giovedì 29 gennaio 2015

La fila che..stressa



Ieri mi è capitato di dovermi recare in biglietteria per fare un biglietto del treno  ( non sempre le cose semplici e "ottimizza tempo" come per esempio un semplice biglietto elettronico sono fattibili, nonostante il nostro impegno).
Mi metto in fila, paziente e aspetto, certa della professionalità dei tre operatori attivi ai rispettivi sportelli.
Passano i primi dieci minuti e la fila ( lunga), non si muove.
Trascorrono altri 10 minuti e passa una coppia di signori di mezza età e una giovane donna. Entrambi bloccano la fila per i successivi 20 minuti, per problematiche che ovviamente non erano affari che mi riguardassero.
Alla fine di questi 20 minuti,un operatore, il terzo, impegnato fino a quel momento con un altra ragazza, si libera. E, vedendo la fila ( ormai molto lunga) accumulatasi, decide con aria serafica e assolutamente tranquilla ( lui) di affiggere il tragico ( o tragicomico) cartello con scritto" sportello fuori servizio", andandosene e guardandoci ( noi della fila) con aria compassionevole.
Passano altri 15 minuti, con i due sportellisti impegnati nella ricerca di qualche inestricabile soluzione di viaggio richiesta dal cliente, con caratteristiche probabilmente non praticabili su questa terra, o per lo meno sulla nostra rete ferroviaria nazionale.
Allo scadere dei 5 minuti successivi, umilmente ed educatamente, mi sporgo dalla staticità della mia posizione anchilosante della fila ancora bloccata, e chiedo a uno di questi se è possibile chiamare il terzo sportellista ormai scomparso. Tanto per darci un illusione che, prima o dopo, arriverà anche il nostro turno. Mi si risponde che chi sta lavorando, sono solo le persone che in quel momento noi vediamo. E va bene, aspettiamo ancora.
Nel frattempo, uno dei due operatori ( quello che mi ha risposto), di fronte all' impotenza di non poter fare assolutamente nulla per proseguire nella consegna del biglietto ( e quindi nel produrre la tanto anelata frase "avanti un altro") per intercorrente blocco del bancomat, comincia ad assumere in viso colorazioni che vanno dal rosa al viola.
Alla fine, trascorsi quasi 50 minuti ( gli unici di teorica ora di libertà settimanale per la sottoscritta) , in paziente ( mica tanto) attesa in suggestiva fila alla stazione della mia città, arriva finalmente il mio turno. E interagisco con la gentilissima operatrice che mi trovo davanti, ormai al limite dell'implosione, che mi confessa di non riuscire più a sopportare la maleducazione, la spocchiosita' , il senso di onnipotenza etc etc di taluni.

Gli studi recenti di fisiopatologia del sistemo ormonale, di quello nervoso e di quello immunitario ci spiegano come, fattori di questo tipo (sensazione di impotenza o di ingiustizia anche per piccole cose come uno spreco di tempo in fila, o della percezione che chi dovrebbe aiutarci non ci considera, oppure la frustrazione di star sprecando l'unica ora di tempo libero, in modo insensato a favore di altri, o la necessità di mantenere un tono professionale di fronte alla maleducazione) siano alla base, assieme ad altri che si assommano durante la giornata (mancanza di collaborazione tra colleghi sul lavoro o mancato riconoscimento delle proprie capacità etc etc) di un continuo e subdolo stimolo stressogeno. Mentre la nostra natura ci fornisce, normalmente, le capacità ( metaboliche, cardiache, ' nervose', motorie) per reagire a uno stress acuto ( come per esempio un leone che ci attacca, a cui rispondiamo difendendoci o scappando) , la stessa non ci aiuta nello stress cronico in cui, non esiste un "nemico" visibile da cui difenderci, ma il nostro impegno ( ormonale, metabolico, neurologico etc) e' continuo, anche se inefficace. Con la conseguenza che prima o dopo, a seconda delle nostre capacità di resistenza individuale, daremo segni di scompenso o esaurimento: del sistema immunitario (insorgenza di allergie mai note fino a quel momento per esempio), ormonale (alterazioni della tiroide: cosiddetti "distiroidismi" non ancora da trattare ma significativi di un cambiamento reattivo che deve essere precocemente colto per evitare l'evoluzione in malattia), metabolici ( alterazioni della glicemia di base, o del colesterolo, tendenza ad ingrassare senza altro apparente motivo)... E così via.

Come difendersi

Già esprimere, pur con la solita educazione che ci contraddistingue, una nostra osservazione su un aspetto che potrebbe essere molto applicabile in pratica e quindi molto efficace (come richiamare l'operatore che se n'era andato nel momento di maggior bisogno), può essere utile. Per liberarci, almeno parzialmente del peso dell' impotenza. Piuttosto che stare in fila e fomentare il rancore parlando tra noi attendenti. Probabilmente l' importante e' proprio liberarsi, senza aggressività o maleducazione, altrimenti associata alla certezza  di passare dalla parte del torto. Così in tutte le cose della nostra quotidianità.

