venerdì 6 maggio 2016

Perché stare a dieta fà ingrassare


Perchè "stare a dieta fà ingrassare" e cosa "pensa" il nostro cervello, quando ci mettiamo a dieta?
Non abbiamo già abbastanza "compiti", motivi di pensiero, obblighi, mezze o complete rinunce, nella nostra quotidianità...per crearcene una in più ? e proprio su un argomento, il mangiare quotidiano, che dovrebbe essere un ISTINTO, un PIACERE, un atto LIBERO.

E se fosse, inoltre che proprio il cibo che mangiamo più spesso, quello per cui ci sentiamo inevitabilmente, compulsivamente attratti, a essere fonte di dipendenza, e di perseveranza nel mantenerci in questo continuo conflitto : "vorrei ma non posso, altrimenti ingrasso"; oppure "continuo a mangiare male perchè non ne posso fare a meno", oppure "perchè sono già in sovrappeso, o gonfio e quindi (paradossalmente) non  mi interessa"..

Da pochi anni si scopre un LINGUAGGIO COMUNE: quello tra mente (EMOZIONI e ISTINTI come la fame, la ricerca del piacere), CORPO (il sentirsi bene o male, in forma o in squilibrio, in salute o in malattia), e IL CIBO. Linguaggio comune perchè fatto di parole che permettono una comunicazione diretta tra queste fonti. E le parole sono gli ormoni, i neurotrasmettitori, o altre molecole infiammatorie.

Ciò significa "semplicemente" che a seconda del modo (libero, condizionato, privativo, o di rinuncia) con cui ci approcciamo a un pasto, a seconda dello stato di equilibrio (salute) del nostro organismo nel momento in cui accoglie il cibo (a partire dall'intestino), e a seconda del tipo (qualità, e non quantità) del cibo stesso, l'effetto sarà di trarre dall'alimento tutte le proprietà nutritive e benefiche, o, prevalentemente invece, gli effetti infiammanti, o di innesco di dipendenza.

Qualche esempio:
La serotonina, o ormone della serenità, lo ricaviamo prevalentemente dai carboidrati, come ad esempio la pasta. Ma se mangiamo ogni giorno pasta (bianca, raffinata), e magari a pranzo e a cena, l'apporto di serotonina che arriva al cervello è eccessivo. Perdendo così, la capacità di svolgere, a questo livello, il suo ruolo ormonale e di neurotrasmettitore con funzione di "vigile del traffico", preposto a regolare i messaggi di eccitazione e di depressione che derivano dagli altri ormoni sul cervello e che condizionano il nostro umore.
Se invece scegliamo di variare le fonti di serotonina, ci garantiamo il giusto apporto quotidiano senza rischiare eccessi e quindi effetti deleteri sul nostro umore o sul comportamento alimentare, scegliendo anche altri alimenti come: il latte (anche di riso o di altro cereale, magari alla sera) , il tacchino, o alcuni tipi di frutta ricchi del suo precursore (il 5H triptofano) come le banane e le prugne per esempio, che assunte come "dessert" con un pò di crema di cioccolato fondente e, magari, una spolverata di semi di papavero, favoriranno un sonno felice, spensierato e ristoratore (come quello di un bambino).
Ricordiamoci inoltre, che il 90 % della serotonina circolante nel nostro organismo, viene prodotta dalla cellule del nostro intestino, dalla cui integrità, inevitabilmente dipende la adeguatezza della sua produzione.
E questa possibilità di "rifornimento" di ormoni così importanti, per la salute mentale e dell'umore, ma anche del nostro equilibrio sessuale (compresa la fertilità, la produzione di ormoni maschili, e di quelli femminili), di crescita corporea, e di effetto metabolico etc, dipende in grande misura anche dal tipo di alimento!.


Ringrazio il numeroso pubblico che oggi è venuto ad ascoltarmi, per la presentazione del mio libro, nella splendida e suggestiva location del Castello d'Albertis di Genova. Ambientazione ricca di storia, suggestioni ed emozioni, provenienti da tutto il mondo, sotto forma di un ricordo reso in fotografia, di un suono prodotto da un particolare strumento, di un suppellettile dalle forme o dagli usi più vari, o, ancora di memorie riportate di quelle che sono tra le più antiche tradizioni mediche da cui, anche la medicina occidentale, moderna, ha attinto le proprie fondamenta.



Nessun commento:

Posta un commento