mercoledì 18 giugno 2014

perchè "stare a dieta" fa ingrassare

Basta con le diete mortificanti che ci aiutano a dimagrire (se siamo fortunati) sottoponendoci a regimi di sacrificio che durano il tempo sufficiente per stufarci e per ribellarci al regime dietetico stesso. Con il risultato di riprendere, in tempi rapidi, i chili perduti (e forse anche altri) e soprattutto di perseverare nell'insoddisfazione di non aver trovato il così agognato peso forma.
Il nostro cervello si comporta da portale di informazione, in grado di recepire le nostre scorte di grasso, le nostre carenze, il nostro livello di stress, ma anche gli stimoli che gli arrivano dal cibo che noi introduciamo. Sia questo in eccesso, o in difetto, o "sbagliato", la risposta "fisica-metabolica"che ne segue sarà finalizzata ad una conservazione della specie, di retaggio ancora preistorico (perchè il nostro Dna ancora non è cambiato!). Questa potrà indurre ad un paradossale rallentamento del metabolismo, con tendenza ad ingrassare o a gonfiarsi, nella quotidianità in condizioni di stress intenso o subdolo ma prolungato, o, per esempio in corso di dimagrimenti troppo rapidi o inadeguati. Ciò spiega il perchè in regimi dietetici "sacrificali" e totalmente avulsi dai contesti della normale realtà alimentare quotidiana (per scelta dei cibi o porzione dei pasti o organizzazione degli stessi) non solo non si raggiunge il peso forma programmato (o lo si fà con grande fatica) ma soprattutto, si innesca un pensiero vizioso di tensione emotiva-insoddisfazione-stimolo stressogeno, derivante dalla privazione-rinuncia legata al concetto di dieta stesso. A questo il nostro cervello si ribellerà, prima o poi, inducendoci compulsivamente a ricercare proprio quel cibo di cui ci eravamo privati per tanto tempo, riportandoci, conseguentemente, alla condizione fisica di partenza, con l'aggiunta di un elemento in più di frustrazione e di mortificazione per il mancato raggiungimento dell'obiettivo prefissato.
Esiste invece una consapevole scelta alimentare associata al potere del cibo, che diventa potere del cervello e potere del corpo, per fare di ogni pasto un momento di piacere (e non di innesco di senso di colpa), di benessere fisico (e non di appesantimento),  e mentale (di buon umore, di intraprendenza e di energia positiva invece che di torpore mentale, di apatia e di malumore). In un innovativa interpretazione dell'alimento non più come mera fonte di calorie, ma come induttore di scambio ormonale, neurotrasmettitoriale (le molecole che regolano gli impulsi nervosi, l'umore, i comportamenti), e strumento di prevenzione o di malattia.

PRESENTAZIONE DEL LIBRO:

Mestre, libreria del centro viale Garibaldi 1/b, 9 maggio ore 17.30
TRIESTE, Librereria Borsatti, 22 maggio ore 18,
Pordenone (zoppola), 23 maggio, ore 20.15 presso auditorio, via venuzze 1

Castello di Gorizia, Musei Provinciali: 18 luglio ore 17
Udine Festival del libro, sotto la Loggia del Lionello, 23 luglio ore 21


Prossime in data da definire:

Asolo (Treviso)
Milano Libreria Rizzoli, Corso Emanuele 

1 commento: