sabato 29 aprile 2017

Una strategia..anti infiammatoria: l'esercizio fisico


In altri post ho parlato dell'importanza dell' INFIAMMAZIONE, come base di processi patologici a carico del nostro sistema nervoso, immunitario, metabolico e ormonale, considerando questo processo,  come uno stato cronico che, messo in atto dal nostro organismo, inizialmente, per difendersi da un determinato evento che lo allontana da un suo equilibrio (omeostasi), a un certo punto va fuori controllo.



Succede cioè che, di fronte a un evento 'stressante' come un fatto virale, un fatto emotivo, un fatto metabolico etc, l'organismo risponde mettendo in atto un tentativo di 'reazione,  ricostruzione e riallineamento dell'equilibrio che, se protratto, sfocia inevitabilmente a un fallimento. Ossia a uno stato di attivazione cronica,  ma allo stesso tempo inefficace e caratterizzata da:

-scarsa capacità di eliminazione delle tossine e dei metalli pesanti;
-iper espressione anticorpale (che può essere alla base di forme di patologie auto immuni come l'artrite reumatoide e la tiroidite di Hashimoto, o di altre di tipo allergico)  e consensuale:
- ipo espressione di altre cellule del sistema immunitario capaci di difenderci (macrofagi, Natural killer, linfociti cito tossici) nei confronti di patogeni intra cellulari (o CWD: particolari batteri che hanno perso la propria parete per rendersi meno identificabili e quindi aggredibili dal nostro sistema immunitario, come i Mycoplasmi e la Clamidia), e di cellule mutate o cancerose o prodotti di scarto del 'sistema di pulizia 'di cellule vecchie ( apoptosi);
- scarsa reazione di eliminazione di prodotti di scarto del metabolismo endogeno o di accumulo di sostanze esterne (come l' amiloide, gli Ages, o prodotti di glicazione proteica, da zucchero e eccesso di carboidrati raffinati, etc)
-scarsa risposta di eliminazione di TOSSINE PSICO EMOTIVE.

Al pari degli effetti disastrosi che l'abitudine provoca (ovvero inedia per il primo, o anche stagnazione per stipsi prolungate per esempio, per il secondo)  nel sistema nervoso centrale (con perdita della plasticità delle cellule nervose e insorgenza di forme di deterioramento cognitivo fino alle demenze), e in quello digerente (con 'semplice' insorgenza di alterazioni della tolleranza orale e di riconoscimento degli alimenti come benefici o nocivi per noi, o con insorgenza di tumori intestinali per un prolungato tempo di permanenza di un possibile fattore di stimolo cancerogeno proveniente dalla dieta), l' ipocinesia protratta (ossia la riduzione del movimento) comporta alterazioni specifiche del nostro organismo. Non solo, come è inevitabile immaginare, a carico del sistema osteoarticolare, dal punto di vista meccanico e di stimolo all'osteoporosi, e di ipodinia (mancanza di forza e abilità muscolare), ma anche:

- sull'accentuazione dello stimolo infiammatorio di malattie anche articolari (come l'artrite autoimmune),
-sullo stato dell' umore,
-sui livelli di concentrazione e sulle capacità cognitive e comportamentali,
-sul sistema metabolico e ormonale.

Studi progressivi e attuali di conoscenza degli sport e dell' impatto dei diversi tipi di attività fisica sul nostro organismo, hanno permesso di considerare l'attività sportiva come un vero e proprio strumento:

- anti infiammatorio naturale
- anabolizzante
- anti depressivo
- ansiolitico
- immuno modulante 

Se è ormai ben noto che il reclutamento di grandi masse muscolari come avviene nel nuoto, nella corsa, nell'equitazione per esempio, porta alla liberazione in circolo delle ENDORFINE, con funzione di oppiacei a livello del nostro sistema nervoso centrale (tanto da riconoscere il ben noto stato di euforia del corridore), di molecole quali la ANANDAMIDE (termine che deriva dal sanscrito e che significa felicità), di neurotrasmettitori quali la adrenalina, la serotonina e la dopamina, responsabili di una miglior capacità di concentrazione, di progettazione e di funzioni creative e di intraprendenza, oltre che di serenità, e' dell'ultimo decennio l'informazione che il tessuto muscolare (al pari del tessuto adiposo) si comporta da vero e proprio organo Neuro Endocrino.

