno di noi può SEMPRE SCEGLIERE: non di evitare la convivialità o gli incontri di lavoro per gli auguri, ma cosa mangiare e in quali proporzioni si! E soprattutto, in prospettiva dell'ennesima cena o pranzo di lavoro, organizzarsi mentalmente in modo da permettere al nostro organismo, durante il resto della settimana, di non appesantirsi troppo in senso sia metabolico che fisico da una parte, e, dall'altra, di "ripulirsi" e  disintossicarsi, in modo da favorire il lavoro di organi come il fegato e l'intestino. Questi infatti, solo se attivi e non costantemente appesantiti, favoriranno il recupero e il riequilibrio, anche dopo una mangiata luculliana, evitando cosi di incidere così catastroficamente, in queste feste, sia sul nostro peso che sul nostro stato di salute in generale.
Di seguito qualche consiglio pratico:


  • per gli aperitivi: risparmiate l'alcool per una o due volte alla settimana, preferendo negli altri giorni un succo di frutta a piacere; e per lo stuzzichino, favorite le cruditè oppure le olive (senza esagerare). Questa scelta vi permetterà di condividere il momento degli auguri tra amici o colleghi senza però appesantirvi o, soprattutto, entrare nel "loop mentale" dell' "inizio la dieta lunedì", molto spesso indotto proprio da pasti troppo pesanti se pur apparentemente piccoli e spesso sostitutivi delle cene vere e proprie, sufficienti a "infiammare "il nostro organismo e a condizionare così il nostro umore.
  • evitate di spiluccare continuamente (il dolcetto, il cioccolatino etc): questo errore permette infatti che non abbiate la percezione di quanto mangiato, nè la soddisfazione, e contemporaneamente vi induce a mangiare altrettanti dolci o "alimenti sbagliati" continuamente (perchè non rappresentativi di pasti veri e proprio che possono, paradossalmente, accelerare il metabolismo attivandolo, ma viceversa, significativi di un blocco metabolico e di una induzione alla "voglia di mangiare perenne").
  • Per la giornata di festa, le possibilità sono le seguenti:
          -se il pasto principale previsto è a cena :
fare una colazione normale; fare un pranzo più leggero con una insalata a scelta (vedi le ricette al post: come difendersi dal caldo) o un minestrone di verdure; essere liberi a cena. L'indomani a colazione assumere solo un the o caffè e un frutto, per poi ripartire normalmente.
  • Se il pasto principale è a pranzo
fare una colazione di solo frutto e the o caffè; pranzo libero; cena leggera e disintossicante con una insalata "amara" di verdure come rucola, radicchio, spinaci, biete, coste, condite a piacere con preferibilmente il limone al posto dell'aceto, oppure con un insalata "rinfrescante" a base di finocchi crudi, peperone giallo e rosso, zucchina cruda, poca cipolla di tropea, tutto tagliato sottilissimo e condito a piacere con o senza l'aggiunta di un cucc.ino di semi di papavero, di curcuma e un ciuffo di alghe miste disidratate (kombu, Nori, Wakame, Dulse, Spirulina) con forte potere metabolico e mineralizzante. Entrambi i tipi di insalate aiutano una "pulizia" e quindi un drenaggio: la prima prevalentemente del fegato, la seconda prevalentemente intestinale e renale.

In questo modo favorirete un mantenimento del peso, dello stato di salute ed eviterete meccanismi condizionanti di....continuare a mangiare male (perchè ricordate, in questo caso è il vostro organismo che vi induce a farlo, se siete troppo appesantiti o troppo "infiammati).

Se invece non siete riusciti a resistere alle tentazioni giornaliere di chi vi proponeva questo o quell'assaggio, o questa o quella cena, sicuramente un aiuto efficace nel favorire il vostro organismo e in particolare il fegato e l'intestino a disintossicarsi e quindi a riprendere la propria funzionalità di eliminazione tossinica (che impedisce, tra le altre cose di ingrassare e di entrare nell'abitudine nutrizionale sbagliata), è l'assunzione di tisane o di fitoterapici con questo potere riequilibrante.
Qualche esempio:

  •  tisana all'Equiseto, Rosa Canina, Melissa, Liquirizia in parti uguali: un cucc.io per un litro di acqua, da bere durante il giorno anche per una settimana.
  • miscela di tinture madri o macerati glicerici a base di estratti di Tarassaco, Curcuma, Genziana, Ficus Carica, Ananas: sono possibili basi per vere e proprie strategie terapeutiche di recupero, anche dal condizionamento o dallo stress delle feste, che possono essere consigliati dal vostro medico Olistico ad hoc e con la posologia personalizzati per le vostre esigenze.

