domenica 20 maggio 2018

l'equilibrio ormonale: da quando è importante occuparsene



Per endocrinosenescenza si intende la fisiologica tendenza, da parte delle ghiandole del nostro corpo, a invecchiare.
Questo si associa all'inevitabile calo progressivo di alcuni ormoni (quelli della giovinezza: DHEA, GH, MELATONINA) che trovano il loro picco maggiore nei primi anni di vita (o già nel feto), per poi progressivamente decrescere, per essere sostituiti da quelli dell'invecchiamento (INSULINA, rapporto DHEA/CORTISOLO, prolattina etc)
La moderna medicina Antiaging ci permette però di inquadrare la salute secondo due tappe diverse:
-il momento in cui c'è un fisiologico decrescere delle capacità in generale, comprese quelle ormonali: come qualsiasi cellula e organismo, c'è un tempo previsto di crescita, maturazione e uno di involuzione
-il momento in cui il naturale processo fisiologico di invecchiamento è sostituito da uno di estrema accelerazione o comunque di condizionamento in senso negativo. Con il risultato di una precoce perdita delle abilità della vita in generale: fisiche, mentali, sessuali.
Esiste nel nostro organismo, un orologio biologico dell'invecchiamento (la nostra epifisi o ghiandole pineale, produttrice della Melatonina per conversione, nel passaggio da luce a buio, della serotonina), deputato alla sincronizzazione di tutti i nostri sistemi ormonali, in funzione di cicli della vita come quelli stagionali, quelli delle maree, di altre energie cosmiche. Tale orologio gestisce la ciclicità ormonale (per pulsazione, picco e calo) non solo nelle diverse età della vita, ma anche nella quotidianità: accade così cioè che, fisiologicamente al mattino abbiamo una produzione ormonale prevalente (Cortisolo, tiroide, ormoni sessuali), che al pomeriggio e alla sera cambia (Gh o ormone della crescita, melatonina).
















Quello che è noto negli ultimi anni, materia affrontata dalla Medicina Antiaging e Funzionale (di fatto, preventiva), è che questi andamenti da fisiologici possono diventare semplicemente alterati (disfunzionali) o fino a patologici.
Quali sono i fattori che alla fine ci fanno invecchiare bene o male? 
quelli che caratterizzano il nostro stile di vita:
  • qualità e durata del sonno notturno
  • alimentazione quotidiana
  • quotidiana risposta alla nostra alimentazione (sia ormonale, che mentale che fisica, che di organi importanti come il sistema digestivo/microbiota intestinale)
  • modalità di sovraccarico (fisico e mentale) e di defaticamento (ossia: gestione dello stress)
  • attività fisica (giusta o sbagliata)

L'entità del contributo di ciascuno dei fattori su citati, da solo, o tanto più in sinergia, è incredibile, non per una questione meramente estetica (sovrappeso/pancetta; rughe o calo dei tessuti, ipotonia muscolare), ma soprattutto del nostro sistema salute. Accade cioè che a seconda di come viviamo incorreremo più precocemente in disfunzioni ormonali più o meno gravi, di deterioramento cognitivo, motorio, funzionale, di relazioni sociali.
Qualche esempio?

Giuliana 28 anni,
tendenza costituzionale a una personalità sensibile, empatica verso gli altri, e di impegno nel sociale e nei progetti personali.  Di tendenza passata (diatesi) a oscillazioni del peso legati a momenti di stress con tendenza ad accumulare liquidi e, da un certo punto in poi, ad accumulare grasso e sviluppare problemi di pelle (dermatiti seborroiche, acne), e insonnia notturna.
La vedo per un problema di alterazione del ciclo mestruale persistente (periodi di amenorrea molto lunghi), sovrappeso di aspetto a mela (prevalentemente addominale), severo stato infiammatorio della pelle (acne del volto e del dorso) e difficoltà digestive di tipo alvo alterno. Emerge una diagnosi (fino a quel momento sconosciuta) di micropolicistosi ovarica, severa DISBIOSI intestinale, sindrome metabolica con iperglicemia pre-diabete, ipercolesterolemia, iperinsulinemia (sottolineo l'età della ragazza!!! e la presenza di solo minimo sovrappeso, prevalentemente addominale!!). L'impostazione nutrizionale adeguata (di controllo degli zuccheri e dei grassi sbagliati, saturi e trans), l'integrazione di fito e gemmoterapici di ri equilibrio ormonale (dello stato infiammatorio), di nutraceutici e vitaminici ad impatto anti infiammatorio sulle ovaie, e l'educazione ad un allenamento sportivo adeguato (per effetto ormonale anti infiammatorio e di giusto equilibrio della massa muscolare), riportava la signora a uno stato di equilibrio sia metabolico, che nutrizionale che ormonale.

