-assorbimento (intestino), dal cibo ingerito
-produzione endogena (fegato)
-produzione endogena (fegato)
-eliminazione ( attraverso la bile che viene riversata nell'intestino).
Nella medicina tradizionale, o farmacologica, esistono solo due metodi per abbassare il colesterolo: i farmaci che ne impediscono o riducono la formazione da parte del fegato ( le statine); e i farmaci (resine) che ne sfavoriscono l'assorbimento da parte dell'intestino; c'è poi una categoria di farmaci che lavorano nello sfavorire il deposito di colesterolo in eccesso nella colecisti e conseguente formazione di calcoli biliari.
Nella medicina Integrata, invece, abbiamo a disposizione anche altri strumenti per riequilibrare il livello del colesterolo nel sangue, agendo in modo più complesso e completo, sui fattori che lo influenzano.
Per abbassare il colesterolo 'cattivo'(LDL) in eccesso, è' possibile infatti agire su:
- la produzione da parte del fegato: con la fitoterapia, e cioè con l'uso di derivati vegetali che fungono da veri e propri farmaci. Ad esempio il RISO ROSSO FERMENTATO, che ha, tra i suoi principi attivi, la monacolina che agisce sullo stesso meccanismo enzimatico che è il bersaglio d'azione delle statine (l'HMGCoa Reduttasi, che svolge la sua maggior attività nelle ore serali, orario da considerare sia per la somministrazione del farmaco, che del rimedio, che della scelta alimentare). Come queste infatti, la monacolina è' in grado di abbassare il colesterolo del sangue, ma anche di depauperare le scorte di un enzima, il Coenzima Q 10, importantissimo per la 'salute' e l'efficienza di altri sistemi enzimatici indispensabili non solo per la salute di tutte le cellule ( e co-fattori nel l'insorgenza degli effetti collaterali quali i dolori muscolari e l'incremento del CPK o enzima muscolare), ma anche per la sua azione di protezione nei confronti dei geni deputati ad un buon invecchiamento ( vitageni).
Per entrambe le terapie ( quella farmacologica e quella fitoterapica) sarà' quindi importante l'associazione prescrittiva con il Coenzima Q 10. Paradossalmente questa, oltre che con minor effetti collaterali, si trova già in commercio per il riso rosso, e non per le statine.
- sull'assorbimento, non tanto a livello intestinale, quanto a livello dei recettori presenti sul fegato per le LDL ( deputati alla loro ricezione e quindi capacità di regolazione della messa in circolo del colesterolo o del suo sequestro, e quindi riduzione), e sull' azione di produrre e rendere fluida la bile, con cui il colesterolo viene eliminato, ci sono, nella medicina Integrata diversi aiuti che provengono dalla terapia vegetale ( fitoterapia e nutraceutica), e da quella omeopatica (!).
Piante come il tarassaco, il cardo mariano, il carciofo, hanno una specifica azione sulla produzione ed eliminazione della bile ad opera delle cellule preposte del fegato ( funzione coleretica e colagoga), rappresentando un importantissimo aiuto nella eliminazione del colesterolo in eccesso e nel contrastare il deposito di quello presente ( associato alla formazione dei calcoli biliari colestrolinici).
Di più recente scoperta, la Berberis, la Banaba, il Makino, e la Momordica... Svolgono una efficace funzione non solo nel ridurre la messa in circolo delle LDL ( favorendone anche l'eliminazione), ma anche nello scongiurare fenomeni di infiammazione intra cellulare all'interno del fegato, responsabili dell'insorgenza di situazioni pre patologiche come la Steatosi, o patologiche come la fibrosi epatica (cirrosi), e di controllo del metabolsimo degli zuccheri.
Ancora, la Curcuma, radice gialla da cui si ottiene sia una polvere, che un estratto ( secco in pastiglie, e fluido nella Tintura Madre) ha importantissimi funzioni integrate nella protezione nei confronti del colesterolo in eccesso:
- funzione anti ossidante, direttamente delle proteine trasportatrici del colesterolo, ma anche della parete dei vasi sanguigni, sfavorendo la formazione della placca aterosclerotica
- funzione coleretica ( di stimolo alla produzione della bile,e quindi sua eliminazione)
- funzione di ri captazione delle LDL ad opera del fegato con conseguente eliminazione.