Se lo strapazzo è stato prolungato od eccessivo, un altra possibilità è quella di eseguire un periodo di drenaggio e disintossicazione di circa una settimana, applicando i seguenti suggerimenti:
  1. Colazione

. Thè o caffè o tisana preferibilmente non dolcificate, 3-4 fette biscottate di frumento integrale o kamut, con poca marmellata o miele  + 1 succo d’arancia o di ananas o 1 frutto
Pranzo e cena:
verdure: cotte o crude, preferibilmente di stagione + SEMI MISTI (ZUCCA, GIRASOLE, SESAMO, LINO, 1 cucchiaio, che aiutano a saziare, e sono ottimi apportatori di minerali e vitamine importanti). Le verdure migliori per accompagnare un secondo piatto più "acido" a base di carne per esempio sono: finocchi, cavoli cappucci, carciofi, preferibilmente crudi, oppure rucola e radicchio.
carne: tacchino, pollo, coniglio, manzo, anche bresaola o carpaccio, cavallo, fatti ai ferri o lessi, e conditi con un filo d'olio extravergine di oliva, senape in grani o curcuma (un cucc.ino).
oppure pesce: sogliola, branzino, orata, pesce spada, tonno fresco, calamari o seppie fatti al forno, ai ferri o bolliti, con un po’ di olio di oliva extra vergine “a crudo”
oppure uova: in frittata oppure strapazzate con un filio di olio extravergine di oliva e servite con una spolverata di curcuma (un cucc.ino) e una di ricotta affumicata o pecorino 
È importante inoltre, in questa fase, bere almeno 1,5- 2 L di tisana composta a scelta, preferibilmente drenante. 


Buon Natale a tutti!



per drenante non si intende diuretica ma disintossicante, per la sua funzione di stimolo anche di fegato e intestino  

domenica 29 novembre 2015

la sindrome di calimero


Permettetemi oggi, questa che vi sembrerà una digressione dal tema Salute, ma che in realtà, davvero non lo è.


Ogni giorno, volenti o nolenti, ci troviamo catapultati e "apparentemente coinvolti" in tematiche di ordine politico o economico-finanziario del nostro Paese; e quotidianamente, anche per i più distratti, tale "coinvolgimento" risulta inesorabile e inevitabile.
Ho usato di proposito questi due avverbi, perchè la nostra quotidianità è piena di informazioni che:

a. ci danno l'illusione (e da qui solo "l'apparente coinvolgimento") di far parte di un meccanismo  interattivo di traduzione dei bisogni di noi cittadini, nel servizio offerto dal nostro governo. E in questo tentativo di farci arrivare le coordinate della situazione reale, le informazioni che ci arrivano sono di fatto rappresentative solo della presenza, per lo più, di una nave alla deriva, di cui forse l'equipaggio, ma non i reali compiti di ciascun membro, nè la rotta, nè le pianificazioni e i rischi del viaggio possono arrivare alla nostra conoscenza. Come in questo esempio infatti, dove per la maggior parte di noi, non esperti in navigazione, la scelta sarebbe quella di non entrare nei dettagli delle problematiche e quindi delle soluzioni da intraprendere per assicurare una buona resa della spedizione in assoluta sicurezza (perchè non di nostra competenza), ma di affidarci con fiducia e tranquillità alla professionalità degli "addetti ai lavori", anche la interpretazione delle difficoltà, delle dinamiche sottili che muovono una azione politica o economica piuttosto che un altra, e la percezione delle possibili soluzioni, dovrebbe essere appannaggio di coloro a cui noi abbiamo affidato la nostra "protezione" (in cambio di parte della nostra libertà). E invece, quello che ci arriva quotidianamente, è un carico di informazioni per lo più approssimative, superficiali o semplicistiche o a volte fuorvianti perchè già condizionate dal mezzo di informazione, della reale situazione politica ed economica italiana, europea e mondiale, o di alcune troppo dettagliate riguardanti le dinamiche economiche e finanziarie (che per capirle, dovremmo essere tutti degli esperti) o di altre, inerenti più la vita privata di qualche politico che il suo operato professionale. 

b. Invece che darci la possibilità di "rimanere tranquilli" perchè con la sensazione di essere protetti e al sicuro, e perchè consapevoli che in quella barca alla deriva, c'è chi tiene a cuore la "salute sociale" di ognuno di noi, e con la sua preparazione e professionalità farà di tutto per svolgere il compito che gli è stato affidato (come d'altra parte farebbe il capitano di quella nave e come fà ognuno di noi nella propria professione quotidiana), il messaggio che inesorabilmente e inevitabilmente (perchè proveniente da ogni forma di informazione) invece ci arriva, è solo quello della percezione che c'è qualcosa che davvero non và. Qualcosa che mina la nostra "salute sociale", qualcosa che non sembra avere uno sbocco o una risoluzione (se non temporanea e che presto viene ribaltata o messa da parte), qualcosa che da un lato è davvero molto più grande di noi, ma che allo stesso tempo ci carica di una sorta di responsabilità , di angoscia e di ineluttabile sofferenza, come se fosse invece possibile che la nostra idea a riguardo, la nostra azione o il nostro coinvolgimento, portasse alla risoluzione del problema, ridandoci la nostra tranquillità. 
Quello che ci arriva, è il continuo senso di impotenza, di disincanto e di sconforto oltre che di preoccupazione, per una situazione di cui non abbiamo la possibilità (perchè realmente non la possiamo gestire noi) di vedere la fine o il destino, lasciandoci perennemente con il senso di frustrazione. O quel che è peggio, con un senso di sconforto e di scoraggiamento.. "a far qualcosa", perchè tanto sappiamo che nulla cambierà (perchè ancora, non lo decidiamo noi). Con la sensazione di non avere un ruolo attivo nel tentativo di uscita dall'empasse, ma solo il senso di impotenza.

