mercoledì 4 luglio 2018

per dimagrire? basta un pò di ordine e una scelta qualitativa





Potrebbe sorprendervi quanto, per chi ne ha bisogno, dimagrire è semplice!
E' mettere su peso che è difficile! In entrambi i casi, nel modo giusto: perdere grasso e non massa magra, mettere su massa magra e non massa grassa.
I punti cardine di un programma facile e fattibile di dimagrimento giusto, a prescindere dal tempo a disposizione(Qualis Vitae © ®), sono:


  • ogni pasto è un occasione per dimagrire (e non per ingrassare!): la quantità di energia necessaria per digerire uno o più alimenti infatti, è quella utilizzata dal nostro organismo, sfruttando le nostre risorse energetiche ossia, potenzialmente, le nostre riserve di grasso. La possibilità che questo avvenga, dipende dal tipo di nutrienti contenuti in quel pasto, e,  dall'efficienza del primo organo che li accoglie (il MICROBIOTA INTESTINALE).
  • è la qualità degli alimenti a fare la differenza non, sostanzialmente, la quantità! Ogni alimento induce una risposta ormonale e biochimica di un certo tipo, in grado di favorire il consumo energetico, e quindi il dimagrimento, o di sfavorirlo. La semplice conta calorica non basta per permettere uno scambio di informazioni biochimiche, ormonali e alla fine, di consumo metabolico, tra il nutriente una volta introdotto, e l'organismo.
  • gli abbinamenti degli alimenti in un pasto condizionano il metabolismo! A seconda del tipo di abbinamento, l'alimento assunto ci farà ingrassare o dimagrire! Sia tramite una risposta ormonale di un tipo piuttosto che di un altro, sia per l'impegno digestivo favorente il dimagrimento o meno.
  • porre un ordine nei pasti porta a dimagrire o a rimanere in peso forma! Permettendo di sfruttare i meravigliosi sistemi digestivi e metabolici del nostro organismo che, se utilizzati bene non solo fanno dimagrire mangiando, ma mantengono anche nello stato di salute! Questo passa sia per il ritmo circadiano di alcuni ormoni "dimagranti" rispetto ad altri "ingrassanti e infiammanti", sia per lo sfruttamento del sistema ormonale in atto nel soggetto in quel momento (condizionato da età, attività fisica, stato di salute).







                                                           Prossimi:

           Le strategie di dimagramento rapide ma soprattutto efficaci




puoi approfondire al link (pw:nut1):





 

domenica 1 luglio 2018

la visita medica in Medicina Integrata



Le basi della Medicina Integrata e della Medicina Preventiva  (o anti Aging) sono
:


  • Personalizzazione del trattamento
  • Approccio olistico alla persona (ovvero d'insieme)
  • terapia integrata (il giusto connubuio tra la medicina d'intervento, le medicine naturali, la nutrizione terapeutica)

La visita in Medicina Integrata specialistica comprende:

  • Visita Medica Specialistica Internistica
  • Analisi Biotipologica (analisi costituzionale, predisposizione individuale di malattia)
  • Valutazione dello stile di vita con attenzione alla gestione dello Stress, dell'attività fisica, dello stato emotivo, dell'alimentazione
  • valutazione, se necessario, dei parametri antropomorfici e di distribuzione di massa grassa e massa magra
  • Terapia integrata personalizzata e olistica che comprende:
  1. scelta di adeguata terapia farmacologica (ove necessaria) o naturale (fito o gemmoterapia personalizzata su base galenica o di formulazioni già pronte, omeopatia e medicina antroposofica, medicina ayurvedica, oligoterapia)
  2. educazione alimentare: attraverso la valutazione di un diario alimentare, viene eseguito un approccio personalizzato sulla correzione di eventuali errori alimentari quotidiani , e sulla risoluzione del problema, tramite la formulazione di un piano di alimentazione nutraceutica integrata personalizzata
  3. educazione allo stile di vita motorio, finalizzata al riequilibrio dell'assetto ormonale a scopo antiinfiammatorio e immuno modulante (in patologie come l'obesità e i dismetabolismi quali ipercolesterolemia e diabete mellito, la sclerosi multipla, le patologie reumatologiche, osteopenia e osteoporosi, distiroidismi), o di attivazione metabolica ( in patologie come l'obesità e i dismetabolismi, il semplice sovrappeso localizzato).