Lucia 7 anni,
diatesi passata di otiti e faringiti batteriche da subito dopo l'allattamento, trattata con terapia antibiotica quasi bimensile per almeno 4 anni. Tendenza costituzionale alla magrezza e alla demineralizzazione, e mentale alla vivacità, alla creatività e al dinamismo (fisico e mentale).
La vedo per uno stato di  magrezza con associata disbiosi intestinale severa, frequenza di candidosi cutanee e orali, con associata diagnosi di sindrome da disturbo da deficit di attenzione e ipertattività (ADHD), enuresi notturna. In prima visita la piccola paziente è totalmente ingestibile e molto aggressiva verbalmente e fisicamente con la mamma, totalmente incapace di mantenere l'attenzione per più di qualche secondo. La sua storia recente dà riscontro di una dieta quotidiana troppo sbilanciata: prevalentemente proteica di origine animale e zuccheri semplici  (bevande zuccherate, merendine, caramelle), e molto carente in carboidrati complessi non raffinati e non industriali e verdure: un tipo di alimentazione nota, per essere foriera di rialzo di ormoni eccitanti (catecolamine come adrenalina e noradrenalina, insulina) e calo di ormoni della serenità e (in questo caso) dell'equilibrio (serotonina, endorfine, ossitocina), e vitamine fondamentali (come alcune vit del gruppo B) fondamentali per il trofismo cerebrale e neuronale.
Rivista dopo un impostazione alimentare (nutraceutica) di integrazione fito e gemmoterapica di riequilibrio ormonale, immunitario e della flora intestinale, dopo due mesi, era un altra bambina. Con un proseguio di re-inserimento nel contesto sociale, scolastico efficace e famigliare. 

Gli esempi sopra riportati sottolineano come, su una base genetica, ciascuno e indipendentemente dall'età può anticipare il suo invecchiamento primariamente ormonale (per sbilanciamento di un tipo di ormoni "sbagliati" rispetto altri "giusti"), e conseguentemente cellulare neuronale (nel caso della bambina) o metabolico, o intervenire correttamente e sopratutto tempestivamente per riportare l'equilibrio e scongiurare l'ineluttabile malattia.

Allo stesso modo uno stile di vita "sbagliato" ossia, capace di attivare in quel soggetto geni dormienti di innesco di patologia tumorale o altra, potrà, se individuato precocemente, essere corretto o meno (EPIGENETICA).