La medicina integrata ci aiuta molto in questo senso sia a fare, evidentemente, prevenzione, che a trattare già presenti squilibri di una delle sfere psicologica-emotiva, neurologica, ormonale o immunitaria. Con prodotti fito terapici così detti a induzione ormonale, con la flloriterapia (che rappresenta una sorta di "psicoterapeuta tascabile" che ci aiuta senza che noi ci accorgiamo), l' omeopatia e così via.

Un esempio su tutti, che sarà tema di altro post, e' il riscontro, in una percentuale molto elevata di popolazione, di elevati livelli di due ormoni: la prolattina e il cortisolo.
La prima, normalmente liberata durante l'allattamento, o a livello ovarico in determinate patologie, viene liberata dalla nostra " centralina dello stress", l' ipofisi, in tali condizioni, ed e' responsabile di sintomi quali irritabilità, stanchezza, ritenzione idrica, fino a problematiche organiche quali la anovulazione e quindi l'infertilita'.
Il secondo, il cortisolo, e' l'ormone salvavita ma anche quello che per queste stesse caratteristiche (capacità di incrementare la pressione arteriosa, incremento della glicemia e del colesterolo, etc) porta, in condizioni di stress prolungato e "inefficace' a problemi di ipertensione arteriosa, pre diabete, ipercolesterolemia, tendenza ad ingrassare e ad avere sempre fame, irritabilità fino alla nevrosi ( con attacchi di panico o altri aspetti).

Ci si può aiutare molto con la terapia integrata, anche se basterebbe, probabilmente, un po' più di buon senso e di rispetto!

                                  

sabato 24 gennaio 2015

La cultura e' evoluzione

 

L'altro giorno, sfogliando uno dei più noti e letti quotidiani di informazione del panorama italiano, ho visto ( era impossibile non farlo) che ben tre pagine erano dedicate al tema dell' ALIMENTAZIONE: una per un qualche argomento più o meno specifico di ciò che è giusto o ciò che è sbagliato in nutrizione, un altra per una sfilza di ricette più o meno facili e appetitose, una terza per qualche novità' in termini di prodigioso presidio medico con sicuri effetti dimagranti.
Poi la sera, in un raro momento di "defaticamento" per mezzo di pigrissimo"TV watching" incappo non, nel ormai conosciuto ed "edibile" per il potenziale Chef che è nascosto in ognuno di noi, programma di sfide culinarie all'ultima forchetta o parolaccia del giudice, insoddisfatto della prestazione o impegno di un concorrente, ma in un altro pseudo reality denoaltri, di ambiziosi pasticceri in lotta intestina reciproca per chi produce il più perfetto, quasi finto, dolce della serata.

Come se l'essenza della vita fosse il cibo...............

Peccato che, probabilmente, il cibo e' davvero l'essenza della vita. Ma non solo nel significato di un istinto primordiale da soddisfare ( per taluni) , che sia perciò fonte di soddisfazione prima di tutto mentale -emotiva e contestualmente di energia giusta. Ma anche come strumento di mantenimento dello stato di salute e quindi di prevenzione.

Peccato che il "divorare" un gran numero di queste trasmissioni, soprattutto nei momenti sbagliati (dopo cena per esempio), possa essere di stimolo quasi compulsivo a, una volta arrivata la pausa pubblicitaria, scendere al piano di sotto per prendersi un biscotto ( che di solito non basta) o uno snack salato, o comunque particolarmente goloso. ..come se.....il cervello limbico ( quello del piacere, quello primordiale) accogliesse il messaggio più o meno nascosto di....cedere alla tentazione, e quindi mangiare ( fuori orario).

Peccato che, in almeno uno di questi storici programmi, uno dei giudici protagonisti , americano  ( il cui nome inizia con J e il cui cognome inizia con B) non sia solo imprenditore di se' stesso e grande chef, ma anche attento investitore sulla propria salute con la scelta di una "cucina" non ..."all'ingrasso", ma ricercata, e qualitativamente studiata. E soprattutto sia un ottimo sportivo!