Le problematiche affrontate:


  • Qualsiasi disturbo funzionale o organico dell'età infantile, evolutiva o adulta-anziana, della sfera psicologica (disturbi d'ansia lievi, attacchi di panico, lieve depressione, disturbi della concentrazione e della attenzione, insonnia, lievi disturbi del comportamento alimentare), digestiva (sindrome da reflusso gastro esofageo, gastriti, sindromi colitiche e dell'intestino permeabile, malattie croniche infiammatorie intestinali, disbiosi intestinale, GLuten Sensitivity Sindrome), cardiovascolare, ormonale (patologie della tiroide, della ghiandola ipofisaria a carattere funzionale, delle ghiandole sessuali e del sistema della fertilità), reumatologica (sindromi algiche e infiammatorie croniche, fibromialgia), dermatologica (sindromi eczematose e psoriasiche, dermatite seborroiche, acne rosacea), del sistema immunitario (diatesi allergica, infiammatoria o infettiva). 
  • patologie della sfera metabolica e del peso corporeo: sovrappeso o obesità, sindrome metabolica, malnutrizione; problematiche mediche che richiedono una terapia nutrizionale: alterate tolleranze orali (o "intolleranze alimentari"), celiachia, diabete mellito, dislipidemia, calcolosi renali e biliari, osteoporosi, problematiche ormonali tiroidee o sessuali, dismenorrea
  • miglioramento della performance e del recupero ormonale e nutrizionale negli sportivi agonisti o non
  • valutazione e correzione delle capacità di gestione dello stress
La Dssa Monica Bossi Medico Chirurgo, specialista in Medicina Interna, Med. Olistica e omeopatia a livello universitario, nutrizione e nutraceutica, esperta in Psico NeuroEndocrino Immunologia, si occupa della persona nel suo insieme, favorendo la preservazione dello stato di salute nella prevenzione, e correggendo la perdita dell'equilibrio nella patologia.
La sua formazione nei continui aggiornamenti della moderna medicina, tenendo conto dei sottili equilibri esistenti tra il sistema psicologico, quello neurologico, quello immunitario e quello ormonale, permette infatti di affrontare sia il momento "funzionale" di un disturbo (il solo sintomo, allarme di uno stato di pre-malattie), sia il momento "organico" dello stesso (già malattia). Dove non arriva un farmaco (per una azione esclusivamente sostitutiva o di terapia, a volte imprescindibile, di un problema acuto), arriva il "farmaco" naturale: sia questo di origine fito o gemmoterapica, o omeopatica, o alimentare (il nutraceutico rappresenta infatti l'alimento o il suo derivato, capace di indurre effetti sulla salute). La valutazione inoltre dello stile di vita nella sfera sociale, affettiva, lavorativa, permette l'individuazione del "momento di salute o pre-malattia" vissuto dal soggetto: condizionato da un sistema dello stress già ativato ( e prodoromico di una patologia specifica per cui ognuno di noi è, costituzionalmente, predisposto) o ancora in equilibrio.



La visita e il trattamento in Medicina Integrata Specialistica della Dssa Monica Bossi è coperta da marchio registrato: Qualis Vitae, la salute passa per l'equilibrio.

Comprende:
visita medica specialistica, terapia individualizzata, programma di educazione alimentare individualizzato (ove necessario), insegnamento alla gestione dello stress (life coaching), insegnamento alla attività fisica mirata per patologia.

Si arricchisce del supporto di una rete di collaboratori specialistici di alta professionalità, per alcune patologie specifiche.


Riceve a Trieste, Udine, Milano su appuntamento (tel 3487943523; info@drmonicabossi.net). 

Per visite specialistiche a pazienti fuori dall'Italia su alcune problematiche, è possibile la visita su skype: info@drmonicabossi.net 


sabato 30 giugno 2018

AAA cercasi TESTOSTERONE

Care donne, cari uomini il problema del nostro secolo sono gli ORMONI!

A indurre precoci malattie del sistema cardiovascolare, di quello metabolico, di quello sessuale e della fertilità, e dell'invecchiamento precoce, è il sovvertimento del normale assetto ormonale dell'organismo.