Ecco che la nostra modalità quotidiana del vivere, diventa un continuo tentativo di difendersi o di rinuncia: dalla burocrazia esasperante (perchè inefficace e inutile), dall'ingiustizia costante, dalle promesse illusorie e periodicamente disattese, dalla privazione della possibilità di impegnarci per un progetto, un sogno. E questo si traduce, per la nostra salute, per lo più in una costante attivazione di uno stato di allerta continua ma inefficace: non abbiamo la possibilità infatti di vedere il leone pericoloso che ci sta attaccando, e quindi di urlare, di scappare o di attaccare, ma ne percepiamo continuamente la presenza, provando ogni giorno un senso di paura, senza avere una possibilità di reazione.

La moderna scienza ci spiega che la attivazione costante di uno stato di allerta, originariamente programmato dal nostro organismo per difenderci, da sistema salva vita efficace diviene sistema inefficace e deleterio. Tale sistema corrisponde alla messa in circolo di ormoni dello stress, così detti "salvavita "(cortisolo, adrenalina, prolattina, etc) che si associano alle modificazioni fisiologiche del nostro organismo atte a difendersi (aumento della frequenza cardiaca, aumento della pressione arteriosa, stato di tensione emotiva, aumento della glicemia e del colesterolo etc indispensabili per prepararci a scappare o a combattere il leone), senza però che queste vengano "utilizzate " per uno scopo (perchè la nostra, è una quotidiana, involontaria e istintiva percezione di pericolo, di cui però non vediamo l'origine). Il risultato di questa "attivazione ormonale impropria"è l'insorgenza di varie problematiche di pre patologia o di patologia vera e propria: allergie frequenti o facilità a incorrere in infezioni diverse dell'apparato respiratorio per esempio, problemi di ipertensione arteriosa, diabete mellito o altri problemi metabolici, alterazioni delle funzionalità degli sistemi ormonali sessuali o tiroidei, alterazioni della qualità del sonno o dello stato dell'umore con attacchi di panico, depressione etc). Situazioni che, contestualizzate nel momento di stress vissuto possono, con la medicina di prevenzione e integrata, essere affrontate in modo efficace.

Oltre nell'approccio specifico, le reali soluzioni, per preservare il nostro stato di salute, scongiurando la sindrome di Calimero, a  prescindere dagli eventi, molto spesso ci sono. E sono rappresentate: 

-dalla possibilità che ognuno di noi ha, crisi o non crisi, di dedicarsi un pò di tempo per concentrarsi sulle cose semplici ma concrete della vita: il piacere di condividere il tempo con la propria famiglia o con i propri amici; la capacità di crearsi un progetto, scelto a seconda dei desideri e degli interessi (forse troppo spesso dimenticati) di ognuno di noi, anche non per forza di investimento economico, ma che ci distragga, ci impegni e ci dia la soddisfazione di ottenimento di piccoli risultati progressivi realmente dipendenti da noi (un corso di studi, di hobby manuale creativo, di impegno sportivo per cui la natura è a disposizione di tutti e, totalmente gratis, e così via). 
-dalla necessità di imparare realmente a difendersi da stimoli che ci arrivano, magari sotto forma di informazioni di problematiche, potenzialmente "stressanti" o fonte di preoccupazioni, nel caso in queste  non riguardino situazioni effettivamente gestibili o affrontabili da noi (come i problemi di ordine politico ed economico che non riguardano la nostra pratica vita quotidiana, ma le decisioni e i confronti degli.."addetti ai lavori" su cui noi non possiamo mettere voce). E' importante cioè occuparci dei nostri problemi o impegni quotidiani, senza "Pre-"occuparci di quello che non è nelle nostre possibilità risolvere. Con le capacità di ognuno di noi, cosìdette "resilienti", perchè ancora forse non del tutto esplorate e sfruttate, di risorgere, di reagire, di creare, di essere propositivi.

-dalla necessità di reagire, esprimere il nostro disaccordo, la nostra esigenza, il nostro malessere (sempre rispettando i nostri principi e quindi noi stessi). Questo vale anche e soprattutto negli aspetti della vita quotidiana che riteniamo ingiusti: come la maleducazione di taluni mentre siamo in fila o, rispettosamente in attesa del nostro turno; oppure nei fraintendimenti o nella difficoltà comunicativa che a volte si crea all'interno di una famiglia o di una coppia; o ancora 
 Risultati immagini per calimeronel senso di soprusi o ancora di ingiustizia vissuto in alcuni ambienti di lavoro. 
Ricordarsi che la possibilità di scegliere, è un lusso della vita che ognuno di noi ha, e che non può essere tolto. Si può scegliere di essere sereni o felici nelle cose piccole della vita, quando l'ambiente che ci circonda sembra così ostico e difficile, ma non dipendente da noi; si può scegliere di stare bene di fronte a problematiche di famiglia o di coppia che necessitino una comunicazione più efficace, o una azione specifica; si può scegliere di rispettare la propria dignità e la propria persone in ambienti di lavoro, non modificabili ma per i quali possiamo scegliere di pensare a "un Piano B", da programmare o mettere in cantiere e che ci permetta, quando sarà possibile, di cambiare la nostra situazione lavorativa.
Con positività e ottimismo, che non significa incoscienza o superficialità ma, per contro, impegno nell' attuazione di un progetto, che dipende solo da noi. 