Allora, la domanda che mi è sorta spontanea, e': perché non utilizzare questo meraviglioso mezzo di informazione per dare la ...giusta informazione?
Invece di programmi che inevitabilmente fanno venir fame guardandoli, invece che pubblicità di indicazione di un tipo di olio di semi ( sicuramente sbagliato e approssimativo) da usare per abbassare un valore di colesterolo teoricamente non accettabile ( peccato che in questo valore non venga minimamente accennato al fatto che "il colesterolo" non ha un valore in senso assoluto, ma relativo al suo rapporto tra colesterolo "buono " -HDL-e "cattivo"-LDL-, e che abbassarlo in modo indistinto, porta a paradossali problemi di aumento del rischio di malattia cardiaca, vascolare e aterosclerotica, ormonale etc), invece di tutto questo, perché non si da' un imput su quanto sia facile in realtà goder veramente del piacere di un pasto, senza che questo diventi invece dipendenza o condizionamento? Oppure di come sia quotidianamente fattibile scegliere una alimentazione che sia anti cancro, anti infiammazioni articolari, o " semplicemente" anti obesità o problemi immunitari?

..basterebbe poco. Messaggi semplici che arrivino in modo pratico alla gente curiosa. La stessa che guarda quei programmi. E basterebbe che i medici per primi, come altri specialisti del settore salute, dessero il buon esempio, magari studiando un pochino e capendo che, quando si parla di "nutraceutica e nutrigenomica" non si parla di filosofia o di una moda per scienziati annoiati, ma si parla della nuova arma ( il cibo) a disposizione di tutti, di terapia, di prevenzione e, addirittura, di stimolo sul nostro Dna ( ovvero "epigenetico") .

E' per questo motivo che, di ritorno da un stancantissimo viaggio dalla parte opposta dell'Italia rispetto a dove vivo io, fatto per tenere una lezione di Nutrizione integrata, non posso che essere felice.
E ringraziare tutti i colleghi e professionisti del settore, che continuano a mettersi in discussione e a studiare.
Forse perché l'evoluzione, individuale e nel rapporto con il paziente che abbiamo davanti, passa anche per questa via.


domenica 18 gennaio 2015

vaccinazioni si o vaccinazioni no?


Quello delle vaccinazioni, è sempre un argomento molto importante quanto ..."vischioso".
E'stato chiesto un mio intervento, accanto a quello di altri esperti del settore Igiene-prevenzione dell'Azienda Sanitaria Regionale e altri medici specialisti, sulla Rai Regionale, in replica domani (o in streaming al seguente indirizzo: http://shar.es/1bvP7Z ).
Argomento sempre attuale, anche alla luce dei recenti fatti di decessi di origine dubbia e poi confutati, messi in possibile relazione alla ultima linea anti influenzale, ciò che ci si chiede più frequentemente è se realmente i vaccini, in generale, sono innocui o portatori di effetti collaterali più o meno pericolosi. La persona di riferimento a cui rivolgersi per cercare di dirimere i dubbi, il medico (di base o specialista) o il pediatra, deve essere in grado di fornire, per quanto possibile,  il maggior numero di informazioni appropriate, in modo che il soggetto, o i genitori, siano in grado di scegliere, in consapevolezza e tranquillità cosa fare. A tale riguardo bisogna ricordare che non esiste solo la vaccinazione, così come viene intesa in termini "invasivi" per il nostro sistema immunitario, per proteggerci da virus e batteri in senso generico, ma anche i seguenti fattori:
  • prevenzione primaria a disposizione di tutti: accurata Igiene individuale e sociale con particolare attenzione a pulirsi le mani bene dopo essere stati in luoghi pubblici e affollati (come un autobus per esempio, un ospedale, un ambulatorio, etc); proteggersi il viso con un fazzoletto o non respirando dalla stessa parte da cui deriva uno starnuto o un colpo di tosse; evitare di passare da ambienti molto caldi e secchi a quelli umidi e freddi dell'esterno: l'irritazione delle mucose è la prima porta aperta all'attecchimento di un virus; evitare il contatto con persone già affette da affezioni delle vie respiratorie o intestinali, soprattutto se soggetti a rischio (anziani, malati, etc)
  • adeguato stato nutrizionale! sembra una cosa tanto ovvia o banale, quanto invece è rara! la malnutrizione infatti è un fenomeno che minaccia una grande percentuale della popolazione, sia dell'epoca infantile che adulta, e non solo in chì è sottopeso, ma anche in "insospettabili " situazioni di sovrappeso o obesità. L'integrità del nostro sistema immunitario infatti dipende dalla situazione nutrizionale individuale, qualitativamente appropriata o meno per parametri come: 

  • adeguato apporto di proteine nella dieta quotidiana, veri e propri mattoncini del nostro sistema immunitario; ricordate che non è necessario che queste siano esclusivamente di origine animale, ma anzi, possono derivare da una alimentazione bilanciata in altre fonti nutrizionalmente importanti come legumi e cereali maggiormente ricchi di aminoacidi (parti delle proteine)-vedi post specifico.