  • Aumento del CORTISOLO da situazione di stress attivato, o, cosa molto più frequente di quello che si pensa, calo di questo (nell'adrenal fatigue) da esaurimento delle risorse di reazione
  • Calo precoce degli ormoni della giovinezza per eccellenza (DHEA e MELATONINA) da stress prolungati
  • Aumento precoce e progressivo degli ormoni dell'infiammazione, origine di tutti i mali (INSULINA, ISTAMINA)


  • ma forse l'evidenza più triste, perchè molto più frequente di quello che si pensi, il CALO DEGLI ORMONI SESSUALI, in particolare del TESTOSTERONE. 
Questo ormone è fondamentale non solo nella riproduzione, ma anche nel controllo del metabolismo lipidico, nel metabolismo basale e nel mantenimento della massa magra, del temperamento e dell'umore, e nel trofismo degli organi genitali. Tutti questi fattori, contrariamente a quanto si pensa, sono fondamentali sia nell'uomo che nella donna!
Carenze di testosterone, in entrambi i sessi, portano a:

  • tendenza ad accumulare massa grassa e a perdere massa magra
  • osteoporosi
  • riduzione della libido, della potenza sessuale
  • astenia
  • tendenza all'ansia, alla fragilità emotiva con senso di incertezza, inadeguatezza e mancanza di determinazione e pensiero lineare
  • depressione dell'umore e poca capacità di determinazione
  • distrofia degli organi genitali (nella donna atrofia vulvare)
  • tendenza alla malattia neoplastica prostatica
Pensate a quanto sono importanti i fattori sopra esposti, nella vita quotidiana:
nella capacità organizzativa, nella gestione dei rapporti sociali, nella soddisfazione della vita di coppia sia di intesa sessuale che di complicità, nell'efficacia di un metabolismo di base nel mantenere il peso forma e nel controllo del colesterolo e degli zuccheri del sangue.

Se è fisiologico nell'uomo un progressivo calo del testosterone a partire dai 35-40 anni di età, con un picco nella cosiddetta ANDROPAUSA verso i 50 anni, l'accelerazione di questo evento è promossa in modo ineluttabile ma reversibile, dai seguenti fattori che fanno parte, in ultima analisi dello STILE DI VITA quotidiano:

  • alimentazione
  • tipo di attività fisica
  • tipologia di peso corporeo e/o sovrappeso o obesità
  • abitudini voluttuarie (ALCOOL in particolare, fumo)
Nella donna la percentuale di testosterone presente fisiologicamente nell'organismo e il suo calo dipende da molti fattori come l'assetto ormonale di base (cosiddetta ESTROGENODOMINANZA), e le caratteristiche di grasso corporeo.

La tristissima carenza di questo ormone (di cui certo non difettavano i prodi e impavidi cavalieri di un tempo che si battevano per i propri valori, o per la propria donna) è frequentissima. Insospettabilmente ai più o in modo evidente alcune volte infatti, determinate caratteristiche del comportamento, della forma fisica di un uomo, così come delle capacità sessuali, possono corrispondere a una carenza precoce del testosterone libero (forma attiva), così frequente ai nostri giorni, confermata dal dosaggio dell'ormone libero nel sangue.

