giovedì 7 aprile 2016

la salute? è tutta una questione di ormoni

Il processo di invecchiamento, inteso come fisiologico cambiamento biologico cellulare, del nostro organismo, si caratterizza per una serie di modificazioni che avvengono progressivamente e continuamente, dalla nascita alla fine del nostro tempo. Gli studi recenti di Medicina AntiAging e Medicina Preventiva evidenziano che questo processo, non è determinato in modo esclusivo e ineluttabile dall'impronta genetica (ossia il nostro specifico DNA), ma anche, in piccola parte, dai continui cambiamenti cui lo stesso genoma ( e quindi la nostra potenziale predisposizione genetica) è sottoposto, a seconda, incredibilmente, del nostro modo di vivere: tipo di attività fisica, tipo di alimentazione, modalità di stressarsi etc.
Uno dei sistemi principali, vera e propria struttura portante di questo processo fisiologico di invecchiamento, è QUELLO ORMONALE.
Ossia alla nascita l'organismo umano è dotato di una specifica prevalenza ormonale, che, durante la crescita e l'invecchiamento, viene piano piano sostituita da un altra. Questo a prescindere dal sesso.
A seconda di quanto veloce o invece fisiologico sia il sovvertimento di questo assetto ormonale, l'invecchiamento sarà accelerato, e con esso l'insorgenza delle malattie.
Questa "struttura ormonale fisiologica" inoltre risponde a piccoli cambiamenti, relativi ai cosiddetti RITMI CIRCADIANI : il nostro stesso organismo infatti va incontro a cambiamenti ormonali fisiologici per cui al mattino, sono maggiormente attivi (ossia con picco di maggior quantità in circolo) gli ormoni deputati al controllo per esempio del metabolismo (ormone cortisolo, ormoni della tiroide) e dell' appetito (grelina), che con il progredire della giornata vengono sostituiti da altri con funzioni diverse (ormone della crescita, ormone "del benessere" DHEA, capostipite di altri ormoni sessuali, MELATONINA etc). Accanto a questi ormoni "asessuati", gli altri che contraddistinguono il genere maschile da quello femminile, ossia gli ormoni sessuali testosterone, estrogeni e progesterone in particolare , fanno parte inevitabilmente dell'assetto ormonale proprio di ognuno di noi e non risentono particolarmente delle modifiche di questo ritmo circadiano.

L'aspetto interessante è che a seconda di come non viviamo la nostra quotidianità, il ritmo ormonale fisiologico, dal risveglio al sonno, viene rispettato e quindi favorito, oppure contrastato, innescando in questo modo squilibri che sono alla base di alcuni sintomi (insonnia, sintomatologia dolorosa articolare o muscolare, cefalee, alterazioni dell'umore etc), oppure di patologie o pre patologie (sovrappeso o obesità, alterazioni metaboliche del metabolismo degli zuccheri o del colesterolo non legate al tipo di dieta, ma proprio a un effetto ormonale, alterazione della crescita per i bambini o adolescenti, fino ad alterazioni del ciclo mestruale delle donne)...e tutto questo per non aver rispettato i nostri ritmi!

Alcuni esempi:
-un alimentazione troppo ricca alla sera di alimenti a base anche solo di carboidrati complessi (primi piatti a base di farine raffinate) in soggetti non atleti, o di dolci, favorisce un incremento di ormoni (CORTISOLO e INSULINA) normalmente bassi nelle ore serali e il cui incremento, porta a uno stato di "infiammazione generale" e di sovraccarico di un organo nobile che a quest'ora deve andare a riposo, ossia il FEGATO. Questo può comportare un incremento della produzione endogena (non dipendente cioè dal tipo di dieta) di colesterolo, proprio dal fegato, e un rallentamento dello smaltimento degli zuccheri nel sangue (con incremento della cosiddetta Hb glicata) con altre conseguenze, alla lunga sul sistema cardiovascolare e sinergico ormonale in generale, che accelera l'invecchiamento e l'insorgenza di malattie.