  • stato di salute del nostro tratto digerente, e in particolare intestinale: a questo livello si trova infatti circa il 50 % del sistema linfatico mucosale (quello preposto al nostro sistema immunitario), e dalla sua integrità dipende non solo la facilità o meno a sviluppare allergie e intolleranze, ma anche anche la "resistenza" ad attacchi esterni di origine virale o batterica, che riguardino non solo la mucosa intestinale ma anche quella delle vie respiratorie. La flora normalmente presente infatti, è fatta da una popolazione di batteri cosiddetta "buona" e una "cattiva" (fatta sia da batteri che da funghi potenzialmente "ribelli", come la Candida A.), e fornisce il suo continuo contributo a contrastare batteri esterni e a produrre essa stessa vitamine importanti per la nostra salute (come quelle del Gruppo B). Tutto ciò è possibile solo se si pone la giusta attenzione su alimentazione*, stress, uso di farmaci quali antibiotici o altri, e periodica necessità di  riequilibrio con il supporto di terapia probiotica appropriata.

  • la prevenzione integrata: uso di rimedi omeopatici specifici e fitoterapici sono aiuti eccezionali e, ormai imprescindibili per il mantenimento della nostra salute. Anche nel campo della prevenzione** 

                          







*l'alimentazione adeguata deve tener conto anche del giusto apporto di fibre, che non devono essere nè poche nè troppo poche. Nel primo caso verrà infatti favorita la situazione di "Disbiosi", nel secondo verrà a mancare quella protezione verso le pareti dell'intestino stesso da tumori per es, o da eccesso di assimilazioni di grassi sbagliati e dannosi per la salute.
**sarà tema di post specifico. Per consigli a carattere individualizzato potete mandare mail all'indirizzo preposto

sabato 17 gennaio 2015

..non ci sono più scuse!

Frasi come " sono costretto a viaggiare spesso per lavoro e per tale motivo mi ritrovo a dover saltare i pasti e, spesso, ad abbuffarmi alla sera perché sfinito dalla fame e dalla stanchezza". Oppure " i miei tempi ristretti non mi permettono di mangiare bene, soprattutto quando sono in giro per lavoro".

Sono talmente tante in realtà le possibilità per nutrirci in modo efficace e qualitativamente decente, durante i nostri spostamenti per lavoro, che le frasi appena lette risulterebbero solo scuse. Per non porre la giusta attenzione alla nostra alimentazione e quindi alla nostra salute!
Percorrendo a piedi la città che ci ospita, spesso troviamo i più svariati tipi di localini, caffe' o deliziosi bistrot, che ci propongono una ampia varietà di scelta tra pasti completi o veloci (come una appetitosa tagliata di carne o di pesce accompagnata da verdure per es), infarciti della giusta dose di coccola e attenzione nei nostri riguardi (sia che ci troviamo in compagnia o da soli), utili a farci superare la fame e soprattutto a darci l'energia giusta per arrivare fino all'ora di cena ancora attivi (fisicamente e mentalmente). Le stesse stazioni dei treni o aeroporti ormai, sono dotati di soluzioni alimentari più che accettabili. Anche nell'ottica del mangiar bene: un piatto completo con cous cous e verdure, oppure una insalata variegata, magari accompagnati da un frutto o piccola macedonia ( come quelli della foto) sono alcuni esempi, anche con soluzione facili da portar via ( take away), per assecondare esigenze e gusti di tutti (vegetariani e vegani compresi).

La scoperta copernicanica dell'ultimo ventennio, e solo di recente definizione, cari amici di scienza che seguite questo blog, e' che la salute dell'organismo umano, fatta di equilibrio psichico, fisico, metabolico, immunitario e ormonale, e' continuamente condizionata dall'AMBIENTE in cui si vive. Questo però non è rappresentato solo dall'aria che respiriamo, dall'acqua che beviamo, ma anche da ciò che mangiamo e da come ci stressiamo. Questi ultimi due fattori in particolare condizionano la "modalità" con cui noi ci poniamo nei confronti dell'ambiente, passando per l'organo con cui noi ci relazioniamo ad esso: IL NOSTRO INTESTINO!

Oltre ad avere la funzione di barriera ( meccanica) di difesa, la mucosa del nostro intestino infatti è popolata da un numero tale di batteri, ben superiore a quelli presenti in altri distretti del nostro corpo umano (MICROBIOTA INTESTINALE), dotati essi stessi di un patrimonio genetico ( al pari di tutte le altre cellule del nostro corpo umano, rappresentato però da un numero di geni ben 60 volte superiore a quello del genoma) in continua interazione dinamica, appunto con l'ambiente*.
La novità però è che , non solo le modificazioni del nostro DNA risultano così, possibili rispetto a quello che noi mangiamo, ma anche a come noi CI EMOZIONIAMO. 
Microbiota intestinale e cervello infatti ( nella sua componente di emozioni, ma anche di comportamento e di funzione cognitiva) interagiscono continuamente a mantenere o meno un equilibrio (che ora sappiamo definirsi equilibrio Psico neuro Endocrino Immunologico).