Di seguito riporto esempi di organi potenzialmente coinvolti in questo meraviglioso potere di potenziale mentenimento della salute o malattia e la possibilità di interventi di tipo correttivo.
  • alterazione  del MICROBIOTA INTESTINALE 
  • tessuto adiposo 
MICROBIOTA E ORMONILa ricerca scientifica anche recentissima ha dimostrato che il MICROBIOTA intestinale (l'insieme dei batteri che popolano il nostro tratto digerente, e in particolare l'intestino) rappresenta una fucina di equilibrio, o squilibrio di molecole dell'infiammazione, del sistema immunitario nella capacità di riconoscimento di antigeni self e non self (da attaccare come estranee le prime e da tollerare le seconde), di ormoni (o enteropetptidi) specifici (anche di azione sulla funzionalità cognitiva come i GABA, l'acetilcolilna, e su quella dell'umore, come DOPAMINA, SEROTONINA, GRELINA), e di altre sostanze interagenti continuamente con il nostro sistema nervoso in senso lato (centrale e neurovegetativo). In particolare poi, si riconosce la presenza di una quota di batteri, definiti  estroboloma   deputati al metabolismo degli estrogeni, sia attraverso la modulazione della loro ricaptazione dal circolo enteroepatico, sia attraverso la loro metabolizzazione nella forma attiva per opera dell'enziama beta-glucuronidasi.
Ciò significa che situazioni di alterazione della flora intestinale (DISBIOSI), secondarie a terapia farmacologiche prolungate o ripetute (antibiotiche, pillola contraccettiva, cortisoniche, antiacide, etc), o alimentazione sbagliata, porteranno a una alterata disponibilità di questi ormoni in senso di incremento (con patologie legate alla sfera neoplastica della mammella, all'utero e alle ovaie, osteoporotica anche per squilibrio progestinico consensuale, di cancro della prostata nell'uomo, del metabolismo con obesità e dislipidemie e eventi cardiovascolari),  o decremento e, in epoca fertile ad alterazioni della fertilità (in soggetti con tendenza a sindrome dell'ovaio micropolicistico)  o della ciclicità mestruale.
Nell'uomo un aspetto fisico di ginecomastia (seno pronunciato) con aumento del grasso viscerale, uno stato di disbiosi può essere associato fortemente a un quadro di "femminilizzazione ormonale" con calo della libido o impotenza sessuale, tendenza a ingrassare ulteriore (per rallentamento metabolico), osteoporosi, incremento delle molecole e degli ormoni infiammatori (INSULINA).
L'utilizzo oculato di probiotici con lo scopo di ripristinare la eubiosi intestinali, favorirà la normale metabolizzazione degli estrogeni (in particolare della specie  Lactobacillus gasseri  Lactobacillus reuteri).
Inoltre l'associazione di uno stato di disbiosi a un accumulo di grasso viscerale, sia nell'uomo che nella donna, si associa a un maggior possibilità di conversione degli ormoni sessuali, nelle loro forme cancerogene (Estrone): tale processo viene favorito da un enzima specifico presente nel tessuto grasso, la aromatasi e che può essere contrastato con una adeguata alimentazione (sia di equilibrio intestinale che di efficace dimagrimento), che con una integrazione di nutraceutici in grado di contrastarne l'effetto (curcuma, quercitina, naringina). La riduzione del grasso corporeo a favore della massa muscolare, per lo stesso motivo, favorisce inoltre sia una buona risposta alle terapie chemioterapiche, sia una evitamento di recidive nel post terapia in donne trattate per tumore al seno; nell'uomo trattato per un tumore della prostata, una buona risposta in questo senso si è visto con l'utilizzo di alcalinizzanti a somministrazione serale a lungo termine.


MICROBIOTA E INFIAMMAZIONE
A seconda della salute flora batterica intestinale, e della sottostante mucosa, vengono prodotte le molecole dell'infiammazione per eccellenza (IL6, IL 1 e TNF alfa) responsabili di inneschi più vari di situazioni patologiche d'organo (articolare, ovaie, cervello, cuore e vasi etc) o sistemiche (patologie del sistema immunitario per esempio). Secondo alcuni studi inoltre, (Bmj 2009), le citochine potrebbero essere responsabili della carenza estrogenica attivando il rimodellamento osseo a vantaggio della fase clastica (Pacifici et al. 2010)  favorendone la distruzione. 

MICROBIOTA E SISTEMA IMMUNITARIO
IL microbiota (in EUBIOSI) risulta essere un grande regolatore del sistema immunitario nella produzione giusta e non in eccesso di anticorpi (o per contro autoanticorpi) (Sistema TH1) e di molecole di difesa per i batteri e per le malattie degenerative (sistema TH2)

MICROBIOTA E METABOLISMO
considerato un vero e proprio laboratorio termogenico, dal macrobiota e in particolare da alcuni ceppi batterici e dai loro metaboliti (H2S, metaboliti vitaminici e minerali , ormoni etc) dipende sia il nostro metabolismo base (quanto consumiamo di base), sia la capacità di consumare mangiando (utilizzando le nostre riserve energetiche per il fisiologico processo digestivo).