Tale annoveramento si deve alla scoperta di molecole, cosiddette MIOCHINE, liberate dalla contrazione del muscolo nel corso di determinati esercizi fisici (aerobici ad alta intensità, esercizi di forza e gli allenamenti di tipo a intensità elevata intervallati), che hanno funzione:

- anti infiammatoria :
in particolare l'IL6, molecola conosciuta per essere pro- infiammatoria, induce, quando liberata dalla contrazione muscolare un calo relativo di molecole PRO INFIAMMATORIE ( TNF Alfa, IL1) e l'incremento di altre ANTI INFIAMMATORIE ( recettore solubile del TNF Alfa, recettore antagonista dell'IL-1, e l' IL 10). Tale fatto si è visto essere di enorme importanza nel contrastare la sintomatologia infiammatoria e dolorosa in patologie anche reumatologiche ( come l'Artrite Reumatoide).

-ORMONALE: la riduzione delle molecole pro infiammatorie ( TNF Alfa e IL1) si è visto essere associata alla ipo espressione di un enzima ( l'11 beta idrossisteroido deidrogenasi tipo I) , responsabile della conversione periferica del cortisone nella sua forma attiva ( il CORTISOLO). Evento contrario a ciò che si assiste della obesità viscerale e nella sindrome metabolica, dove vi è una iper espressione dello stesso, con secondario aumento del cortisolo e dell' INSULINA, uno tra i più potenti ormoni dell' infiamamazione sistemica. La persistenza inoltre di elevati valori di cortisolo (ormone glucocorticoide, responsabile di incremento di glicemia e colesterolo) secondaria a situazione di stress cronico e a scarsa o sbagliata attività fisica, porta a una contestuale azione di questo come ormone mineralcorticoide, con conseguente incremento della ritenzione idrica per assorbimento di sodio e perdita relativa di potassio (con conseguente ipertensione arteriosa).

-METABOLICA
Miochine come la BAIBA ( beta aminoisobutyric acid) con una funzione termogenetica e, in particolare l' IRISINA. Si è visto che quest'ultima è responsabile di una conversione del tessuto grasso bianco (WAT) in tessuto grasso bruno (BAT), tramite l'espressione negli adipociti, di una proteine ( la termogenina UCP1), in grado di disaccoppiare a livello mitocondriale, la produzione di calore da quella di energia (ATP). Come avviene negli animali in letargo o nei neonati, viene cioè indirizzata una azione di fosforilazione ossidativa in senso TERMOGENETICO ( termogenesi senza brivido).

- neurotrofica:
La stessa IRISINA e' in grado di stimolare l'espressione genetica della BDNF (Brain derived neurotrophic factor), neurotropina a funzione plastica della cellula nervosa, che si libera fisiologicamente, secondariamente a eventi di ischemia cerebrale,  per un recupero del tessuto.

In altre parole, non è necessario cercare  una fonte di 'sballamento', di euforia e di ben essere, chimica o farmacologia o alimentare (sbagliata) dagli effetti deleteri: al pari di queste, una attività fisica adeguata per intensità e tipologia, sarà in grado di fornirci gli stessi ormoni, e neurotrasmettitori del piacere e della..dipendenza (a ricercare quanto prima quello stimolo di appagamento e godimento), come la serotonina, la dopamina e le endorfine, e allo stesso tempo ci aiuterà a combattere stati di infiammazione cronica ( con un effetto fisico, metabolico, sullo stato dell'umore oltre che delle capacità cognitive)😉.


domenica 16 aprile 2017

gut microbiota as brain pacemaker: la salute dell'intestino alla base della salute del nostro cervello

gut-microbiome


Il secolo corrente, ha portato delle conoscenze, in ambito scientifico, incredibili: nuovi circuiti elettronici o sistemi informatici che, diventati di uso comune ci permettono di rendere APP(plicabile) quasi qualsiasi nuova idea o utilità alla nostra realtà. Nuove galassie. Nuovi organismi. E non parlo solo delle specie viventi scoperte su altre pianeti.

Negli ultimi vent'anni, la scoperta e la approfondita definizione di un vero e proprio micro cosmo biotico, all'interno del ( e sul) corpo umano (che diviene in questo modo un super organismo) ha aperto nuove possibilità di interpretazione, diagnosi e cura, di malattie o disturbi solo apparentemente disgiunti tra di loro. Diverse sono infatti le specie batteriche che popolano diversi distretti del corpo umano tra la cute e tutto il sistema mucosale dell'apparato digerente e di quello urinario. Il sistema microbiotico intestinale (Gut microbiota) da solo, è costituito da circa 100 trillioni di micro organismi (500-1000 specie tra batteri, funghi, virus e altre piccole forme di vita batterica).

Contrariamente a quanto conosciuto, o meglio selezionato nella nostra conoscenza medica superficiale, fino a pochi anni fa, questo micro cosmo batterico, chiamato MICROBIOTA intestinale non svolge solo un ruolo di "presenza" sulla linea di barriera della nostra mucosa intestinale, gastrica e in generale del nostro tratto digerente:

BACTEROIDES (aerobi facoltativi, sono cioè batteri che possono vivere sia in presenza che in assenza di ossigeno), Gram + e Gram -10 UFC.
LATTOBACILLI (aerobi facoltativi) G+ e G-   106 UFC.
ENTEROBATTERIACEAE (aerobie e anaerobie) 104 UFC
STREPTOCOCCHI (aerobi) 104 UFC


Quello che è noto infatti è che oltre a fornire un primo fondamentale apporto nella funzione di barriera difensiva verso l'esterno (batteri, virus, tossine, metalli pesanti etc), la flora batterica intestinale assieme all'integrità della mucosa intestinale sottostante, rappresenta un vero e proprio LABORATORIO all'interno del nostro organismo, capace di fornire, se ben funzionante:

  • energia: ogni alimento che introduciamo può essere adeguatamente scomposto e quindi digerito in modo da utilizzarne al meglio i micronutrienti che lo compongono, consumando (la nostra) energia nel farlo oppure, messo in "stoccaggio" nel nostro tessuto grasso (con tendenza a ingrassare o a trattenere liquidi o a gonfiarsi)
  • sostanze fondamentali per la nostra vita: vitamine (alcune vit del gruppo B, la vit K), alcuni aminoacidi. La stessa Vit B è fondamentale per garantire un efficace metabolismo basale (ossia adeguato consumo energetico). L'aminoacido triptofano, assunto con alcuni alimenti è alla base di un ormone (la Serotonina o ormone della serenità), la cui disponibilità a livello cerebrale dipende dalla produzione dello stesso a livello intestinale. La stessa cosa avviene per precursori della DOPAMINA (l'ormone dell'innamoramento) etc. 
  • difesa immunitaria: più del 50 % del nostro sistema immunitario si colloca infatti nello strato più profondo della mucosa intestinale, condizionata dalla flora batterica profonda. Questa difesa è attiva verso micro organismi e sostanze esterni sia attraverso un sistema di produzione anticorpale, che di altre vie immunitarie (molecole dell'infiammazione o citochine), che risulta efficace, se il sistema flora intestinale-integrità di mucosa è conservato. Quando però, a seguito di situazioni di alterazione della prima (DISBIOSI) o di processi infiammatori della seconda (sindrome dell'intestino impermeabile, sindrome dell'intestino gocciolante o permeabile, o altre malattie croniche infiammatorie intestinali) questo sistema viene alterato, viene persa di conseguenza non solo la funzione difensiva verso l'esterno, ma anche la capacità di riconoscimento di sostanze proprie dell'organismo. In altre parole, cellule o parti del nostro organismo vengono attaccate dal nostro stesso sistema immunitario: cellule della tiroide nella tiroidite autoimmune, cellule della mucosa intestinale o pancreatica in alcune forme di diabete e nella celiachia, cellule delle cartilagini o parti della sinovia in alcune malattie reumatologiche etc. 
  • ormoni e neurotrasmettitori: molecole (dopamina, serotonina, acido gamma amino butirrico -GABA-) che rappresentano vere e proprie parole di un linguaggio con cui cervello e intestino sono in continua comunicazione. Non solo "dall'alto verso il basso", ma anche viceversa. Ciò significa che non solo il nostro sistema nervoso condiziona la salute del nostro intestino ma lo stesso umore, alcune capacità cognitive come la concentrazione, la memoria, il comportamento, la "lucidità mentale" dipendono dalla salute del nostro intestino. O meglio, della flora batterica intestinale e della sottostante mucosa.

Le condizioni che portano ad una alterazione della flora batterica e ad una alterazione dello stato di salute dell'intestino, portano ad un sovvertimento delle funzioni nobili e indispensabili di questo magnifico laboratorio che lavora per noi!