In omeopatia, esistono rimedi come il :
- Colestrinum ( rimedio tipico della tendenza alla formazione di calcoli di colesterolo)
-Lycopodium: questo è uno dei rimedi più importanti in Materia Medica Omeopatica, perché rappresenta sia un 'rimedio di fondo' che un rimedio dell'acuto. Con questo si intende che nel secondo caso, il Lycopodium viene utilizzato per sfavorire sintomi legati ad una difficoltà digestiva di origine epatica, con aspetti quali la stitichezza e la costipazione, con gonfiore intestinale, senso di pesantezza addominale e soprattutto al fianco destro, gusto amaro in bocca, soprattutto al mattino, e forte stanchezza ( segno tipico di sofferenza del fegato). Nella prima accezione invece, per rimedio di fondo si intende, uno specifico con funzione di riequilibrio del 'terreno' individuale del soggetto, corrispondente a quella caratteristica generica del soggetto, che ne contraddistingue gli aspetti fisici, psichici e di tendenza metabolica e ormonale. Per il Lycopodium il quadro caratteristico è' quello di un soggetto con forte capacità cerebrale, che, come per tutti gli aspetti del nostro organismo, può rappresentare un vantaggio o uno svantaggio, a seconda dello stato di equilibrio: in una fase di compenso ( chiamata 'stenica' in omeopata) , questo si caratterizzerà per spiccata efficienza cognitiva, creativa, intellettuale, e sociale. Nella fase 'astenica' invece, tipica di situazioni di stress prolungato, o di un vissuto del soggetto già condizionante, questo si assocerà ad un atteggiamento di eccessivo controllo ( di se' stesso, delle proprie modalità di reazione - o non reazione-, e dell'interazione sociale), con aspetti dell'umore di spiccata tendenza depressiva. A questi aspetti più ' mentali -emotivi- si assoceranno segni e sintomi tipici di questo rimedio, rappresentati dalla sua 'insufficienza epatica lieve ' di fondo: ossia, la funzione digestiva, e quindi il giusto assorbimento dei grassi, la giusta funzione intestinale etc, che sicuramente non rappresentano il punto forte di questo rimedio ( con anche possibilità di presenza di emorroidi, di calcoli biliari, e di stitichezza).
Nella nostra quotidianità però, anche dall'alimentazione provengono aiuti efficaci nel giusto controllo del colesterolo:
-non solo, grossolanamente, riducendo gli alimenti noti che più ne sono ricchi ( *formaggi, salumi, dolci in primis)
- ma anche conoscendo alcune ' strategie' che ne riducono l'assorbimento, quali per esempio:
.far precedere al primo piatto, una porzione di verdure crude: questo, oltre a favorire il senso di sazietà (che altrimenti viene colmato con un eccesso di alimenti più pesanti) riduce, per il contenuto di fibre delle verdure, l'assorbimento di colesterolo e grassi in eccesso;
.ridurre l'assunzione di primi piatti alla sera: indipendentemente che questi siano infatti tra quelli' incriminati' come apportatori di grassi sbagliati e colesterolo*, i cereali raffinati come il frumento non integrale (la farina bianca, e i derivati come pasta, pane etc) concorrono ad appesantire il fegato, organo, core già accennato responsabile della produzione del nostro colesterolo endogeno, in particolare nel l'orario serale. Questo significa che pasti serali anche solo a base di primi piatti 'semplici' (come la pasta bianca) assunti ogni sera, possono favorire l' incremento del colesterolo nel sangue, non legato ad un eccesso di grassi nella dieta, ma a un orario sbagliato di altri cibi 'apparentemente innocui' (!)
. L'uso di verdure amare, di accompagnamento di secondi piatti più grassi e acidi ( come la carne rossa per esempio) alla sera, o come condimenti di primi piatti, favorisce una buona attività del fegato e quindi una sua efficienza digestiva ( il gusto amaro, ha proprio questa azione di stimolo della funzione epatica): carciofo, finocchio, rucola, tarassaco, radicchio e radicchietto, tra quelle crude, o costa, cicoria, radicchio tra quelle cotte.
.l'uso dei semi oleosi ( Lino, girasole, sesamo, zucca, canapa etc) e frutta secca ( noci, noccioline, mandorle, pinoli), olii ( extra vergine di oliva, di semi di lino): apportatori di importanti vitamine e sali minerali, servono per attivare il metabolismo, e sfavorire l'assorbimento del colesterolo cattivo in eccesso, incrementando, contestualmente quello buono. L' importante è' farne un uso appropriato, perché si associano all' introito inevitabile di una quota cospicua di grassi (anche se 'buoni'), da tenere in considerazione nei programmi di dimagrimento.
- l'attività fisica: un esercizio fisico di tipo aerobico, oltre a stimolare la produzione di ormoni, le endorfine, vere e proprie fonti di piacere per il nostro cervello, è' in grado di favorire non solo il dimagrimento efficace, con scioglimento dei grassi di riserva, se necessario, ma anche l'incremento del colesterolo buono, o HDL:
una camminata a passo veloce dai 20 ai 60 minuti, anche ogni giorno se possibile;
Il Nordic Walking: attività fisica che permette un dolce allenamento cardiovascolare, un impegno non di tipo aggressivo muscolare e osseo articolare, ma capace di sfavorire l'insorgenza o la progressione dell'osteoporosi, e che permette un consumo metabolico, pari al 30% in più della semplice camminata, senza racchette.
Il ballo.
Fatevi consigliare il giusto approccio personalizzato, comprensivo di una terapia di drenaggio fitoterapica e nutraceutica mirata, dal vostro medico olistico.
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