Studi recentissimi dimostrano che la positività di una determinata predisposizione a sviluppare una malattia ( per esempio la presenza della mutazione HLA DQ2, per la suscettibilità a sviluppare la celiachia, ossia l'intolleranza al glutine), si associa ad una contestuale predisposizione ad avere una flora batterica " condizionata" , predisponente anch'essa la celiachia o altre situazioni di infiammazione intestinale (oltre che sistemiche). Le stesse, sarebbero correlate alla tendenza a sviluppare situazioni di disequilibrio della sfera emotiva o comportamentale ( studi nuovissimi riguardano per esempio la correlazione tra dieta ricca di glutine e i bambini autistici, predisposti a questa intolleranza). E tale VIA DI COMUNICAZIONE INTESTINO-CERVELLO , ha una direzione biunivoca, influenzata continuamente anche dal cibo che noi mangiamo e dallo stato emotivo in cui ci troviamo.
L'altra novità importantissima, empiricamente già nota ma solo ora dimostrata, e' che dall' integrità di questo asse di comunicazione e specificatamente della mucosa intestinale, dipende anche il nostro sistema IMMUNITARIO. Ricordando che dallo squilibrio di questo, originano patologie come quelle infiammatorie intestinali (Crohn, retto-colite ulcerosa etc), quelle allergiche, quelle dismetaboliche, quelle auto immunitarie e quelle degenerative ( tumorali).

Perciò, non abbiamo più scuse: anche in viaggio per lavoro e con i tempi ristretti, troviamo il modo per organizzarci e mangiare rispettando la nostra salute, tutta!.

*l'epigenetica è la scienza che ci insegna che il nostro "vivere quotidiano" comporta un continuo processo di adattamento di piccole parti del nostro DNA (in termini di riparazione, o precoce distruzione) a fattori in grado di modificarlo, in maniera tale da favorire o contrastare, la espressione di determinate patologie (come la celiachia appunto, ma anche alcuni tumori, il diabete, malattie neuro degenerative come la demenza etc) verso le quali si nasce con una determinata predisposizione (che non vuol dire però per forza insorgenza di malattia, a meno che non concorrano questi fattori "ambientali" che la promuovono).
 Tra i fattori più studiati, di stimolo epigenetico, troviamo: 

  • il resveratrolo (contenuto nell'acino dell'uva e dei frutti a bacca rossa; da qui il detto che il vino, soprattutto rosso, in giusta quantità fà bene)
  • la curcuma (pigmento giallo che ha un azione protettiva nei confronti dell'insorgenza di tumori e di alcuni tipi di demenza)
  • alcune emozioni e in generale lo stress cronico ( in senso negativo, per il suo effetto sul sistema ormonale in primis e conseguentemente immunitario)
  • l'esercizio fisico
  • etc

venerdì 9 gennaio 2015

..e dopo le feste?



..e' molto probabile, anche per i più attenti, che le feste siano state un occasione troppo ghiotta per eccedere in alimenti che, in un modo o nell'altro ci hanno lasciato come ricordo, un pò di gonfiore addominale, o ritenzione idrica. O qualche chilo in più.

Il modo migliore per ritrovare l'energia, e conseguentemente la voglia, necessaria a riprendere la nostra routine quotidiana tra lavoro e impegni, è..alleggerirsi.
Fegato e reni sono gli organi primariamente coinvolti nello strapazzo delle feste, per un assai probabile eccessivo introito di alimenti come:
1.zuccheri
2.lieviti
3.cereali raffinati con eccesso di glutine
4.cibi salati

Un modo molto facile per attivare il nostro metabolismo, sia dal punto di vista di dimagrimento che di perdita dei liquidi accumulati, è lavorare proprio su quegli organi (e conseguentemente sull'intestino) con un adeguato drenaggio. Esistono due modi assai facili ed efficaci:

1 stimolo disintossicante e diuretico
2 rimozione per un tempo di almeno 21 giorni, degli alimenti "incriminati"

1.scelta di cibi amici:
a. carciofo, finocchio,sedano, cavolo cappuccio, cipolla; tra la frutta: mela verde, ananas in particolare.
Il loro uso a crudo, per esempio in insalata, preserva maggiormente tutte le loro proprietà, stimolando attraverso la diuresi in tempi molto brevi, l'eliminazione dei liquidi in eccesso e la disintossicazione.