Come riconoscerne i segni di carenza:
  • scarsa fertilità in età giovane, o precoce insorgenza di tumori (maligni o ipertrofia benigna) alla prostata, o un continuum di calo della libido o della potenza sessuale
  • scarsa determinazione caratteriale, incapacità a prendere decisioni, atteggiamento depressivo e dubbioso
  • fattezze fisiche con incremento del grasso addominale in particolare sui fianchi, e ingrossamento del seno (ginecomastia): fenomeno frequentissimo anche in età giovane, segno molto forte di calo del testosterone e aumento degli ormoni estrogeni (cosiddetta FEMMINILIZZAZIONE ormonale)
Quali sono le fonti di decremento precoce del testosterone:
  • dieta ricca in grassi sbagliati (saturi, idrogenati: formaggi, latte di origine animale, insaccati in particolare)
  • dieta ricca in sostanze nascoste e nocive per il sistema ormonale (i cosiddetti interferenti endocrini: prodotti industriali e confezionati, edulcoranti, conservanti)
  • dieta ricca in sostante che favoriscono la conversione del testosterone nel suo metabolita inattivo o a forte potere cancerogeno (alcool in particolare)
  • dieta ricca in alimenti che favoriscono l'ormone INSULINA, forte antagonista del testosterone (dieta ricca in zuccheri semplici e in abbinamenti alimentari che favoriscono non solo il rialzo glicemico ma anche quello insulinemico)
  • il grasso corporeo: in particolare quello viscerale addominale e dei fianchi, è ricco di enzimi appartenenti alla famiglia delle AROMATASI, che favorisce la conversione del testosterone nel suo metabolita inattivo o a forte potere cancerogeno, creando un meccanismo vizioso 
  • alterazione della "biosi" intestinale: tutti i fattori sopra riportati infatti, assieme allo stress quotidiano (inteso già come sovvertimento di un equilibrio), e a alcune terapie più o meno croniche, condizionano la salute del nostro MICROBIOTA intestinale, e con esso la conversione e disponibilità degli ormoni circolanti nell'organismo (vedi post precedenti). 
Quali possono essere le fonti per un equilibrio di questo ormone:
  • la dieta cosiddetta ORMONALE: il giusto quantitativo di proteine di origine animale (carne in particolare, ma anche uova e pesce), e il giusto bilanciamento degli alimenti (a sfavorire il rialzo insulinemico)
  • una adeguata attività fisica che favorisca gli ormoni testosterone e ormone della crescita, e sfavorisca il cortisolo (antagonista del testosterone): esercizi da sforzo isometrico e attività fisica di tipo sostanzialmente anaerobico, svolta prevalentemente nelle prime ore del mattino o entro il pomeriggio
  • una integrazione FITO o GEMMO TERAPICA. Le maggiori fonti DIRETTE di testosterone sono rappresentate da
         -MACA
         -TRIBOLO COMUNE
         -MUIRA-PUAMA
         Altre fonte indirette di testosterone per stimolo surrenalico sono:
         -GINSENG
         -SEQUOIA GIGANTE
         -QUERCIA
 




  • nella donna, le carezze (il tocco) e i baci provenienti dal partner maschile possono aiutare lo scambio del testosterone




  •                                                            tra i prossimi: 
                                        estrogeno dominanza e furto del pregnenolone

    il "google map" della salute

    Quante volte vi sarà capitato di utilizzare il navigatore del vostro smart phone per raggiungere, a piedi o in macchina, un punto della città prefissato.
    Vi incamminate, iniziando a seguire il percorso consigliato, ma più è importante l'appuntamento che vi aspetta, o minore è il tempo a vostra disposizione, più forte sarà la tentazione di fermarvi spesso a chiedere al primo, secondo, terzo passante, se la strada che state percorrendo è quella giusta. Con due risultati:

    -perdere tempo prezioso
    -incorrere il rischio che la vecchietta smemorata, la ragazza approssimativa, o il signore particolarmente creativo vi dia indicazioni in contrasto l'una con l'altra, o quanto meno non univoche, acuendo la vostra ansia di arrivare e, molto probabilmente, procurandovi del ritardo.


    Ora pensate a un problema di salute: tanto più questo è grave o complesso (una malattia tumorale per esempio) quanto più verrà la tentazione di cercare più consulti: la fisiologica fragilità cui si va incontro in situazioni di questo tipo infatti, può portare al senso di insicurezza, paura, incertezza non solo verso se stessi ma anche verso la strada (terapia o luogo dove curarsi) da percorrere.

    Ma in questo campo, il rischio di perdere tempo, è un rischio troppo grande da correre.

    L'augurio più grande, è quello di avere in mano un ottimo navigatore, batteria a sufficienza e campo di ricezione. Che per la salute vuol dire:

    -trovare uno specialista preparato,  affidabile, ed esperto: in un periodo dove i nutrizionisti e i personal trainer chiamano i propri assistiti "pazienti", dove figure non meglio definite si professano "esperti in nutrizione", dove i medici non ascoltano più i propri pazienti e non "si prendono più cura di essi", la scelta della persona a cui rivolgersi è fondamentale. Deve essere ben vagliata all'inizio,  scelta, e conseguentemente presa di riferimento come persona a cui affidarsi, sempre con spirito critico ma con fiducia (sarà un atto che aiuterà se stessi a demandare ansie, paure, incertezze, che allontano il processo di guarigione: al pari di un bambino che si affida a un genitore, responsabile non solo di risolvere lui, il problema, ma anche di sgravare la componente emotiva del bambino, che risulterebbe essere solo nociva). 

