domenica 22 marzo 2015

La salute umana:un discorso di collaborazione


La ricerca per la terapia delle patologie tumorali, flagello del nostro decennio storico assieme alle morti per patologia della sfera cardiaca e cerebrale, è in continua evoluzione. 
Così come è' in continua evoluzione l'organismo umano: non solo nelle modalità culturali e sociologie di interazione con la società, ma anche, quasi insospettabilmente per i più, a livello più " sottile"  . Ossia a livello genetico e a livello dei micro organismi, normali suoi commensali.

Quello che continua ad accadere infatti, con un accezione di darwiniana memoria, è che l'organismo umano è' sottoposto continuamente nell'arco della sua vita, ad "aggiustamenti" di risposta a stimoli dell'"ambiente" esterno: rappresentato quest'ultimo non solo dal contesto "esterno a noi " in cui viviamo (aria, acqua, cibo etc), ma anche da quello "esterno al nostro DNA, con cui nasciamo" ed espresso nelle caratteristiche individuali di ogni organismo umano, e rappresentato dal complesso e interattivo sistema emozionale, ormonale, neurologico e immunitario.

La biologia e la medicina moderna ci insegnano che, solo quando c'è equilibrio tra questi sistemi, si assiste ad un processo di invecchiamento sano ossia fisiologico. Quando invece incorrono eventi della vita troppo "forti" per essere sopportati dall'organismo (perché troppo dilatati nel tempo o troppo intensi), il rischio di incorrere in una precoce insorgenza di malattia o finanche di un invecchiamento malato ( nella sfera cognitiva, quella fisica o quella sociale) è' altissimo.
Ad oggi, i continui studi e le fatiche spese nella ricerca, sono mirati a fornire informazione di precoce riconoscimento di questi fattori "ambientali" di stress (inteso come sovvertimento dell'equilibrio naturale dei sistemi di salute), per una più o meno facile gestione degli stessi.

L'importanza della cooperazione biologica e sociale tra diverse specie, è ben conosciuta in natura. Il comportamento cooperativo, garanzia di sopravvivenza della specie, è ben evidenziabile per esempio nei formicai (dove le formiche operaie crescono le uova della loro regina) oppure negli alveari, dove un tempestivo suicidio delle api della collettività può rappresentare l'unica possibilità di protezione dell'ape regina, in situazioni sfavorevoli.

Anche nell'organismo umano esistono diversi tipi di cooperazioni a stampo sociale.
Nel nostro tratto digerente esistono tra i 500 e 1000 specie diverse di batteri, in grado di coesistere tra di loro e con l'organismo che li ospita, e che sono suddivisi tra batteri "buoni" (simbioniti o parassiti) o potenzialmente "cattivi"(patobionti). Il comportamento collaborativo reciproco della flora intestinale infatti, fa' si che i batteri " si aiutino" tra di loro per trovare "beni comuni di sopravvivenza" (è l'esempio dei cosiddetti siderofori, molecole prodotte da una specie in particolare di batteri, i Pseudomonas per il rifornimento di ferro, rubato all'organismo ospite), o aiutino l'organismo che li ospita, tramite la produzione per esempio di vitamine importanti (Vit B, Vit K etc), a partire dalla flora intestinale stessa. Solo di recente è stata compresa però, a questo livello, un altro tipo di "collaborazione": quella tra l'organismo ospite (l'uomo) e la flora batterica (Microbiota intestinale) a livello di interazione genetica. La popolazione batterica infatti costituisce anche una fonte di scambio genetico (rappresentando il cosiddetto Microbioma), fornendo un patrimonio genetico di molto superiore a quello corrispondente al Dna umano.
Solo il corretto stile di vita, rappresentato in primis dal tipo di alimentazione quotidiana e secondariamente, dall'utilizzo oculato o meno di farmaci (quali antibiotici, antiacidi, lassativi, antinfiammatori, ormonali etc) fa si che queste interazioni continue siano favorevoli al mantenimento dello stato di salute, proprio a partire dal nostro intestino.

I moderni studi di "socio microbiologia" pongono l'accento, sulla utilità di rimozione del "bene comune" di cui si nutrono i batteri, piuttosto che dell'intervento mirato sugli stessi batteri per esempio con l'uso di antibiotici, associato quest'ultimo al rischio di creare resistenze sempre più forti, che rendono pericolosamente inefficaci anche le terapie di nuova generazione.*

D'altra parte, è recente la rivalutazione della terapia così detta "virale oncolotica " nella cura di tumori  e metastasi: virus ingegnerizzati si comporterebbero da macchine biologiche programmabili all'attacco, alla distruzione (oncolosi) o alla induzione al suicidio, delle cellule tumorali e delle loro metastasi (mantenendo intatte le cellule sane dell'organismo umano).**

Quello che molti non sanno o si dimenticano, è che nella nostra quotidianità, noi abbiamo dei mezzi poco costosi, molto pratici e a disposizione di tutti, per dare un ordine alla collaborazione delle diverse cellule, finalizzata alla sopravvivenza e allo stato di salute: l' integrità del nostro tratto digerente.

 Fattori come: 

- eccesso di proteine di origine animale nella dieta

-uso non appropriato o prolungato di terapie antibiotiche a così detto "ampio spettro" o di farmaci antiacidi che alterno il normale PH dell'intestino (con conseguente sovvertimento della flora intestinale, a favore di quella aggressiva e nociva per il nostro organismo)

-tendenza ad una alimentazione "infiammante" (eccesso di cereali raffinati, di dolci, di alimenti sofisticati e raffinati, di latte e formaggi, etc)

-la carenza di micronutrienti fondamentali (quali vitamine, antiossidanti, sali minerali, oligoelementi etc), 

sono responsabili del primario e potentissimo stimolo di invecchiamento patologico, di degenerazione cellulare di tipo tumorale e di insorgenza di malattia.


* gallium-mediated siderophore Quenching as an Evolutionarily Robust Antibacterial Treatment. Ross-Gillespie A et al, "Evolutionarily,medicine,and Public Health",Vil.2014,n1,pp,18-29,2014
**un interruttore per spegnere il cancro.Wolchock JD,in 'le Scienze' n.551, luglio 2014;n.55, marzo 2015