  • La cipolla, perchè sia più digeribile, è preferibile che sia cotta (per esempio facendola al forno o come zuppa).
  • Le patate, ricche di potassio (sale minerale ad elevato potere diuretico), possono essere lessate e mangiate, arricchite con il prezzemolo (spezia ad elevato potere diuretico ed anti ossidante), preferibilmente a pranzo. Per evitare un possibile meteorismo intestinale, è preferibile non assumerle assieme ad altri alimenti ricchi di fibre (per es le verdure) ma assieme, per esempio al pesce, o all'uovo. Per il loro elevato contenuto amidaceo, questi ortaggi si comportano quasi come "carboidrati", pertanto è preferibile assumerli in associazione a proteine e non con altri primi piatti o dolci.
  • il Carciofo, ha un blando effetto diuretico e un potente effetto disintossicante sul fegato. Anche l'associazione patate e carciofo, saltate in padella con un filo di olio e uno spicchio di aglio, è molto indicata.

b. alimenti ricchi di iodio:
il loro effetto diuretico a lungo termine, e metabolico, si attua attraverso lo stimolo della tiroide, il più potente organo di attivazione metabolica. Direttamente attraverso l'arricchimento in iodio, o indirettamente attraverso la "pulizia" del fegato, e la conseguente conversione, che avviene a questo livello attraverso l'attivazione di enzimi specifici, dell'ormone tiroideo Ft4, nella sua forma attivata, l'Ft3 (quella metabolicamente più attiva).

  • alghe: Dulse, Wakame, Spirulina, Nori: si trovano disidratate e si possono usare in aggiunta a insalate o a verdure cotte (basta un ciuffo 2-3 volte alla settimana). danno semplicemente un sapore salato
  • pesce: quasi tutti, ricordandosi che alcuni sono maggiormente ricchi anche in sostanze vitaminiche come gli acidi grassi poliinsaturi w3 (sardine, sgombro, salmone, merluzzo, acciughe, halibut) e altri in minerali più complessi come magnesio, calcio (molluschi, frutti di mare in generale). L'assunzione del pesce , per esempio al pasto serale, è un ottimo aiuto per stimolare il nostro metabolismo: in questo orario infatti si aiuta il fegato a "mettersi a riposo" con una cena leggera, e la tiroide (direttamente e indirettamente) a lavorare meglio per la giornata successiva. Aumenta cioè il metabolismo e la capacità a riacquistare il peso forma. Il modo migliore per cucinare il pesce, conservandone le caratteristiche salutari, ed evitare la disaggregazione per esempio degli w3 ivi contenuti, è usare temperature non troppo elevate e per tempi brevi. Anche il brodo di pesce* và bene. Oppure mangiandolo a crudo: in carpaccio per esempio.
  • carciofo, verdure amare (cicoria, rucola, coste, tarassaco etc): stimolano la tiroide attraverso la purificazione del fegato
1.eliminazione dei cibi nemici:

-alimenti lievitati con lievito naturale (compresi i vini)
-cereali ricchi in glutine, sostituibili con farine e derivati di: riso (meglio integrale o thai o basmati), quinoa e amaranto (che possono essere cucinati come il riso, oppure soffiati e aggiunti alle insalate), grano saraceno, mais, miglio
-zuccheri: hanno un potente effetto "osmotico"ossia di trattenimento dei liquidi e infiammante. Sia quelli semplici (glucosio, zucchero, bevande zuccherate) che quelli sotto forma di dolci.
-cibi salati: in particolare gli affettati (tutti), i condimenti salati (al sale normale si può preferire quello speziato, povero in sodio cloruro e ricco in spezie con funzioni antiossidanti), il dado (quello classico contiene il Glutammato Mono Sodico, sostanza a forte effetto infiammatorio sia per il corpo che per il cervello, e forte potere di ritenzione idrica). Agli affettati si può ad esempio, preferire le proteine vegetali dei legumi (lenticchie, fagioli, etc, vedi altro post) o quelle del pesce, delle uova o della carne. Per quanto riguarda la carne, anche il suo consumo a crudo (con origine sicura di provenienza), è indicato.



Esempio di menù giornaliero post festa:
colazione a scelta tra le solite indicate in altro post:
Colazione 11 bicchiere di acqua tiepido con 2 cucc.ini di aceto di mele biologico e 1/2 cucc.ino di miele a digiuno, 2-3 fette biscottate al riso o al grano saraceno o al kamut,  con ½ cucc.ino di marmellata  priva di zucchero aggiunto1 succo d’ananas o di arancia o una tisana (per esempio allo zenzero e limone) o 1 caffè amaro e senza latte.
Colazione 2  1 yogurth magro bianco + 1 cucc.ino miele + ½ banana  con o senza 3-4 prugne+ pochi muesli (di soli chicchi di riso o amaranto ) + 1 cucc.ino di olio di semi di lino, + 1 cucc.o raso di semi misti di zucca, di girasole, di sesamo, 3 noci o noccioline o mandorle, 1 the o 1 caffè
Colazione 3 :     1 frutto piccolo tipo kiwi o ½ banana + 1 merendina al riso  con marmellata o cacao amaro + 1 tisana o 1 caffè
Colazione 4 :     1 crepe fatta in casa con grano saraceno, condita con 50 g di ricotta
Colazione 5 :     1 uovo o 80 g di bresaola o di ricotta con 2 creckers o 2 fette biscottate e un piccolo frutto
pranzo a scelta tra:

  • un primo piatto a base di riso o quinoa o cous cous di mais conditi con verdure oppure olio exv di oliva e pecorino oppure  pesce
  • un secondo a scelta tra carne bianca o rossa magra e verdure, con un piccolo frutto come dessert
  • insalata ricca accompagnata a crakers di riso o grano saraceno o amaranto, oppure raramente farro o kamut (che contengono glutine, anche se in minor misura rispetto al frumento)
cena
  • primo piatto di cavolo cappuccio, sedano, zucchine: come  minestra o come vellutata (con l'aggiunta cioè di una patata per addensare), uno spicchio d'aglio; oppure una zuppa di cipolle (usando l'olio extravergine di oliva al posto del burro nella cottura); oppure brodo di pesce (preparando la base con acqua, una cipolla, due carote e, come pesce, a scelta)
  • secondo piatto di pesce a scelta 
fatto al forno al cartoccio oppure in padella all'acqua pazza (su un fondo di pomodorini, spicchio di aglio e filo di olio extravergine di oliva), oppure (con per esempio il trancio di salmone fresco) al forno con un ramo di timo -vedi altre ricette precedente post-.
  • contorno di verdure a scelta tra quelle indicate; oppure cavoletti di buxelles  fatti rosolare in padella con uno spicchio di aglio e l'aggiunta di peperoncino.


dessert

  • macedonia pazza: frutta tagliata a pezzetti mista tra ananas, pera non troppo matura, mela, e verdura tagliata molto sottile: sedano, carota, finocchio. con o senza due gherigli di noci o uvetta; il tutto condito con limone e poco zucchero di canna.
insalata jolly (pasto sostitutivo di pranzo o cena):
  • carciofi, finocchi, sedano, noci, uvetta, cipolla di tropea, olive verdi.
Questi stessi ingredienti si possono usare, senza le noci, come farcia di una crepe (fatta solo con farina di grano saraceno, acqua e olio oliva per la cottura).

NB 
una curiosità: La cipolla, oltre ad essere diuretica, ha forte potere "antiinfiammatorio" per le articolazioni: grazie ai composti solforati che contiene, si comporta da vero e proprio spazzino dei cristalli accumulati nello spazio articolare, responsabili di infiammazione e dolore.
Chi soffre di dolori articolari, può assumere, anche due volte alla settimana, una zuppa di cipolle (utilizzando per la modalità di cottura al posto del burro, l'olio extravergine di oliva).
due piccioni con una fava: spesso il "dopo feste" lascia, per gli stessi motivi sopra indicati, un altro ricordo nelle donne, ossia una riacutizzazione di Micosi vaginale come la Candida. le stesse indicazioni sopra riportate, accanto all'astensione di latte e latticini di mucca e di capra, aiuteranno a debellare in modo definitivo, questo odioso parassita.


prossimo post: l'aiuto della fitoterapia per disintossicazione di fegato, riequilibro intestinale e riattivazione renale.






giovedì 1 gennaio 2015

Non solo skypass



 Chi lo dice che, per divertirsi e stare bene, si necessita per forza dello ski-pass? 
Non solo per il fatto che, potendo scegliere di trascorrere qualche giorno in montagna, se pur ad una altitudine discreta ( dai 1300 mt in su), non sempre si ha la fortuna di trovare la neve. Ma anche perché, visto quanto costa una giornata sugli sci, non sempre si ha la possibilità o la voglia di cedere a questa tentazione. E allora che fare? 
Certamente l'intraprendenza e la adattabilità e' la virtù dei forti. Soprattutto per fare in modo che i pochi, o tanti giorni di meritata vacanza concessi, siano fonte di relax e carica di serenità. E allora la semplice, conveniente, e pratica soluzione sta' in un, poco ingombrante ... paio di scarpe da ginnastica

Per chi l'ha provata, la sensazione di pace e di libertà assoluta che si vive, correndo sui crinali di una montagna, bagnati dalla luce del sole e dalla limpidezza dell'atmosfera, così vicina al cielo, oppure percorrendo i sentieri in mezzo ai boschi, uscendo di tanto in tanto dalla fitta trama di rassicuranti e protettivi alberi, magari lasciandosi accarezzare dalla prima neve della giornata che comincia in quel momento a scendere.....e' una sensazione difficilmente sostituibile.
Certo tutto ciò può essere anche faticoso ma, adeguando il ritmo giusto al nostro livello di allenamento e alla nostra forma fisica ( oltre che alla resistenza ai sali-scendi tipici dei paesaggi montanari), volete mettere la soddisfazione di rientrare a casa, scaldarsi e subito dopo rifocillarsi con la giusta soddisfazione e piacere? Per poi concedersi anche un po' di riposo ristoratore. E, se possibile, ricominciare tutto il giorno seguente....

