sabato 30 giugno 2018

AAA cercasi TESTOSTERONE

Care donne, cari uomini il problema del nostro secolo sono gli ORMONI!

A indurre precoci malattie del sistema cardiovascolare, di quello metabolico, di quello sessuale e della fertilità, e dell'invecchiamento precoce, è il sovvertimento del normale assetto ormonale dell'organismo.


  • Aumento del CORTISOLO da situazione di stress attivato, o, cosa molto più frequente di quello che si pensa, calo di questo (nell'adrenal fatigue) da esaurimento delle risorse di reazione
  • Calo precoce degli ormoni della giovinezza per eccellenza (DHEA e MELATONINA) da stress prolungati
  • Aumento precoce e progressivo degli ormoni dell'infiammazione, origine di tutti i mali (INSULINA, ISTAMINA)


  • ma forse l'evidenza più triste, perchè molto più frequente di quello che si pensi, il CALO DEGLI ORMONI SESSUALI, in particolare del TESTOSTERONE. 
Questo ormone è fondamentale non solo nella riproduzione, ma anche nel controllo del metabolismo lipidico, nel metabolismo basale e nel mantenimento della massa magra, del temperamento e dell'umore, e nel trofismo degli organi genitali. Tutti questi fattori, contrariamente a quanto si pensa, sono fondamentali sia nell'uomo che nella donna!
Carenze di testosterone, in entrambi i sessi, portano a:

  • tendenza ad accumulare massa grassa e a perdere massa magra
  • osteoporosi
  • riduzione della libido, della potenza sessuale
  • astenia
  • tendenza all'ansia, alla fragilità emotiva con senso di incertezza, inadeguatezza e mancanza di determinazione e pensiero lineare
  • depressione dell'umore e poca capacità di determinazione
  • distrofia degli organi genitali (nella donna atrofia vulvare)
  • tendenza alla malattia neoplastica prostatica
Pensate a quanto sono importanti i fattori sopra esposti, nella vita quotidiana:
nella capacità organizzativa, nella gestione dei rapporti sociali, nella soddisfazione della vita di coppia sia di intesa sessuale che di complicità, nell'efficacia di un metabolismo di base nel mantenere il peso forma e nel controllo del colesterolo e degli zuccheri del sangue.

Se è fisiologico nell'uomo un progressivo calo del testosterone a partire dai 35-40 anni di età, con un picco nella cosiddetta ANDROPAUSA verso i 50 anni, l'accelerazione di questo evento è promossa in modo ineluttabile ma reversibile, dai seguenti fattori che fanno parte, in ultima analisi dello STILE DI VITA quotidiano:

  • alimentazione
  • tipo di attività fisica
  • tipologia di peso corporeo e/o sovrappeso o obesità
  • abitudini voluttuarie (ALCOOL in particolare, fumo)
Nella donna la percentuale di testosterone presente fisiologicamente nell'organismo e il suo calo dipende da molti fattori come l'assetto ormonale di base (cosiddetta ESTROGENODOMINANZA), e le caratteristiche di grasso corporeo.

La tristissima carenza di questo ormone (di cui certo non difettavano i prodi e impavidi cavalieri di un tempo che si battevano per i propri valori, o per la propria donna) è frequentissima. Insospettabilmente ai più o in modo evidente alcune volte infatti, determinate caratteristiche del comportamento, della forma fisica di un uomo, così come delle capacità sessuali, possono corrispondere a una carenza precoce del testosterone libero (forma attiva), così frequente ai nostri giorni, confermata dal dosaggio dell'ormone libero nel sangue.

Come riconoscerne i segni di carenza:
  • scarsa fertilità in età giovane, o precoce insorgenza di tumori (maligni o ipertrofia benigna) alla prostata, o un continuum di calo della libido o della potenza sessuale
  • scarsa determinazione caratteriale, incapacità a prendere decisioni, atteggiamento depressivo e dubbioso
  • fattezze fisiche con incremento del grasso addominale in particolare sui fianchi, e ingrossamento del seno (ginecomastia): fenomeno frequentissimo anche in età giovane, segno molto forte di calo del testosterone e aumento degli ormoni estrogeni (cosiddetta FEMMINILIZZAZIONE ormonale)
Quali sono le fonti di decremento precoce del testosterone:
  • dieta ricca in grassi sbagliati (saturi, idrogenati: formaggi, latte di origine animale, insaccati in particolare)
  • dieta ricca in sostanze nascoste e nocive per il sistema ormonale (i cosiddetti interferenti endocrini: prodotti industriali e confezionati, edulcoranti, conservanti)
  • dieta ricca in sostante che favoriscono la conversione del testosterone nel suo metabolita inattivo o a forte potere cancerogeno (alcool in particolare)
  • dieta ricca in alimenti che favoriscono l'ormone INSULINA, forte antagonista del testosterone (dieta ricca in zuccheri semplici e in abbinamenti alimentari che favoriscono non solo il rialzo glicemico ma anche quello insulinemico)
  • il grasso corporeo: in particolare quello viscerale addominale e dei fianchi, è ricco di enzimi appartenenti alla famiglia delle AROMATASI, che favorisce la conversione del testosterone nel suo metabolita inattivo o a forte potere cancerogeno, creando un meccanismo vizioso 
  • alterazione della "biosi" intestinale: tutti i fattori sopra riportati infatti, assieme allo stress quotidiano (inteso già come sovvertimento di un equilibrio), e a alcune terapie più o meno croniche, condizionano la salute del nostro MICROBIOTA intestinale, e con esso la conversione e disponibilità degli ormoni circolanti nell'organismo (vedi post precedenti). 
Quali possono essere le fonti per un equilibrio di questo ormone:
  • la dieta cosiddetta ORMONALE: il giusto quantitativo di proteine di origine animale (carne in particolare, ma anche uova e pesce), e il giusto bilanciamento degli alimenti (a sfavorire il rialzo insulinemico)
  • una adeguata attività fisica che favorisca gli ormoni testosterone e ormone della crescita, e sfavorisca il cortisolo (antagonista del testosterone): esercizi da sforzo isometrico e attività fisica di tipo sostanzialmente anaerobico, svolta prevalentemente nelle prime ore del mattino o entro il pomeriggio
  • una integrazione FITO o GEMMO TERAPICA. Le maggiori fonti DIRETTE di testosterone sono rappresentate da
         -MACA
         -TRIBOLO COMUNE
         -MUIRA-PUAMA
         Altre fonte indirette di testosterone per stimolo surrenalico sono:
         -GINSENG
         -SEQUOIA GIGANTE
         -QUERCIA
 