MICROBIOTA E OSTEOPOROSI
studi recenti dimostrano come la serotonina, ormone condizionante l'umore per eccellenza, prodotto dalle cellule enterocromaffini intestinali a partire dal 5H triptofano, appare coinvolta direttamente nella funzione metabolica ossea. Quando presente in eccesso e libera (non veicolata dalla sua proteina che la fa interagire direttamente con i recettori della barriera ematoencefalica dove essa, nella giusta misura svolge il ruolo di Neurotrasmettitore del buon umore), favorisce il rimaneggiamento osseo (per attivazione degli osteoclasti) favorendo l'osteoporosi. Minerali e nutraceutici come: curcuma, L-Theanina, VIt C, VIt E, VIt B6, ne aiutano la azione specifica cerebrale e non ossea. 
Inoltre anche la presenza di una intolleranza al lattosio, per lo più non conosciuta dal soggetto, favorisce l'insorgenza di osteoporosi precoce, ossia ben prima del periodo della menopausa (nelle donne).

Questi i fermenti lattici principalmente coinvolti:
  • L. rhamnosus LR 
  • B. longum BL  
  • B. lactis BL 

L'interpretazione individualizzata del soggetto, del suo stato di salute generale e ormonale, dello stato ossidativo, nutrizionale, e quello di composizione corporea sono parametri fondamentali in Medicina Integrata o Funzionale per apporre i corretti aggiustamenti, nel decorso della vita e indipendentemente dall'età, per evitarne l'evoluzione da una semplice "diatesi" o predisposizione, a una conclamata malattia.
Alcuni strumenti:

-dosaggio ormonale individualizzato (sierico, salivare o urinario);
-valutazione dello stato nutrizionale e metabolico specifico
-valutazione dello stato di infiammazione (fisica e psichica)
-valutazione dello stato di stress (esami sierologici, test specifici).

Infine lo studio e la conoscenza della biotipologia (l'individualità costituzionale) intervenendo su fattori come il tipo di attività fisica, il tipo di alimentazione, le discipline di defaticamento e recupero nella gestione dello stress, la correzione di squilibri iniziali di salute (già ormonali o metabolici o infiammatori, o carenziali),  ci permette di intervenire sui seguenti fattori condizionanti lo stato di salute:


  • evoluzione in malattia (di qualsiasi tipo )
  • resistenza allo stress
  • dimagrimento/ingrassamento





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                              il meccanismo di sopravvivenza contorto  http://drmonicabossi.blogspot.com/2018/05/il-meccanismo-di-sopravvivenza-contorto.html?


venerdì 18 maggio 2018

il meccanismo di sopravvivenza contorto


  • Non riuscire a dimagrire oppure tendere a ingrassare senza apparente motivo
  • Soffrire di disturbi di attacchi di panico, piccola depressione o stato ansioso
  • Avere difficoltà a perseverare in un progetto

..sono gli eventi più frequenti in cui ognuno di noi può incorrere nella quotidianità.

Molto spesso è facile, almeno per gli ultimi due, trovare una spiegazione più o meno plausibile del perchè ciò accade:

un periodo particolarmente intenso di lavoro associato a frustrazioni, rammarichi, piccole o grandi rinunce; oppure scontri più o meno grandi in famiglia (partner, figli).
Il risultato è una percezione di "disadattamento" rispetto al momento che si sta vivendo, con sensazione di essere "scarichi", e quindi incapaci di venirne fuori.

Se è più facile la percezione di qualcosa che "non sta funzionando bene" nei casi sopra riportati, è ben più difficile ciò che si verifica molto spesso in situazioni dove in realtà la nostra mente (sia dal punto di vista cognitivo ossia lucidità, concentrazione, capacità creative e di reazione, che del tono dell'umore) e il nostro corpo vanno avanti per inerzia, senza l'attenzione giusta per il momento che si stà vivendo, nè per un possibile progetto, nè per il proprio corpo.

Quello che si verifica cioè, nel secondo caso, è il rischio di vivere quotidianamente di abitudini:

-a fare le stesse cose
-a pensare allo stesso modo
-a mangiare allo stesso modo (e le stesse cose)
-a non sentire (in senso di percezione) il proprio corpo

Le conseguenze di questa "modalità del (non) vivere", potranno essere più o meno gravi a seconda del sistema salute interessato e della durata di questo meccanismo avviato.