    -iniziare il percorso di recupero della salute il prima possibile, scegliendo non solo la cura "sentita affine a sè stessi", ma soprattutto quella più "accreditata" per quel problema. Nell'ambito delle medicine naturali per esempio, la disponibilità di tipologie di terapie e di approcci, può portare il soggetto ad allontanarsi dalle priorità esistenti, a volte per un concetto aprioristico di negazione di una qualche terapia "ufficiale". Il rischio gravissimo è di intraprendere una strada che può non essere sbagliata di per sè, ma in quanto non associata a un approccio terapeutico integrato e, quasi sempre, imprescindibile, allontanando così il momento della guarigione, o addirittura, fuorviando l'interpretazione diagnostica.

    -avere fiducia nel proprio corpo: affidarsi a una terapia è importante, qualsiasi essa sia, ma contribuire con le proprie risorse alla guarigione è indispensabile. Questo vale sia che ci si affidi in modo esclusivo (e esclusivamente per quelle patologie che lo rendono possibile) a una terapia naturale, sia che ci si affidi a un farmaco più o meno importante, "potenzialmente tossico" e probabilmente imprescindibile come un antibiotico, o un chemioterapico: solo la fiducia riposta sia nell'accogliere tale farmaco come "molto importante e necessario per il nostro recupero", che , contestualmente, nelle proprie risorse, libere dal senso di paura, di incertezza e di dubbi, farà in modo che avvenga una sinergia di azione efficace nel processo di guarigione. Altrimenti ostacolato sia dal potere (in questo caso di contrasto) della nostra mente sul nostro corpo e su qualsiasi strumento terapeutico, sia dal perpetuarsi di scelte intempestive, di sospensioni di terapia non giustificate, di cambio di rotta, di ascolto di pareri diversi per la necessità di assecondare più uno stato ansioso che una vera e propria conferma  di professionalità di chi ci sta seguendo. 

    Comportando di fatto, un allungamento del tempo di raggiungimento del nostro obiettivo. 

    domenica 20 maggio 2018

    l'equilibrio ormonale: da quando è importante occuparsene



    Per endocrinosenescenza si intende la fisiologica tendenza, da parte delle ghiandole del nostro corpo, a invecchiare.
    Questo si associa all'inevitabile calo progressivo di alcuni ormoni (quelli della giovinezza: DHEA, GH, MELATONINA) che trovano il loro picco maggiore nei primi anni di vita (o già nel feto), per poi progressivamente decrescere, per essere sostituiti da quelli dell'invecchiamento (INSULINA, rapporto DHEA/CORTISOLO, prolattina etc)
    La moderna medicina Antiaging ci permette però di inquadrare la salute secondo due tappe diverse:
    -il momento in cui c'è un fisiologico decrescere delle capacità in generale, comprese quelle ormonali: come qualsiasi cellula e organismo, c'è un tempo previsto di crescita, maturazione e uno di involuzione
    -il momento in cui il naturale processo fisiologico di invecchiamento è sostituito da uno di estrema accelerazione o comunque di condizionamento in senso negativo. Con il risultato di una precoce perdita delle abilità della vita in generale: fisiche, mentali, sessuali.
    Esiste nel nostro organismo, un orologio biologico dell'invecchiamento (la nostra epifisi o ghiandole pineale, produttrice della Melatonina per conversione, nel passaggio da luce a buio, della serotonina), deputato alla sincronizzazione di tutti i nostri sistemi ormonali, in funzione di cicli della vita come quelli stagionali, quelli delle maree, di altre energie cosmiche. Tale orologio gestisce la ciclicità ormonale (per pulsazione, picco e calo) non solo nelle diverse età della vita, ma anche nella quotidianità: accade così cioè che, fisiologicamente al mattino abbiamo una produzione ormonale prevalente (Cortisolo, tiroide, ormoni sessuali), che al pomeriggio e alla sera cambia (Gh o ormone della crescita, melatonina).
















