sabato 17 gennaio 2015

..non ci sono più scuse!

Frasi come " sono costretto a viaggiare spesso per lavoro e per tale motivo mi ritrovo a dover saltare i pasti e, spesso, ad abbuffarmi alla sera perché sfinito dalla fame e dalla stanchezza". Oppure " i miei tempi ristretti non mi permettono di mangiare bene, soprattutto quando sono in giro per lavoro".

Sono talmente tante in realtà le possibilità per nutrirci in modo efficace e qualitativamente decente, durante i nostri spostamenti per lavoro, che le frasi appena lette risulterebbero solo scuse. Per non porre la giusta attenzione alla nostra alimentazione e quindi alla nostra salute!
Percorrendo a piedi la città che ci ospita, spesso troviamo i più svariati tipi di localini, caffe' o deliziosi bistrot, che ci propongono una ampia varietà di scelta tra pasti completi o veloci (come una appetitosa tagliata di carne o di pesce accompagnata da verdure per es), infarciti della giusta dose di coccola e attenzione nei nostri riguardi (sia che ci troviamo in compagnia o da soli), utili a farci superare la fame e soprattutto a darci l'energia giusta per arrivare fino all'ora di cena ancora attivi (fisicamente e mentalmente). Le stesse stazioni dei treni o aeroporti ormai, sono dotati di soluzioni alimentari più che accettabili. Anche nell'ottica del mangiar bene: un piatto completo con cous cous e verdure, oppure una insalata variegata, magari accompagnati da un frutto o piccola macedonia ( come quelli della foto) sono alcuni esempi, anche con soluzione facili da portar via ( take away), per assecondare esigenze e gusti di tutti (vegetariani e vegani compresi).

La scoperta copernicanica dell'ultimo ventennio, e solo di recente definizione, cari amici di scienza che seguite questo blog, e' che la salute dell'organismo umano, fatta di equilibrio psichico, fisico, metabolico, immunitario e ormonale, e' continuamente condizionata dall'AMBIENTE in cui si vive. Questo però non è rappresentato solo dall'aria che respiriamo, dall'acqua che beviamo, ma anche da ciò che mangiamo e da come ci stressiamo. Questi ultimi due fattori in particolare condizionano la "modalità" con cui noi ci poniamo nei confronti dell'ambiente, passando per l'organo con cui noi ci relazioniamo ad esso: IL NOSTRO INTESTINO!

Oltre ad avere la funzione di barriera ( meccanica) di difesa, la mucosa del nostro intestino infatti è popolata da un numero tale di batteri, ben superiore a quelli presenti in altri distretti del nostro corpo umano (MICROBIOTA INTESTINALE), dotati essi stessi di un patrimonio genetico ( al pari di tutte le altre cellule del nostro corpo umano, rappresentato però da un numero di geni ben 60 volte superiore a quello del genoma) in continua interazione dinamica, appunto con l'ambiente*.
La novità però è che , non solo le modificazioni del nostro DNA risultano così, possibili rispetto a quello che noi mangiamo, ma anche a come noi CI EMOZIONIAMO. 
Microbiota intestinale e cervello infatti ( nella sua componente di emozioni, ma anche di comportamento e di funzione cognitiva) interagiscono continuamente a mantenere o meno un equilibrio (che ora sappiamo definirsi equilibrio Psico neuro Endocrino Immunologico).


Studi recentissimi dimostrano che la positività di una determinata predisposizione a sviluppare una malattia ( per esempio la presenza della mutazione HLA DQ2, per la suscettibilità a sviluppare la celiachia, ossia l'intolleranza al glutine), si associa ad una contestuale predisposizione ad avere una flora batterica " condizionata" , predisponente anch'essa la celiachia o altre situazioni di infiammazione intestinale (oltre che sistemiche). Le stesse, sarebbero correlate alla tendenza a sviluppare situazioni di disequilibrio della sfera emotiva o comportamentale ( studi nuovissimi riguardano per esempio la correlazione tra dieta ricca di glutine e i bambini autistici, predisposti a questa intolleranza). E tale VIA DI COMUNICAZIONE INTESTINO-CERVELLO , ha una direzione biunivoca, influenzata continuamente anche dal cibo che noi mangiamo e dallo stato emotivo in cui ci troviamo.
L'altra novità importantissima, empiricamente già nota ma solo ora dimostrata, e' che dall' integrità di questo asse di comunicazione e specificatamente della mucosa intestinale, dipende anche il nostro sistema IMMUNITARIO. Ricordando che dallo squilibrio di questo, originano patologie come quelle infiammatorie intestinali (Crohn, retto-colite ulcerosa etc), quelle allergiche, quelle dismetaboliche, quelle auto immunitarie e quelle degenerative ( tumorali).

Perciò, non abbiamo più scuse: anche in viaggio per lavoro e con i tempi ristretti, troviamo il modo per organizzarci e mangiare rispettando la nostra salute, tutta!.

*l'epigenetica è la scienza che ci insegna che il nostro "vivere quotidiano" comporta un continuo processo di adattamento di piccole parti del nostro DNA (in termini di riparazione, o precoce distruzione) a fattori in grado di modificarlo, in maniera tale da favorire o contrastare, la espressione di determinate patologie (come la celiachia appunto, ma anche alcuni tumori, il diabete, malattie neuro degenerative come la demenza etc) verso le quali si nasce con una determinata predisposizione (che non vuol dire però per forza insorgenza di malattia, a meno che non concorrano questi fattori "ambientali" che la promuovono).
 Tra i fattori più studiati, di stimolo epigenetico, troviamo: 

  • il resveratrolo (contenuto nell'acino dell'uva e dei frutti a bacca rossa; da qui il detto che il vino, soprattutto rosso, in giusta quantità fà bene)
  • la curcuma (pigmento giallo che ha un azione protettiva nei confronti dell'insorgenza di tumori e di alcuni tipi di demenza)
  • alcune emozioni e in generale lo stress cronico ( in senso negativo, per il suo effetto sul sistema ormonale in primis e conseguentemente immunitario)
  • l'esercizio fisico
  • etc

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