  • una "semplice" ansia di prestazione occasionale, potrà sfociare in  uno stato ansioso con o senza disturbi del sonno, attacchi di panico, sindromi ossessive, o impossibilità ad affrontare imprevisti
  • un "semplice" calo del tono dell'umore temporaneo, potrà evolvere in una apatia mentale con difficoltà a provare entusiasmi verso novità, progetti, coinvolgimenti; o una incapacità a cambiare le cose, anche quelle percepite come assolutamente sbagliate perchè dannose per noi (situazioni relazionali o lavorative deleterie per motivi più o meno evidenti)
  • un occasionale difficoltà digestiva percepita, potrà evolvere in uno stato di affaticamento digestivo cronico, con disturbi di gastrite o dispepsia o altri intestinali, con incapacità di riconoscere la causa scatenante o, situazione forse peggiore, l'incapacità a percepire che c'è UN PROBLEMA DIGESTIVO, e perseverare in questo stato
  • da un iniziale oscillazione di peso con percezione di accumulo saltuario di liquidi, si potrà incorrere in una tendenza progressiva a  ingrassare senza capirne il motivo (a parità di modalità di movimento e di pasti introdotti); a una incapacità a dimagrire di quei pochi chili in eccesso (ricordando che solo poco tempo prima bastava apporre qualche piccola modifica allo stile di vita o alimentare per riscontrare una reattività soddisfacente del proprio corpo); a sviluppare più o meno stagionalmente situazioni di fortissima ritenzione idrica con inevitabile aumento di peso (in questo caso da liquidi e non da grasso accumulato, ma sufficiente per causare ulteriori fonti di frustrazione).
Ma perchè tutto questo può essere così pericoloso per il nostro stato di salute e perchè ciò accade?

La vita che ognuno di noi svolge quotidianamente, per carico di lavoro, di responsabilità (sia lavorative che famigliari), per frenesia dei ritmi o, quando questo accade, per sovraccarico di eventi destabilizzanti (separazioni traumatiche, lutti, delusioni, stanchezze fisiche non ascoltate, e, ora lo sappiamo, sovraccarichi alimentari di tipo infiammatorio) porta quasi inevitabilmente a "spostare la nostra attenzione" dal noi a ciò che ci sta attorno: le priorità dei figli, il condizionamento del partner, la preoccupazione e dedizione verso un proprio caro (esempio genitore ammalato), gli obiettivi sul lavoro. Con il risultato che non ci accorgiamo di ciò che ci sta accadendo o meglio, facciamo finta di non accorgerci perchè sempre in proiezione degli altri invece che di noi.
Il "quasi inevitabilmente" è legato alla capacità di taluni, di rallentare, di fermarsi di...percepirsi. Aiutandosi, dedicando una parte del proprio tempo a qualcosa che li fa star bene (un gioco, uno sport un hobby), o interrompendo il meccanismo di inerzia del pensiero costruito e finalizzato (con la meditazione, con discipline più a carattere istintivo e spontaneo come il ballo, alcuni sport con animali, con il volontariato, facendo cioè, in questo caso, qualcosa di completamente diverso dalla propria routine prestabilita e definita da altri, e magari di improvvisato) etc. 
Il "non sentirsi" porta a perseverare nel....non sentirsi: questo accade per tutti i sistemi (mentali, digestivi, fisici) sopra riportati. Con il rischio che un semplice sintomo, da disturbo, divenga malattia (più o meno revertibile).

