giovedì 28 agosto 2014

Il letargo dell'orso....o dell'uomo?

La natura e' così incredibilmente complessa ed efficiente, che prevede una ottimizzazione delle energie in tempi sfavorevoli e/ o di carestia.
 Come? Predisponendo per esempio un assetto metabolico (principalmente dipendente da quello ormonale) che preservi lo stato energetico di base quando non si hanno a disposizione fonti di sostentamento sufficiente, oppure che minimizzi il consumo quando la richiesta metabolica e' minore. Ciò avviene per esempio per l'orso, quando va' in letargo. Entrando cioè in una situazione metabolica dove le condizioni esterne (climatiche e di cibo) sono tali, per cui la sua natura lo mette in "stan by", per favorirne la sopravvivenza. Si abbassa così il consumo metabolico basale, passando da una media di 5000 kcal dell'estate, a circa 1500 kcal dell' inverno. L'orso così consuma molto meno preservando le sue riserve di energia (rappresentate  dalla riserva di grasso).
Una cosa simile avveniva per l'uomo preistorico che, in condizioni di carestia (caccia andata male per esempio), aveva un assetto ormonale che gli permetteva di "resistere" alla scarsità di energia a disposizione causa inevitabile di calo di peso e malnutrizione, rallentando il metabolismo e quindi il consumo energetico, anche in questo caso, per un concetto di sopravvivenza.
E l'uomo moderno? Ha lo stesso sistema ormonale dell'uomo preistorico del quale è "fratello di geni" (pochissimo e' cambiato infatti il nostro Dna, nel tempo, soprattutto in termini di risposta metabolica).
E' quindi esso stesso ancora " programmato" per resistere, entro certi limiti, alla carestia (e cioè, a non dimagrire!!!), come viene percepita dall'organismo.

Soffermiamoci un attimo sui seguenti aspetti:

- aumento della sedentarietà
- diete ipocaloriche (e sbilanciate in nutrienti) prolungate*

Tutti probabilmente sanno ormai che tali fattori concorrono, entrambi, a rallentare il metabolismo ( e quindi paradossalmente a portare ad ingrassare o, in chi ne ha la necessità, a non riuscire a dimagrire).
Il primo per un vero e proprio rallentamento del metabolismo basale e quindi del consumo giornaliero; il secondo per una sorta di inceppamento metabolico che porta alla erronea percezione, da parte del cervello, di una imminente situazione di carestia ( non reale) con conseguente blocco del consumo energetico quotidiano**.

Pochi sanno però, probabilmente, che anche una insospettabile alimentazione quotidiana può favorire l'insorgenza di una situazione simile. Può sembrare incredibile ma questo si verifica per esempio nelle seguenti circostanze:

1. Mangiare ogni ora (che sia anche solo uno "spuntino" come un frutto o delle caramelle con o senza zucchero, o uno snack, o un cappuccino zuccherato, o un succo di frutta etc).

2. Mangiare apparentemente troppo poco (per esempio quando, per una forma di condizionamento mentale o di senso di colpa, con l'idea di "tenersi a dieta", si inizia un pasto con una barretta energetica, finendo poi però associando altri piccoli spuntini- un pò di formaggio, di prosciutto o altro piccolo snack- per mancanza di sazietà o soddisfazione)! 

3. Mangiare ad intervalli troppo distanziati (dalle 4 ore in su, circa).

4. mangiare negli orari giusti ma con cibi sbagliati. Es: spuntini a base di dolci ( per lo più sofisticati come merendine industriali ) o di grassi saturi (attenzione: anche una crema di yogurth- a differenza di uno yogurth magro- e' troppo sbilanciata in grassi rispetto agli zuccheri e alle proteine), e così via.

5. mangiare sempre le stesse cose.

6. dimenticarsi del proprio corpo: non svolgendo alcuna attività fisica, non avendo una adeguata e soddisfacente attività sessuale.