-sempre una nutrizione "sbagliata", perchè per esempio troppo sbilanciata e ricca in zuccheri semplici e altre sostanze infiammanti di una alimentazione quotidiana troppo ricca in alimenti sofisticati, porta a un precoce sovvertimento della funzionalità sessuale maschile e femminile, in termini di aspetti funzionali come impotenza nell'uomo, o calo della libido e dolori mestruali nella donna, oppure patologici come alterazioni della sfera mestruale o della fertilità.

-ancora, un attività fisica intensa, e di tipo anaerobico  nelle ore serali, può favorire l'incremento nel sangue non di ormoni importanti per il rilassamento e il piacere tipico di un attività fisica di tipo aerobico (le endorfine) ma altri (cortisolo, testosterone, ormone della crescita) che possono favorire, in soggetti predisposti, per esempio l'insorgenza di problematiche di pressione alta o di aumento della glicemia a lungo termine.

-inoltre, nello stato di stress attivato (meccanismo con la principale funzione originaria di salva vita, ma che, per il persistere di fattori stressanti come eventi o traumi psicologici, disagi lavorativi o affettivi, ma anche fatti virali prolungati o errori alimentari persistenti, o per l'intensità di questi, viene attivato in modo continuo, subdolo e alla fine inefficace, con conseguenze deleterie per la nostra salute), i cambiamenti ormonali inizialmente di difesa del nostro organismo diventano controproducenti, con innesco di situazioni pre patologiche o già patologiche di tipo metabolico (diabete per esempio), immunitario (malattie autoimmuni o degenerazioni cellulari tumorali), cardiovascolare (ipertensione arteriosa, aritmie cardiache) o altre ormonali (patologie della ghiandola tiroidea per esempio).

La giusta conoscenza anche solo di questi ritmi quindi, e del loro rispetto, ci aiuta a fare prevenzione e mantenere il nostro stato di salute, o a ritrovarlo. Anche grazie all'aiuto della FITOTERAPIA che, con rimedi di origine vegetale che però si comportano da veri e propri farmaci per la loro efficacia, ci aiutano a riequilibrare per esempio un assetto ormonale perduto, ad agevolare la funzione di "organi spazzini" come intestino, reni e fegato, a riattivare il nostro metabolismo e il sistema immunitario.

Voglio ricordare un ultimo punto importante:
la maggior parte di noi conosce la melatonina come ormone "del sonno": ossia viene dato o auto assunto, con l'obiettivo di farci dormire o combattere l'insonnia. In realtà questo è vero solamente nelle condizioni in cui la produzione pulsatile di questo ormone, fisiologicamente prodotto nel passaggio serale dalla luce al buio, viene a mancare: ossia nel jet-lag. Quello che invece pochissimi conoscono, è che la MELATONINA rappresenta un vero e proprio direttore d'orchestra, per tutti gli altri ormoni del nostro organismo, e che, lo stesso, costituisce uno dei più importanti fattori anti ossidanti e anti tumorali (attraverso il controllo su molecole di infiammazione e di degenerazione cellulare come l'IL10 e l'IMO), rappresentando, assieme al DHEA, un vero e proprio ormone anti-invecchiamento. Il suo uso quindi dovrebbe essere consigliato in tutte quelle condizioni di perdita del ritmo sonno veglia (per esempio nei turnisti), nelle terapia cortisoniche prolungate (la melatonina è il principale "antidoto" infatti del cortisolo, a contrastare l'effetto "infiammatorio cerebrale" di quest'ultimo), nei periodi di convalescenza o di stress prolungato.

Di seguito i principali ormoni presenti nelle diverse fasi di crescita.

In epoca infantile -giovanile:

 Melatonina
 Dopamina (ormone del buon umore, dell'intraprendenza)
 Beta Endorfine
 Estrogeni/progesterone/testosterone
 DHEA (ormone della giovinezza)








In epoca adulta-senile:
Cortisolo (ormone infiammatorio), nel suo rapporto col DHEA
 Noradrenalina
 Insulina (ormone infiammatorio)
 Leptina  (ormone della sazietà)

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