    Quello che è noto negli ultimi anni, materia affrontata dalla Medicina Antiaging e Funzionale (di fatto, preventiva), è che questi andamenti da fisiologici possono diventare semplicemente alterati (disfunzionali) o fino a patologici.
    Quali sono i fattori che alla fine ci fanno invecchiare bene o male? 
    quelli che caratterizzano il nostro stile di vita:
    • qualità e durata del sonno notturno
    • alimentazione quotidiana
    • quotidiana risposta alla nostra alimentazione (sia ormonale, che mentale che fisica, che di organi importanti come il sistema digestivo/microbiota intestinale)
    • modalità di sovraccarico (fisico e mentale) e di defaticamento (ossia: gestione dello stress)
    • attività fisica (giusta o sbagliata)

    L'entità del contributo di ciascuno dei fattori su citati, da solo, o tanto più in sinergia, è incredibile, non per una questione meramente estetica (sovrappeso/pancetta; rughe o calo dei tessuti, ipotonia muscolare), ma soprattutto del nostro sistema salute. Accade cioè che a seconda di come viviamo incorreremo più precocemente in disfunzioni ormonali più o meno gravi, di deterioramento cognitivo, motorio, funzionale, di relazioni sociali.
    Qualche esempio?

    Giuliana 28 anni,
    tendenza costituzionale a una personalità sensibile, empatica verso gli altri, e di impegno nel sociale e nei progetti personali.  Di tendenza passata (diatesi) a oscillazioni del peso legati a momenti di stress con tendenza ad accumulare liquidi e, da un certo punto in poi, ad accumulare grasso e sviluppare problemi di pelle (dermatiti seborroiche, acne), e insonnia notturna.
    La vedo per un problema di alterazione del ciclo mestruale persistente (periodi di amenorrea molto lunghi), sovrappeso di aspetto a mela (prevalentemente addominale), severo stato infiammatorio della pelle (acne del volto e del dorso) e difficoltà digestive di tipo alvo alterno. Emerge una diagnosi (fino a quel momento sconosciuta) di micropolicistosi ovarica, severa DISBIOSI intestinale, sindrome metabolica con iperglicemia pre-diabete, ipercolesterolemia, iperinsulinemia (sottolineo l'età della ragazza!!! e la presenza di solo minimo sovrappeso, prevalentemente addominale!!). L'impostazione nutrizionale adeguata (di controllo degli zuccheri e dei grassi sbagliati, saturi e trans), l'integrazione di fito e gemmoterapici di ri equilibrio ormonale (dello stato infiammatorio), di nutraceutici e vitaminici ad impatto anti infiammatorio sulle ovaie, e l'educazione ad un allenamento sportivo adeguato (per effetto ormonale anti infiammatorio e di giusto equilibrio della massa muscolare), riportava la signora a uno stato di equilibrio sia metabolico, che nutrizionale che ormonale.

    Lucia 7 anni,
    diatesi passata di otiti e faringiti batteriche da subito dopo l'allattamento, trattata con terapia antibiotica quasi bimensile per almeno 4 anni. Tendenza costituzionale alla magrezza e alla demineralizzazione, e mentale alla vivacità, alla creatività e al dinamismo (fisico e mentale).
    La vedo per uno stato di  magrezza con associata disbiosi intestinale severa, frequenza di candidosi cutanee e orali, con associata diagnosi di sindrome da disturbo da deficit di attenzione e ipertattività (ADHD), enuresi notturna. In prima visita la piccola paziente è totalmente ingestibile e molto aggressiva verbalmente e fisicamente con la mamma, totalmente incapace di mantenere l'attenzione per più di qualche secondo. La sua storia recente dà riscontro di una dieta quotidiana troppo sbilanciata: prevalentemente proteica di origine animale e zuccheri semplici  (bevande zuccherate, merendine, caramelle), e molto carente in carboidrati complessi non raffinati e non industriali e verdure: un tipo di alimentazione nota, per essere foriera di rialzo di ormoni eccitanti (catecolamine come adrenalina e noradrenalina, insulina) e calo di ormoni della serenità e (in questo caso) dell'equilibrio (serotonina, endorfine, ossitocina), e vitamine fondamentali (come alcune vit del gruppo B) fondamentali per il trofismo cerebrale e neuronale.
    Rivista dopo un impostazione alimentare (nutraceutica) di integrazione fito e gemmoterapica di riequilibrio ormonale, immunitario e della flora intestinale, dopo due mesi, era un altra bambina. Con un proseguio di re-inserimento nel contesto sociale, scolastico efficace e famigliare. 