Considerando il nostro organismo come un meraviglioso complesso di sistemi continuamente in comunicazione tra di loro (il sistema psicologico, quello neurologico, quello ormonale e quello immunitario), al fine di mantenere l'Equilibrio Salute, la tentazione cui questa originaria armonia di intenti cede costantemente, è riportare un ordine. Ossia solo se accade un evento improvviso o di breve durata, l'azione sinergica dei sistemi sarà improntata a "reagire in modo efficace", risolvendo il problema. Se però il fattore disturbante persiste, subdolamente, o si trova di fronte a un organismo già provato, la tentazione dei sistemi sopra riportati sarà quella di non reagire,  o meglio, di innescare piccole (e non efficaci) reazioni (del sistema immunitario, di quello psicologico, o di quello metabolico-ormonale) che riportino l'organismo su un nuovo equilibrio. Un equilibrio di inerzia, di ottimizzazione delle (poche) energie a disposizioni (sessuali, mentali, vitali, metaboliche), un equilibrio in ultima analisi, di sopravvivenza. Uno stato associato a una non percezione di sè stessi, e che, se pur innescato per buoni propositi, può portare l'organismo ad ammalare. 
Vi riporto due esempi classici:

Massimo, 40 anni
tendenza costituzionale a una personalità altruistica ma anche arrendevole, associata a poca autostima. Di tendenza passata alla buona salute, lo vedo in uno stato di sovrappeso ai limiti di obesità, di tipo non infiammatorio, a basso rischio cioè di eventi cardiovascolari, stato di profonda apatia mentale (ha completamente rinunciato nel tempo, per priorità legate alla gestione della famiglia e del lavoro, a quelli che erano i suoi "salvavita" come li chiamava: il gioco del calcio bisettimanale con gli amici, e un hobby di fotografia), con tendenza all'insonnia e alla depressione, impotenza sessuale, e abbattimento del sistema immunitario (con frequenti eventi di tipo parassitario/micotico).

Giorgia 50 anni
tendenza costituzionale a una personalità solare e empatica, molto creativa e di rinnovazione e evoluzione (sia lavorativa che personale). Di tendenza passata a problemi digestivi di tipo gastritico e colitico che occorrevano soprattutto in situazioni di stress acuto (esami, scontri relazionali etc), associata contestualmente a piccoli sgarri alimentari di tipo eccitante (alimenti dolci e salati). La vedo in situazione di severo stato infiammatorio sistemico e digestivo con gastrite, sindrome da reflusso gastro-esofageo, difficoltà digestive scarsamente definibili e contestualizzabili da una causa specifica, ma associate a estremo e persistente gonfiore addominale, con obesità viscerale con classico quadro di sindrome metabolica: rialzo ormonale di insulina (fattore estremamente infiammatorio e promuovente meccanismi metabolici viziosi di obesità, diabete mellito, e eventi cardiovascolari), ipertensione arteriosa border line, situazione infiammatoria. Riferisce progressivo attaccamento al lavoro, sua valvola di sfogo e fonte di soddisfazione, per progressivo annullamento della propria identità sessuale, delle proprie esigenze e dei propri istinti personali, per scelta del partner di astensione dai rapporti sessuali ormai già da circa quindici anni, e di totale mancanza di condivisione di interessi, per priorità di vita diverse.

Altri esempi possono riguardare pazienti con insorgenza di malattie tumorali (in particolare del seno in giovani donne senza fattori di rischio ma con conflitti emotivi persistenti) e degenerative neurologiche o immunitarie (associate a pregressi di continue rinunce e privazioni essenziali, o rabbie inespresse).

Dal punti di vista medico o meglio, Psico-Neuro-endocrino-Immunologico ciò che succede è il risultato di quell'assestamento dei sistemi facenti capo alla nostra salute, appunto su un nuovo livello di equilibrio, quello più "conveniente" per l'organismo (senza stimoli nè soddisfazioni dal punto di vista mentale; senza grosse reazioni nè risoluzioni dal punto di vista immunitario;  senza percezione nè consumo, dal punto di vista digestivo e metabolico), ma allo stesso tempo illusorio dal punto di vista della salute, perchè molto vicino alla evoluzione verso la malattia.