 Tutti i punti elencati , e anche solo uno, concorrono a rallentare il metabolismo o, peggio ancora a creare situazioni di "abitudine metabolica e/o intestinale". Per una ridotta attività di stimolo dei processi enzimatici (del fegato in primis o digestivi dell'intestino), o per la alterata messa in moto o blocco di ormoni preposti al metabolismo stesso (come l'insulina, gli ormoni tiroidei, gli ormoni sessuali, la leptina etc). Un altro meccanismo possibile è che, per esempio con un alimentazione ripetitiva, si fà sì che il nostro metabolismo "si annoi" quando deve digerire e metabolizzare, quegli stessi, ripetitivi alimenti, con la possibilità che si sviluppi anche una intolleranza alimentare (causa essa stessa di diverse situazioni di rallentamento metabolico e/o di squilibrio diello stato di salute in generale e immunitario).

Qualche suggerimento per risvegliare l'orso che è in noi?

1.tra gli spuntini prediligete i seguenti, con giusto apporto di fibre (che riducono l'assorbimento dei grassi in eccesso), di grassi mono e poli insaturi (fondamentali per il benessere di ogni cellula, anche quella responsabile del metabolismo degli ormoni pro salute e pro metabolismo), di proteine (mattoncini indipensabili al nostro sistema immunitario e a quello muscolare, investimento per un sempre attivo metabolismo di base) e di anti ossidanti (veri e propri "spazzini" cellulari):

-4/5 mandorle o una manciata di semi di zucca;
- yogurth magro (di latte vaccino o soia);
-centrifugato con 1 mela, 1 carota, 1 sedano o 1 zucchina o 2 fette di ananas;
-frullato con latte (anche con latte di soia-o albume di uovo in alcuni frullati pronti) , 1 cucchiaio di fiocchi di avena e fragole;
-40 g di ricotta magra;
-40 g di bresaola o fesa di tacchino o tofu;


2. svolgete una regolare attività fisica ( e sessuale).
Anche la sola passeggiata giornaliera di 20 minuti è sufficiente per non mandare in letargo (assieme ad un corretto stile di vita alimentare) il metabolismo. Il solo sistemare la cucina per esempio (sistemare le stoviglie, scopare il pavimento, rassettare un poco la stanza) contribuisce a non far salire troppo la glicemia nel post pasto, con conseguente rialzo di ormoni (quali l'insulina) che concorrono (se in eccesso) a rallentare il nostro metabolismo.

3. Mangiare poco e spesso (5 o 6 volte al dì) può rappresentare il segreto per stare in forma, scegliendo gli alimenti giusti: il diverso potere termogenico degli alimenti fà si infatti che l'assunzione di un tipo di spuntino rispetto ad un altro, metta in moto la macchina metabolica o la rallenti del tutto!
Ogni volta che mangiamo infatti, l'organismo consuma circa il 10% delle calorie introdotte con il cibo per digerire, scomporre, assorbire i nutrienti introdotti con la dieta. Non tutti gli alimenti però fanno bruciare all'organismo le stesse calorie! Per essere assimilate per esempio, le proteine, fanno consumare il più alto numero di calorie ossia hanno il più alto potere termogenico.Quasi il 30% dell'energia fornita da esse infatti viene utilizzata dall'organismo  mentre le mangiamo; zuccheri e carboidrati complessi (in particolare quelli raffinati) hanno invece un potere termogenico basso (7%) e i grassi saturi bassissimo (3%). Thè verde, caffè, cacao, guaranà e altri hanno un potere termogenico discreto.

4. siate postitivi e creativi!





*per diete ipocaloriche si intende regimi alimentari a contenuto calorico inferiore rispetto al calcolato metabolismo basale. Diverso è il concetto di "restrizione calorica" invece che, intesa come una regolamentazione del pasto, ad evitare quell'eccesso che ci fà sentire satolli, una volta alzati da tavola, è considerato come fattore favorevole per un invecchiamento di successo, ossia Anti Aging.
**per approfondimenti leggi il libro: " perché stare a dieta fa' ingrassare, cosa pensa il nostro cervello quando ci mettiamo o a dieta"

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