    Gli esempi sopra riportati sottolineano come, su una base genetica, ciascuno e indipendentemente dall'età può anticipare il suo invecchiamento primariamente ormonale (per sbilanciamento di un tipo di ormoni "sbagliati" rispetto altri "giusti"), e conseguentemente cellulare neuronale (nel caso della bambina) o metabolico, o intervenire correttamente e sopratutto tempestivamente per riportare l'equilibrio e scongiurare l'ineluttabile malattia.

    Allo stesso modo uno stile di vita "sbagliato" ossia, capace di attivare in quel soggetto geni dormienti di innesco di patologia tumorale o altra, potrà, se individuato precocemente, essere corretto o meno (EPIGENETICA).

    Di seguito riporto esempi di organi potenzialmente coinvolti in questo meraviglioso potere di potenziale mentenimento della salute o malattia e la possibilità di interventi di tipo correttivo.
    • alterazione  del MICROBIOTA INTESTINALE 
    • tessuto adiposo 
    MICROBIOTA E ORMONILa ricerca scientifica anche recentissima ha dimostrato che il MICROBIOTA intestinale (l'insieme dei batteri che popolano il nostro tratto digerente, e in particolare l'intestino) rappresenta una fucina di equilibrio, o squilibrio di molecole dell'infiammazione, del sistema immunitario nella capacità di riconoscimento di antigeni self e non self (da attaccare come estranee le prime e da tollerare le seconde), di ormoni (o enteropetptidi) specifici (anche di azione sulla funzionalità cognitiva come i GABA, l'acetilcolilna, e su quella dell'umore, come DOPAMINA, SEROTONINA, GRELINA), e di altre sostanze interagenti continuamente con il nostro sistema nervoso in senso lato (centrale e neurovegetativo). In particolare poi, si riconosce la presenza di una quota di batteri, definiti  estroboloma   deputati al metabolismo degli estrogeni, sia attraverso la modulazione della loro ricaptazione dal circolo enteroepatico, sia attraverso la loro metabolizzazione nella forma attiva per opera dell'enziama beta-glucuronidasi.
    Ciò significa che situazioni di alterazione della flora intestinale (DISBIOSI), secondarie a terapia farmacologiche prolungate o ripetute (antibiotiche, pillola contraccettiva, cortisoniche, antiacide, etc), o alimentazione sbagliata, porteranno a una alterata disponibilità di questi ormoni in senso di incremento (con patologie legate alla sfera neoplastica della mammella, all'utero e alle ovaie, osteoporotica anche per squilibrio progestinico consensuale, di cancro della prostata nell'uomo, del metabolismo con obesità e dislipidemie e eventi cardiovascolari),  o decremento e, in epoca fertile ad alterazioni della fertilità (in soggetti con tendenza a sindrome dell'ovaio micropolicistico)  o della ciclicità mestruale.
    Nell'uomo un aspetto fisico di ginecomastia (seno pronunciato) con aumento del grasso viscerale, uno stato di disbiosi può essere associato fortemente a un quadro di "femminilizzazione ormonale" con calo della libido o impotenza sessuale, tendenza a ingrassare ulteriore (per rallentamento metabolico), osteoporosi, incremento delle molecole e degli ormoni infiammatori (INSULINA).
    L'utilizzo oculato di probiotici con lo scopo di ripristinare la eubiosi intestinali, favorirà la normale metabolizzazione degli estrogeni (in particolare della specie  Lactobacillus gasseri  Lactobacillus reuteri).
    Inoltre l'associazione di uno stato di disbiosi a un accumulo di grasso viscerale, sia nell'uomo che nella donna, si associa a un maggior possibilità di conversione degli ormoni sessuali, nelle loro forme cancerogene (Estrone): tale processo viene favorito da un enzima specifico presente nel tessuto grasso, la aromatasi e che può essere contrastato con una adeguata alimentazione (sia di equilibrio intestinale che di efficace dimagrimento), che con una integrazione di nutraceutici in grado di contrastarne l'effetto (curcuma, quercitina, naringina). La riduzione del grasso corporeo a favore della massa muscolare, per lo stesso motivo, favorisce inoltre sia una buona risposta alle terapie chemioterapiche, sia una evitamento di recidive nel post terapia in donne trattate per tumore al seno; nell'uomo trattato per un tumore della prostata, una buona risposta in questo senso si è visto con l'utilizzo di alcalinizzanti a somministrazione serale a lungo termine.