Ciò che scopriamo dalle recenti conoscenze, è che tutto ciò che concorre ad un iniziale stimolo irritativo o disturbante del sistema dello stress (di questo stiamo parlando), concorre a realizzare quell'inerzia di reazione dell'organismo, inconsapevole e facilmente evolvente in malattia, difficile da gestire e prima ancora da percepire. In particolare:

  • focalità infiammatorie digestive con alterazione del MICROBIOTA INTESTINALE: vero e proprio macroorganismo interattivo con il nostro, è costituito da ceppi specifici di batteri condizionanti, in uno stato di equilibrio "giusto"o "sbagliato"  la produzione ormonale (con effetti secondari non solo sull'umore, sulla sfera cognitiva, ma anche sulla vitalità sessuale, sulla ciclicità mestruale e sugli effetti potenzialmente cancerogeni sia nell'uomo che nella donna), quella di molecole di infiammazione (vere e proprie protagoniste, le citochine, di una risposta cognitiva e emotiva di assuefazione e dipendenza, e di perseveranza, in ultima analisi, a vivere nell'abitudine, oltre che di uno stato infiammatorio sistemico o lacalizzato che rappresenta un continuo stimolo subdolo di stress), e del controllo del metabolismo (a partire dalla semplice capacità di digerire i pasti utilizzando le nostre risorse energetiche, e quindi dimagrendo).
  • infiammazione cerebrale, intesa, come da ultimi studi, come stato condizionato di produzione e di circolazione cerebrale di molecole infiammatorie, neurotrasmettitori, ormoni, a sua volta condizionante sia la nostra sfera cognitiva (concentrazione, lucidità mentale, insonnia, precoce deterioramento) sia quella dell'umore (depressione o apatia, stato ansioso e altri disturbi). Tale stato infiammatorio risulta secondario a meccanismi primariamente della sfera cognitiva-emozionale (di personalità o tendenze caratteriali), o all'effetto di ormoni dello stress (come il cortisolo, la prolattina, l'istamina responsabili di un vero e proprio rimaneggiamento di strutture come l'amigdala, centro delle emozioni, o l'ippocampo, sede della memoria, o di antagonismo verso altri neurotrasmettitori importanti per il benessere mentale come la dopamina, la serotonina, l'acetilcolina), o a quello di molecole di infiammazione proveniente da altre focalità (come appunto il microbiota, o altre specifiche dell'organismo, ma anche il cibo quotidiano).
  • alimentazione quotidiana : espressione potenziale di "dieta del benessere", dieta della dipendenza o dieta della felicità, a seconda di tipologia degli alimenti, e delle loro combinazioni.
Come si fa a percepire un possibile stato di equilibrio in cui ci si trova, potenzialmente sbagliato?

non avendo abitudini:

  • il nostro sistema dello stress, in condizioni di iniziale calo dell'umore, legato a un evento esterno, al persiste di un dolore o di una qualche infiammazione, tenterà continuamente di non farci reagire,  di deprimerci, di cedere allo sconforto, o all'isolamento. E' fondamentale aiutarsi facendo forza sulla propria volontà, promuovendo una parte attiva del quotidiano, che ci distragga da noi stessi (dal pensiero negativo), dal problema (per esempi un dolore), dall'inesorabile inerzia a peggiorare o a non reagire (e questo vale anche per tutti i momenti di vita in cui si è sottoposti a terapie croniche, o situazioni di mobbing o di stress famigliare o lavorativo), attuando per esempi dei ritmi giornalieri che rappresentino un impegno costruttivo: svegliarsi prima e dedicare il tempo per noi per una passeggiata all'aria aperta o altra attività fisica; dandoci un ordine dei pasti, sopratutto in chi tende alle abbuffate o agli eccessi (questo favorirà la soddisfazione ed eviterà di cedere a tentazioni sbagliate); distraendoci dalle nostre solite cose (e pensieri e negatività): improvvisazioni con gli amici, o a fare cose che normalmente non facciamo per esempio.
  • cambiando alimentazione! in particolare variando il più possibile, iniziando però col togliere per un periodo (e poi in misura adeguata) gli alimenti di per sè fonte di infiammazione/dipendenza/assuefazione: gli zuccheri e i carboidrati semplici, gli alimenti salati (formaggi, salumi etc) , gli alimenti raffinati e di derivazione industriale
  • dedicandosi a un progetto : attività fisica o hobby
  • togliendo le focalità infiammatori, intervenendo con la terapia giusta: faramacologica quando serve, o narurale fito o gemmoterapica, nutraceutica o omeopatica, o di altre discipline (meditazione, Pilates, agopuntura etc) che dovrà essere di ripristino dell'Equilibrio Salute