  • nella donna, le carezze (il tocco) e i baci provenienti dal partner maschile possono aiutare lo scambio del testosterone




  •                                                            tra i prossimi: 
                                        estrogeno dominanza e furto del pregnenolone

    il "google map" della salute

    Quante volte vi sarà capitato di utilizzare il navigatore del vostro smart phone per raggiungere, a piedi o in macchina, un punto della città prefissato.
    Vi incamminate, iniziando a seguire il percorso consigliato, ma più è importante l'appuntamento che vi aspetta, o minore è il tempo a vostra disposizione, più forte sarà la tentazione di fermarvi spesso a chiedere al primo, secondo, terzo passante, se la strada che state percorrendo è quella giusta. Con due risultati:

    -perdere tempo prezioso
    -incorrere il rischio che la vecchietta smemorata, la ragazza approssimativa, o il signore particolarmente creativo vi dia indicazioni in contrasto l'una con l'altra, o quanto meno non univoche, acuendo la vostra ansia di arrivare e, molto probabilmente, procurandovi del ritardo.


    Ora pensate a un problema di salute: tanto più questo è grave o complesso (una malattia tumorale per esempio) quanto più verrà la tentazione di cercare più consulti: la fisiologica fragilità cui si va incontro in situazioni di questo tipo infatti, può portare al senso di insicurezza, paura, incertezza non solo verso se stessi ma anche verso la strada (terapia o luogo dove curarsi) da percorrere.

    Ma in questo campo, il rischio di perdere tempo, è un rischio troppo grande da correre.

    L'augurio più grande, è quello di avere in mano un ottimo navigatore, batteria a sufficienza e campo di ricezione. Che per la salute vuol dire:

    -trovare uno specialista preparato,  affidabile, ed esperto: in un periodo dove i nutrizionisti e i personal trainer chiamano i propri assistiti "pazienti", dove figure non meglio definite si professano "esperti in nutrizione", dove i medici non ascoltano più i propri pazienti e non "si prendono più cura di essi", la scelta della persona a cui rivolgersi è fondamentale. Deve essere ben vagliata all'inizio,  scelta, e conseguentemente presa di riferimento come persona a cui affidarsi, sempre con spirito critico ma con fiducia (sarà un atto che aiuterà se stessi a demandare ansie, paure, incertezze, che allontano il processo di guarigione: al pari di un bambino che si affida a un genitore, responsabile non solo di risolvere lui, il problema, ma anche di sgravare la componente emotiva del bambino, che risulterebbe essere solo nociva). 

    -iniziare il percorso di recupero della salute il prima possibile, scegliendo non solo la cura "sentita affine a sè stessi", ma soprattutto quella più "accreditata" per quel problema. Nell'ambito delle medicine naturali per esempio, la disponibilità di tipologie di terapie e di approcci, può portare il soggetto ad allontanarsi dalle priorità esistenti, a volte per un concetto aprioristico di negazione di una qualche terapia "ufficiale". Il rischio gravissimo è di intraprendere una strada che può non essere sbagliata di per sè, ma in quanto non associata a un approccio terapeutico integrato e, quasi sempre, imprescindibile, allontanando così il momento della guarigione, o addirittura, fuorviando l'interpretazione diagnostica.

    -avere fiducia nel proprio corpo: affidarsi a una terapia è importante, qualsiasi essa sia, ma contribuire con le proprie risorse alla guarigione è indispensabile. Questo vale sia che ci si affidi in modo esclusivo (e esclusivamente per quelle patologie che lo rendono possibile) a una terapia naturale, sia che ci si affidi a un farmaco più o meno importante, "potenzialmente tossico" e probabilmente imprescindibile come un antibiotico, o un chemioterapico: solo la fiducia riposta sia nell'accogliere tale farmaco come "molto importante e necessario per il nostro recupero", che , contestualmente, nelle proprie risorse, libere dal senso di paura, di incertezza e di dubbi, farà in modo che avvenga una sinergia di azione efficace nel processo di guarigione. Altrimenti ostacolato sia dal potere (in questo caso di contrasto) della nostra mente sul nostro corpo e su qualsiasi strumento terapeutico, sia dal perpetuarsi di scelte intempestive, di sospensioni di terapia non giustificate, di cambio di rotta, di ascolto di pareri diversi per la necessità di assecondare più uno stato ansioso che una vera e propria conferma  di professionalità di chi ci sta seguendo. 

    Comportando di fatto, un allungamento del tempo di raggiungimento del nostro obiettivo.