Secondo alcuni testi di tecnica aeronautica, il calabrone non può volare, a causa della forma e del peso del suo corpo in rapporto alla superficie  alare.
Ma il calabrone non lo sa e perciò continua a volare


Risultati immagini per calimero
Igor Sikorsky



giovedì 26 novembre 2015

Health coaching e AntiAging

Health coaching (insegnamento alla salute) e AntiAging (anti invecchiamento), parolacce o fantasia?
Nessuna delle due.
Fino a pochi anni fa, l'invecchiamento era considerato un fenomeno biologico tanto inevitabile quanto ineluttabile, oltre che nelle modificazioni dell'aspetto estetico, anche nelle sue caratteristiche negative: invecchiamento dei tessuti, invecchiamento delle ossa, invecchiamento delle capacità cognitive.
 "Invecchiare" significava aspettarsi , più o meno precocemente, un progressivo deterioramento della funzionalità e dell'efficacia della struttura ossea e articolare, passando per fasi più o meno dolorose articolari, fino ad una possibile invalidità più o meno condizionante per concomitanti situazioni osteoporotiche (dove viene a mancare la struttura di sostegno dell'osso, con possibilità di facili fratture o crolli vertebrali, o dolori ossei). Oppure, da anziani, frustrare condizioni cognitive e di lucidità mentale, per il persistere di momenti dolorosi e fonti di depressione, legate a troppo gravi o persistenti fenomeni artrosici  (dove la degenerazione dei capi articolari è di tipo dapprima infiammatorio con più o meno significativa sindrome dolorosa, e successivamente degenerativo con distruzione dei tessuti). O ancora, invecchiare significava "spegnere", e non necessariamente a 90 anni, ma anche molto prima, l'interruttore della capacità cerebrale di ragionare, di socializzare, di essere autonomia e di progettualizzare, o , finanche, di avere un buon tono dell'umore.

Vi è capitato di vedere, o conoscete, persone che a 60 anni, cominciano o hanno già una vita condizionata da dolori persistenti, impossibilità a muoversi da ridotta o esaurita funzionalità articolare o problemi ossei (crolli vertebrali, osteoporosi grave, artrosi deformante)? Oppure soggetti depressi o alienati dalla "semplice" vita quotidiana perchè non più in grado di attendere a sè stessi o di interagire con gli altri?
Sono tristemente sicura di si.

Quello che fino a una trentina di anni fà sembrava ineluttabile (così come, per le donne, "entrare in menopausa significava fine della giovinezza), ora è doverosamente evitabile!

Doverosamente perchè  l'ignoranza dei progressi della scienza nel conoscere, riscontrare, e affrontare le predisposizione individuali ad "invecchiare male"(con l'accezione su descritta, e non certo di riferimento estetico), non deve essere una giustificazione nel non fornire a ciascun soggetto gli strumenti necessari per farlo (semplici esami del sangue, indagini strumentali non invasive e alla portata di tutti). Evitabile perchè il fisiologico processo di invecchiamento di ognuno di noi, può essere "giusto o sbagliato" ossia "con funzioni cognitive, ormonali e fisiche preservate, oppure precocemente perse", a seconda della messa in atto di "modalità di vita" che, realmente e incontrovertibilmente fanno la differenza.
I moderni concetti di Fitness Coaching, Food Coaching, Emotional Coaching rappresentano parte degli insegnamenti a un "buon vivere, mantenendo lo stato salute" espressi ampiamente nella Medicina Preventiva o Anti Aging:
l'inquadramento prioritario e precoce della situazione individuale e delle predisposizioni specifiche del soggetto, permette infatti un approccio olistico che valuti non solo la forma fisica, ma anche quella emotiva, dello stato immunitario e di quello ormonale del momento. Perchè la nostra salute, e quindi l'invecchiamento sano, passa per un equilibrio fondamentalmente ormonale, e immunitario, continuamente condizionato dallo stato di "stress" in cui si vive. Quest'ultimo non rappresentato da una condizione psicologica di tensione o stanchezza emotiva, ma da vero e proprio stato morboso, corrispondente a un già attivato disequilibrio (e allontanamento da uno stato di salute appunto ormonale, immunitario, neurologico). Solo l'approccio integrato e preventivo del soggetto (test di profilo rischio del DNA, valutazione clinica olistica che tenga conto dello stato ormonale e biochimico di base, valutazioni sierologiche semplici quanto fondamentali come dei parametri di pre diabete, di infiammazione o rischio cardiovascolare, di osteopenia, etc), permetterà di individuare una precoce condizione di pericolosità (intendendo con questo una situazione di pre-malattia, ancora totalmente reversibile) e quindi di trattarla.
Come? Sarà tema di altro post l'inquadramento specifico a determinate situazioni di squilibrio, facilmente destinate ad evolvere in malattia se non trattate, ma qui ricordo che supporti necessari perchè estremamente efficaci a tal riguardo, sono i seguenti:

-riequilibrio ormonale con terapia fitoterapica ormono -induttiva: un esempio è il riscontro di situazioni ormonali alterate (PROLATTINA, ORMONI SESSUALI ESTROGENO E PROGESTERONE, ORMONI DELLA TIROIDE) che possono portare in maniera assolutamente subdola, a precoci situazioni di alterazione del ciclo sessuale, di patologie specifiche ovariche o tiroidee, o infertilità (sia negli uomini che nelle donne). Altro esempio è una situazione di pre-diabete, ossia di alterazione del metabolismo degli zuccheri legato non a una situazione alimentare ma ad una alterazione ormonale specifica (incremento del CORTISOLO, principale ormone dello stress, che può associarsi anche a tendenza all'ipertensione arteriosa o ad altre patologie cardiovascolari). Oltre che il trattamento di una situazione per antonomasia di cambiamento ormonale che è la menopausa, con un intervento però non sostitutivo, aggressivo e non libero da effetti collaterali, bensì di riequilibrio.
- utilizzo di NUTRACEUTICI, vitamine specifiche e anti ossidanti: sia i primi derivati dagli alimenti stessi, sia come pasto che come prodotto farmacologico, che i secondi (la Vitamina D considerata non più come semplice vitamina, ma come vero e proprio ormone dalle multiple azioni anti tumorali, anti depressione, anti osteoporotiche, ne è solo un esempio) hanno funzione di veri e propri farmaci, se usati nel modo giusto (con la conoscenza cioè non solo delle loro caratteristiche terapeutiche, ma anche della fisiologia del corpo umano).
- l'indicazione di adeguate attività fisiche : adeguate per il periodo di vita e per l'obiettivo prefissato.
- l'indicazione di adeguate tecniche di "defaticamento" psicologico (meditazione, alcuni tipi di massaggio-terapia etc)
-consigli di adeguata alimentazione

Perchè se è vero che il tempo di sopravvivenza è aumentato (durata della vita), è compito o auspicio di ogni terapeuta oltre che di ogni soggetto favorire una qualità della vita appropriata.


Sarò a Senigalia il 28-29 novembre prossimi per corso di Medicina Anti Aging rivolto a medici, biologi, psicologi.

martedì 29 settembre 2015

quando una meravigliosa carbonara e quando invece una fredda scomposizione in calorie e grassi?

Quanti di noi, di fronte a un meraviglioso piatto di pasta alla carbonara, sono sempre liberi di affrontarlo con l'approccio giusto, ossia quello di godere di un pasto  goloso, magari in compagnia di chi si ama, invece che scomporlo in: calorie, grassi, effetti sulla nostra linea, modalità di "smaltirlo" nell'arco della giornata....??  

Spero davvero che siamo in molti.

Perchè "il trucco"...è proprio questo: imparare a mangiare bene, secondo le nostre esigenze fisiche, metaboliche, o di salute del momento, ma senza privarsi del vero e incondizionato piacere del cibo.

Se stiamo affrontando un momento di salute difficile in cui è fondamentale stare attenti a non introdurre determinati cibi (problemi di gastrite, di calcoli al fegato, problemi intestinali o altro), o se la nostra necessità invece è quella di dimagrire, per un altrettanto problema di salute, o di investimento futuro (e non per un mero fatto estetico), diamoci la pazienza di trovare un pò di ordine nella nostra alimentazione. Magari facendoci guidare da un esperto, per il tempo sufficiente ad...applicarlo e ad impararlo questo ordine. In modo da fare nostra una modalità di alimentarsi, conoscendo le proprietà benefiche grossolane o  più sottili del cibo che noi introduciamo ogni giorno, ma soprattutto quelle "sbagliate" di un determinato tipo di alimento o della sua combinazione all'interno di un pasto; imparando che già "solo" questa conoscenza, sarà in grado di favorire o meno, un senso di sazietà, di appagamento, di riequilibrio ormonale, e metabolico di controllo degli zuccheri nel sangue. In modo che  la nostra quotidianità diventi libera scelta di cosa e di quando mangiare, invece che di condizionato obbligo, privazione e rinuncia o, per contro, scontata abitudine. In modo che diventiamo nuovamente liberi di scegliere: ogni qual volta mangiamo, sia da soli o in compagnia o per lavoro, cosa mangiare, cosa è meglio per noi in quel momento. Per arrivare poi alla giornata o alla serata in cui scegliamo invece di godere di un pasto, magari un pò più pesante e un pò più goloso, ma che non inciderà in alcun modo sull''equilibrio della nostra quotidianità. Ma che potrà darci, se affrontato nel modo giusto, ossia appunto con spensieratezza, piacere di convivialità e puro godimento di quel pasto, un momento di felicità. Come nel mangiare un "semplice" piatto di pasta alla carbonara!

Volevo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato giovedi scorso alla presentazione del mio libro, presso l'Osteopathic College di Trieste, del cui corpo docente, orgogliosamente, faccio parte: assai numerosi e assai variegati tra studenti, professionisti, casalinghe, padri di famiglia...perchè imparare a mangiare e a ritrovare la spontaneità nel farlo, è interesse (e forse necessità), di tutti!