    MICROBIOTA E INFIAMMAZIONE
    A seconda della salute flora batterica intestinale, e della sottostante mucosa, vengono prodotte le molecole dell'infiammazione per eccellenza (IL6, IL 1 e TNF alfa) responsabili di inneschi più vari di situazioni patologiche d'organo (articolare, ovaie, cervello, cuore e vasi etc) o sistemiche (patologie del sistema immunitario per esempio). Secondo alcuni studi inoltre, (Bmj 2009), le citochine potrebbero essere responsabili della carenza estrogenica attivando il rimodellamento osseo a vantaggio della fase clastica (Pacifici et al. 2010)  favorendone la distruzione. 

    MICROBIOTA E SISTEMA IMMUNITARIO
    IL microbiota (in EUBIOSI) risulta essere un grande regolatore del sistema immunitario nella produzione giusta e non in eccesso di anticorpi (o per contro autoanticorpi) (Sistema TH1) e di molecole di difesa per i batteri e per le malattie degenerative (sistema TH2)

    MICROBIOTA E METABOLISMO
    considerato un vero e proprio laboratorio termogenico, dal macrobiota e in particolare da alcuni ceppi batterici e dai loro metaboliti (H2S, metaboliti vitaminici e minerali , ormoni etc) dipende sia il nostro metabolismo base (quanto consumiamo di base), sia la capacità di consumare mangiando (utilizzando le nostre riserve energetiche per il fisiologico processo digestivo).

    MICROBIOTA E OSTEOPOROSI
    studi recenti dimostrano come la serotonina, ormone condizionante l'umore per eccellenza, prodotto dalle cellule enterocromaffini intestinali a partire dal 5H triptofano, appare coinvolta direttamente nella funzione metabolica ossea. Quando presente in eccesso e libera (non veicolata dalla sua proteina che la fa interagire direttamente con i recettori della barriera ematoencefalica dove essa, nella giusta misura svolge il ruolo di Neurotrasmettitore del buon umore), favorisce il rimaneggiamento osseo (per attivazione degli osteoclasti) favorendo l'osteoporosi. Minerali e nutraceutici come: curcuma, L-Theanina, VIt C, VIt E, VIt B6, ne aiutano la azione specifica cerebrale e non ossea. 
    Inoltre anche la presenza di una intolleranza al lattosio, per lo più non conosciuta dal soggetto, favorisce l'insorgenza di osteoporosi precoce, ossia ben prima del periodo della menopausa (nelle donne).

    Questi i fermenti lattici principalmente coinvolti:
    • L. rhamnosus LR 
    • B. longum BL  
    • B. lactis BL 

    L'interpretazione individualizzata del soggetto, del suo stato di salute generale e ormonale, dello stato ossidativo, nutrizionale, e quello di composizione corporea sono parametri fondamentali in Medicina Integrata o Funzionale per apporre i corretti aggiustamenti, nel decorso della vita e indipendentemente dall'età, per evitarne l'evoluzione da una semplice "diatesi" o predisposizione, a una conclamata malattia.
    Alcuni strumenti:

    -dosaggio ormonale individualizzato (sierico, salivare o urinario);
    -valutazione dello stato nutrizionale e metabolico specifico
    -valutazione dello stato di infiammazione (fisica e psichica)
    -valutazione dello stato di stress (esami sierologici, test specifici).

    Infine lo studio e la conoscenza della biotipologia (l'individualità costituzionale) intervenendo su fattori come il tipo di attività fisica, il tipo di alimentazione, le discipline di defaticamento e recupero nella gestione dello stress, la correzione di squilibri iniziali di salute (già ormonali o metabolici o infiammatori, o carenziali),  ci permette di intervenire sui seguenti fattori condizionanti lo stato di salute:


    • evoluzione in malattia (di qualsiasi tipo )
    • resistenza allo stress
    • dimagrimento/ingrassamento





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