L'altro aspetto che, inevitabilmente spicca tra i vantaggi di queste abitudini tanto semplici quanto efficaci per il nostro benessere psico-fisico, e' lo stimolo che potremmo definire" anti-aging" associato.
Si perché, correre ad una altitudine diversa da quella in cui normalmente si vive e,  soprattutto a temperature diverse ( l'esperienza di chi scrive, in particolar modo era di 7 gradi sotto lo zero) crea un effetto "anti invecchiamento"

La fisiologia moderna ci insegna che stimoli nuovi, anche se forti e apparentemente 'stressanti' creano un sufficiente scuotimento dello " spazio vitale" del nostro organismo, normalmente stabile, tale da indurre una reazione positiva pro-salute. Addirittura di stimolo del nostro DNA a creare nuovi meccanismi di riparazione ( il nostro DNA, nel fisiologico processo di invecchiamento, viene continuamente sottoposto a fasi di rottura e riparazione). 
Inoltre, in questo caso particolare, un effetto rilevante e' che la esposizione a temperature molto basse, contemporaneamente ad una attività cardio-tonica ( cioè aerobica e non eccessiva per intensità o durata), può aiutare a favorire il nostro metabolismo anche nel lungo termine*. Si assiste infatti, non solo al consumo del grasso di riserva eccessivo ma, cosa recentemente nota e molto più interessante, alla conversione di questo in un tipo di grasso che...consuma. Il primo infatti, chiamato  WAT o grasso bianco (White AdiposeTissue) e' il tessuto di riserva energetica ( e quello che ora si studia anche come fonte di ormoni e di sostanze infiammatorie nocive per la nostra salute, se in eccesso e viscerale), il secondo, o "grasso bruno" ( BAT-Brown AdiposeTissue) e' invece in grado di produrre energia, e quindi favorire il nostro metabolismo ( e' lo stesso che permette agli orsi polari di sopravvivere alle più estreme temperature). Ognuno di noi nasce con una determinata quota di questo tessuto benefico ma, lo stile di vita e le abitudini alimentari, oltre che lo stress psichico**, condizionano la sua conservazione o distruzione. E' buona norma infatti, stare attenti ai semplici accorgimenti seguenti:
- evitare di coprire in modo eccessivo i bambini ( assicurandosi però che le vie aeree superiori come bocca, naso e la parte inferiore della nuca- considerata, in medicina tradizionale cinese, come la "porta del vento"-siano protetti dall'aria fredda ). Questo infatti favorisce la perdita precoce di tessuto bruno e quindi un metabolismo rallentato in epoca adulta.
- evitare sbalzi eccessivi da una temperatura troppo calda dal domicilio ( e secca) ad una troppo fredda esterna ( le mucose respiratorie nell'ambiente caldo e secco si irritano, risultando più fragili a infiammazioni - come l'asma- o infezioni, quando esposte allo shock termico esterno)
- corretta alimentazione ( l'eccesso di carboidrati complessi come cereali raffinati, e di grassi saturi "sbagliati" favorisce l' incremento del grasso bianco, di riserva e di infiammazione).

Permanere ad altitudini elevate per un tempo sufficiente inoltre, non certo di una sola settimana, ha un vero e proprio effetto "dopante" promuovendo la produzione, per stimolo del nostro midollo osseo, di un numero maggiore di globuli rossi, tale a favorire una maggior distribuzione di emoglobina ai tessuti, e quindi di ossigeno da questa veicolata ( l'aria rarefatta che si respira alle altitudini elevate infatti, si caratterizza per una minor percentuale di ossigeno disponibile). Lo stesso effetto, in modo farmacologico e quindi provocato, e'dato dalla cosiddetta EPO (o eritropoietina, di cui alcuni atleti fanno uso per migliorare la propria performance).

E quindi....alla prima occasione, portatevi, un semplice paio si scarpe da ginnastica in macchina. Saranno la vostra salvezza!
Buon Anno a tutti!
*ogni attività fisica deve essere commisurata non solo in base al proprio allenamento, ma anche al proprio stato di salute fisica in generale e cardiaca ( si può iniziare per esempio con una semplice passeggiata)
**sara' tema di un prossimo post, spiegare come anche lo stress psicologico quotidiano, comprendente il condizionamento alimentare, sia fonte di conversione di un tessuto grasso benefico, in uno..nocivo per la salute.