Prossima conferenza e presentazione del libro, a Genova il 16 ottobre pv.

lunedì 27 luglio 2015

ricette gustose per difendersi dal caldo

Verdure e ortaggi in genere ma anche le spezie ricche di anti ossidanti e di sali minerali, la frutta (in particolare alcuni tipi), alcuni cereali e perchè no alcuni tipi di alghe marine, poco note e a volte, aprioristicamente scartate da noi occidentali, rappresentano le materie prime per creare un mix di colore, gusto, nutrimento, che non deve mancare sulla nostra tavola in queste giornate d'estate. Assieme alle giuste proteine in particolare del pesce poco grasso, dei legumi, delle uova, e in piccola misura delle carni bianche e di alcuni formaggi (in particolare la ricotta, il quark, e i derivati di latte caprino e pecorino), questi contribuiranno a garantirci l'energia giusta che ci serve durante la giornata, il rifornimento di sali minerali e sostanze anti ossidanti...pro vita, senza farci sentire però in modo deleterio gli effetti del caldo di questi giorni o della sonnolenza post prandiale. A tal fine potrà essere utile anche la giusta integrazione con "grassi buoni" derivanti da olii (extravergine di oliva, lino o altri) e semi oleosi (zucca, lino, girasole, sesamo, canapa etc).
Tra i consigli che riporto sempre, sul mio Blog o in ambulatorio, l'importante è scegliere cosa mangiare, non farlo per abitudine, ed esserne felici e soddisfatti.

Oltre che la scelta dei cibi, e la scelta del condimento (che deve essere il più semplice e non sofisticato possibile), anche la modalità di cottura egli stessi contribuirà o meno a farci sentire leggeri e non ulteriormente appesantiti in queste giornate afose. Da preferire: la cruditè, la bollitura e la cottura veloce: i cibi arrostiti, grigliati, fritti, affumicati, tostati e al forno (ad alta temperatura) aumentano infatti la natura "calda" del cibo, addirittura da freddo un cibo assimila il caldo cambiando la sua caratteristica*. Le cotture neutre sono: a vapore, a bagnomaria, bollitura, a pressione, a forno (a bassa temperatura).

Borlotti in insalata

  • 150 g di borlotti o cannellini
  • 1/2 cipolla di tropea
  • 1 uovo sodo (o tofu, per i vegani)
  • olio exv oliva
  • sale speziato
  • aceto di mele o di vino
insalata estiva
  • 300 g di code di scampo sgusciate (vanno bene anche le surgelate, dopo loro scongelamento a temperatura ambiente e lavaggio di risciacquo) o in alternativa gamberetti
  • 1 sp aglio
  • aceto di mele 1 limone
  • 1 cucc.io di semi di sesamo o lino
  • rucola, lattughino o altra insalata a piacere
tostare i semi, saltare in padella con un filo di olio exv l'aglio tagliato a listelle, oppure schiacciarlo
in camicia, e aggiungervi, facendoli rosolare per 3 minuti, le code di scampo.
Aggiungervi il succo di un limone o due cucc.ini di aceto, e far sfumare per 1 minuto
servire mescolandoli alla insalatina (o lattughino o rucola), e condire a piacere


melone o fichi e prosciutto crudo


3 fette grandi di melone (o due fichi freschi grandi )
prosciutto crudo dolce 3 fette

Insalata bizzarra (toscana)

  • due zucchine verdi tagliate molto sottili per il lato lungo
  • 1 pera william o una mela tagliate molto sottili
  • 8-10 pinoli precedentemente tostati
  • grana padano tagliato a scaglie larghe e sottili
  • 1 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
  • 1 cucchiaino di aceto di mele oppure aceto balsamico di Modena
  • fior di sale o sale speziato
il tutto servito a crudo.


  • lattughino
  • 2 carote
  • 2 gambi di sedano
  • 1 zucchina piccola e fresca
  • 2 o 3 pomodori
  • 1 peperone
  • qualche spicchio di finocchio
  • gomasio, 1 cucc.ino
  • olio di sesamo o oliva o lino
  • olive nere( max 4)
  • olive verdi( max 4)
  • sale


Insalata di arance (siciliana)

1 finocchio tagliato a fettine sottili

1 arancia a dadini (o in sostituzione 1 kiwi)

con o senza ½ cipolla dolce,

sale, olio extravergine di oliva 1 cuccc.io


  • 100 g di lattughino
  • 1 zucchina piccola
  • 1 cetriolo piccolo
  • 70 g di tofu rosso (aromatizzato al peperoncino)
  • 3 o 4 fichi molto maturi
  • semi di sesamo a piacere
  • olio di sesamo o di oliva

Insalata di funghi e spinaci o rughetta
  • mezza confezione di funghi champignon freschi tagliati sottili
  • un mazzetto di rughetta o foglie di spinaci
  • gomasio, un cucc.ino
  • semi di zucca e/o di vinacciolo
  • mandorle (max 6)
  • olio exv oliva
  • limone 1

Insalata con avocado 1
  • 1/2 cespo di insalata (canasta, romana o ghiaccio)
  • 1 carota
  • 1/2 avocado (ben maturo)
  • 1 pomodoro cuore di bue
  • 1/2 tazza di fagioli neri o rossi lessati
  • 1 o 2 cucchiai di succo di limone o lime
  • 1 cucchiaino di semi di cumino
  • 1 cucchiaio di cipolla tritata
  • pepe di Giamaica o pepe nero
  • tabasco
  • sale
Insalata di avocado 2
- 1/2 avocado (ben maturo, pulito della buccia e denocciolato, lasciato a tocchetti o schiacciato in 
purea), pomodorini, 3 olive (verdi o nere), cipolla rossa a fettine sottili, 
conditi con olio extravergine di oliva e sale

Insalata rivisitata (greca )

-insalata greca: 1/2 pannetto tofu (in alternativa la feta), 3-4 olive nere, cipolla di tropea, insalata, 
pomodorini, con o senza 3 noci, condita con poco olio exv oliva, sale speziato o normale e aceto

Insalata birichina
  • 60 gr bresaola
  • ½ mozzarella o un pezzo di quartirolo o 50 gr di ricotta
  • 1 mela tagliata a tocchetti
  • olio oliva esxvergine, un cucc.io
  • aceto di mele o balsamico
  • sale speziato


insalata esotica 1(finocchi, arance, rucola, Wakame*)
  • 2-3 arance divise in spicchi
  • 1 cipolla rossa tagliata a rondelle sottili
  • 2 finocchi tagliati a listelle sottili
  • 3-4 manciate di rucola
  • 10-12 g di Wakame (disidratato o precedentemente ammollato in acqua per 10 min)
  • il succo di un limone
  • olio exv oliva
  • 1/2 c zenzero essiccato in polvere o 2-3 scaglie sottilissime di zenzero in radice (precedentemente pelata)
  • qualche ciuffo di aneto fresco
  • sale marino


insalata esotica 2 (spinaci,tofu, uvetta, arba cipollina, Wakame*)

  • 1 pannetto da 300 g di tofu bio al naturale
  • 2 zucchine piccole tagliate a dadini
  • 200 g circa di spinaci
  • 2 manciate di uva sultanina (precedentemente ammollata inacqua per 10 min)
  • 2 sp aglio tagliati a metà
  • 12 – 15 g di Wakame (disidratato o precedentemente ammollato in acqua per 10 min)
  • erba cipollina
  • olio exv oliva
  • sale
-far appassire l'aglio in wok per qualche min. Aggiungervi il tofu, gli spinaci, le zucchine e 
mescolare bene per qualche minuto 
-togliere dal fuoco, aggiungere gli altri ingredienti e condire

Wakame* alga "bruna" ricca di calcio, vit C, vit B e con potere di attivazione del metabolismo



Primi piatti rinfrescanti
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Riso saporito
  • 400 g di code di scampo sgusciate (vanno bene anche le surgelate, dopo loro scongelamento a temperatura ambiente e lavaggio di risciacquo) o in alternativa                                                                                                                                                                                                 gamberetti
  • 1 sp aglio
  • aceto di mele
  • 2 cucc.ini curcuma
  • due fette di ananas fresco


-saltare in padella con un filo di olio exv, l'aglio tagliato a listarelle,
- aggiungervi, facendoli rosolare per 3 minuti, le code di scampo.
-aggiungervi due cucc.ini di aceto di mele, e far sfumare per 1 minuto
- aggiungere la curcuma e mescolare
-aggiungere il riso già cotto e salato (basmati oppure misto basmati, thay, sevatico nero) a fuoco                                                                                                                                                                 spento e mescolare
-aggiungere l'ananas tagliato a dadini


Servire ancora caldo o come piatto freddo

Riso rinfrescante

-far appassire l'aglio (1 sp )in camicia in padella con un filo di olio exv oliva
-aggiungervi il succo di tre limoni e far appassire per qualche minuto (lasciando il limone spremuto
 e tagliato a metà) fino a ridurre a sughetto
-adagiarvi il riso a due minuti di cottura (arborio o basmati) con un pò della sua acqua di cottura e
 mescolare per due minuti.
-aggiungervi a fuoco spento prezzemolo spezzettato sottile (circa un mazzetto grande)

servire caldo o come piatto freddo

dessert:
  • prugna o mela cotta con cannella* 
  • macedonia pazza: frutta tagliata a pezzetti mista tra ananas, pera non troppo matura, mela, e verdura tagliata molto sottile: sedano, carota, zucchina. con o senza due gherigli di noci o uvetta; il tutto condito con limone e poco zucchero di canna o una pallina di gelato.
  • 30 g ricotta con un cucc.ino marmellata non troppo zuccherata o scaglie di cioccolato fondente (può essere usata anche come spuntino alla mattina, fino a 50 g) oppure cannella
La cannella è un ottimo alimento favorevole per la nostra salute: aiuta a digerire e abbassa l'indice glicemico dell'alimento a cui si accompagna (ossia la capacità di quest'ultimo di incrementare la glicemia del sangue e quindi fare fame, sonnolenza, o ingrassare)
Il pomodoro è ricco di anti ossidanti benefici per il cuore; 
le zucchine sono ricche di sali minerali come il magnesio, il fosofro, il potassio, e hanno una funzione diuretica; 
le melanzane, la rucola e il cavolo verza (sono ricche di calcio);
i funghi aumentano l'umidità, utili in chi tende alla disidratazione;
i peperoni sono ricchi in Vit C;
le patate ricche di potassio, sono un ortaggio ad alto contenuto amidaceo, vanno bene a pranzo;
gli asparagi  sono ricchi in vit C, carotenoidi (precursori della Vit A), vit B e calcio, fosforo e potassio;
i finocchi sono dissetanti e riequilibranti l'equilibrio ormonale femminile;
Tra le spezie le più ricche in sostanze anti ossidanti o protettive contro l'invecchiamento o con funzioni specifiche come quella anti gastritica (per la menta) sono: il prezzemolo, la curcuma, l'origano, la maggiorana, la salvia, il timo, la menta.

Una curiosità: una scelta vegana non ben bilanciata può, paradossalmente, corrispondere al rifornimento quotidiano di una alimentazione troppo "fredda", sia d'estate che d'inverno, con, soprattutto in individui o "costituzioni" predisposte, problematiche riguardanti in particolare il sistema immunitario e quello di mineralizzazione ossea, o a quello psico emotivo.
*vedi post precedente

quando il caldo è davvero insopportabile


ci sono giornate, come quelle attuali, in cui non è il martedi o il giovedi ad essere particolarmente caldo, ma tutti i giorni, da più di una settimana a questa parte. E allora come difendersi?
Certo, da tutti i servizi di informazione, più o meno seri, compresi il Topolino, veniamo a sapere che: È IMPORTANTE BERE MOLTO.

Ma cosa vuol dire bere molto? questo consiglio è uguale per tutti ed è l'unico e più importante? la risposta è NO.
Sebbene approssimativamente sia sempre fondamentale bere in modo adeguato, per garantire l'efficienza di tutti i nostri sistemi di eliminazione delle tossine (reni, fegato, cute), è molto importante ricordarci anche che in estate, con il caldo, noi eliminiamo un numero di liquidi maggiore rispetto all'inverno, attraverso la sudorazione. Questo avviene anche durante l'attività fisica, indipendentemente dalla stagione. Oltre all'acqua però in questo modo perdiamo anche alcuni sali minerali come il sodio, il potassio e il magnesio. Se il tentativo quotidiano di ripristinare i liquidi perduti non è associato ad adeguata integrazione di questi sali, il risultato potrà essere di diluire ulteriormente la concentrazione degli stessi presenti nel nostro sangue.

Questo potrà portare a:                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               -maggior senso di stanchezza
-crampi muscolari                                                                                                                                 
-calo di pressione arteriosa                                                                                                                   
-paradossale incremento della ritenzione idrica soprattutto agli arti inferiori                                                                                                                                                                                                                                    -paradossale tendenza a sudare di più                                                                                                                                                                                                                                   I trucchi per evitare tutto questo potranno essere i seguenti:     
  •  Assumere quotidianamente un adeguato* apporto di liquidi e sali: probabilmente, almeno un litro e mezzo, commisurato alla attività fisica giornaliera, integrato con sali di sodio, potassio e magnesio adeguati. Potrà essere utile per esempio aggiungere alla bottiglia di acqua che ci portiamo dietro, almeno 3-4 giorni su sette, due cucchiai di Alkimo, o di Alkaflormirabilis o di Basemix   
  • scegliere COSA MANGIARE. Ricordatevi, e questo consiglio non viene quasi mai riportato nelle fonti di informazione, che IL CIBO contribuisce in modo fondamentale a farci sopportare bene il caldo, oppure a sentirne maggiormente gli effetti negativi, tra i quali anche quelli sopra descritti.                                                                                                             
    Mentre in inverno è importante mangiare cosiddetti cibi CALDI , in estate sono da preferire quelli FREDDI. E a definirli, non è la temperatura**!                                                                                                                                                                                                                        
   Sono "CALDI" i  seguenti alimenti:
  • i grassi in generale
  • i cibi sofisticati e raffinati (per condimenti, salse, intrugli, sughi etc)
  • i cereali quali: frumento raffinato 
  • le proteine animali in particolare della carne   
  • i dolci                  
   Sono"FREDDI" i  seguenti alimenti:    
  • le verdure in genere
  • i cereali integrali
  • i cereali quali il riso integrale il basmati e il thay, il mais, la quinoa, il grano saraceno, il miglio (cereali cioè privi di glutine)     
  • le proteine di origine vegetale (i legumi come i fagioli e le lenticchie, ad eccezione dei ceci)  
    Sono"NEUTRI" (in particolare se ben associati nell'ambito della alimentazione giornaliera) i             seguenti alimenti:    
  • uova
  • pesce non grasso
  • frutta 
  • patate                                                                                                                                                           
  • VESTIRSI IN MODO ADEGUATO:                                                                                               -preferire materiali naturali come il cotone o la seta, evitando quelli sintetici (che non fanno traspirare ed inducono a sudare eccessivamente)                                                                          -preferire i colori chiari come il bianco (che riflette la luce)                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                    *considerato per un soggetto in salute, senza particolari necessità di ripristino di liquidi; fatevi consigliare dal vostro medico Olistico
               ** la definizione deriva piuttosto dagli insegnamenti di Medicine Antiche Naturali come quella Ayurvedica e quella Tradizionale Cinese. In queste viene riportato all'equilibrio un organismo infiammato in senso oggettivo (con evidenza di infiammazioni articolari o di altri sedi per esempio) o soggettivo (con sintomatologie dolorose o infiammatorie organiche o subdole a carattere degenerativo e di evoluzione verso la malattia) con la sapiente scelta di una alimentazione che abbia il potere "disinfiammante". Lo stesso principio lo applichiamo nella moderna Nutrizione e Nutraceutica, dove l'alimento o il suo derivato farmacologico di integrazione, viene scelto per il suo potere terapeutico vero e proprio (gli w3, il resveratrolo, la curcuma sono solo alcuni esempi di derivati alimentari con funzione di medicinale).                                               

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