-Farmaci estroprogestinici (pillola anticoncezionale per es) per tempo prolungato, farmaci che abbassano l'acidità dello stomaco e, inevitabilmente quella dei tratti intestinali più a valle alterandone di conseguenza la funzionalità, alimentazione troppo ricca in conservanti, alimenti lievitati di tipo industriali, cereali e altri alimenti raffinati etc, portano per prima ad una alterazione della flora batterica intestinale (che si definisce disbiosi intestinale)
-situazioni più o meno croniche di alterazione della motilità intestinale (stipsi, situazioni colitiche con alvo diarroico prolungato, tipiche del quadro di colon irritabile) o alterazioni più profonde e stabili della mucosa intestinale (in situazioni di patologia come la sindrome dell'intestino permeabile, il Morbo di Crohn etc) portano ad una perdita della funzione della difesa e ad una persistenza di uno stato infiammatorio.
Quello che è noto però è che i due punti sopra si condizionano reciprocamente non solo nel rendere meno efficace quel laboratorio (nella funzione digestiva, di assorbimento e di consumo di energia per smaltire i nutrienti assunti) ma anche nel renderlo esso stesso foriero di molecole quali:

  • ROS: molecole reattive dell'ossigeno o radicali liberi, alla base dei meccanismi di invecchiamento e di danno cellulare
  • molecole di infiammazione (citochine) in grado di indurre non solo una perseveranza dell'eventuale processo infiammatorio intestinale di base, ma anche situazioni di danno cerebrale, e dell'organismo in generale
  • ormoni dell'infiammazione: in contrasto con altri ormoni del nostro organismo, portano ad una alterazione di altre ghiandole (tiroide, pancreas, ghiandole sessuali maschili e femminili)

E' quindi è fondamentale mantenere la individuale e specifica funzione settoriale dei tratti del sistema digestivo, che si contraddistinguono sia per un adeguato ambiente acido o basico (un ambiente più acido per lo stomaco serve per la digestione delle proteine, uno più basico per il duodeno e l'intestino tenue serve per l'assorbimento in generale e per le funzioni di difesa e antitumorali), ma anche per quello batterico.

Già la modalità con cui nasciamo (passaggio fisiologico attraverso il canale del parto o parto cesareo) condiziona la colonizzazione batterica (più, o meno fisiologica) del nostro intestino a partire dalla nascita. La nostra modalità di vivere, compresa quella di arrabbiarsi, quella di mangiare, quella di fare attività fisica e quale sport, e l'uso adeguato o improprio dei farmaci, fa in modo che questa colonizzazione venga continuamente modificata lungo tutto il corso della nostra vita.
Sono talmente importanti le funzioni di interazioni di questo MICROBIOTA intestinale con il nostro sistema immunitario, quello ormonale, quello metabolico, e addirittura quello genetico, che gli studi recenti permettono di definire a intervalli di tempi ravvicinati, sempre più specie batteriche e le loro funzioni.
Tanto da scoprire per esempio:
  • alcuni batteri della specie BIFIDO (i bifidobacterium infantis per esempio) definiti come i "PSICOBIOTICI" che, se presenti in modo congruo o se assunti all'occorrenza in adeguata quantità, modulano lo sviluppo di situazioni di ansia più o meno fisiologiche (stress da esami, da scadenze, dal parlare in pubblico, paura di volare etc) o patologiche (stadi depressivi o disturbi del comportamento ossessivi o autismo o disturbi dell'attenzione nel bambino)
  • altri della specie Lattobacilli come i modulatori dell'espressione fenotipica di patologia su basi autoimmuni come il morbo celiaco 
  • altri in grado di condizionare la scomposizione di aminoacidi assunti con gli alimenti, prevenendone la conversione in metaboliti ormonali non più attivi: è l'esempio del 5 idrossitriptofano che, presente in adeguate quantità arriva nella barriera ematoencefalica come SEROTONINA 
  • altri che modulano la proliferazione batterica di determinati ceppi, in grado di indurre altrimenti, una fermentazione alcoolica in grado di produrre situazioni di STEATOSI EPATICA (EPATITE allo stadio iniziale non su base alcoolica alimentare), anche in chi è astemio.
  •  Lactobacillus Ramnosus: in grado di favorire la produzione, a partire dai carboidrati della dieta, di fibre insolubili del tipo Fruttooligosaccaridi (FOS) come l'acido butirrico, così importanti per proteggere l'integrità della mucosa stessa (integrità delle Tight Junctions), e difenderla da insulti esterni anche di tipo cancerogeno;
  •  altri della famiglia dei BIFIDI, in grado di sfavorire la conversione dei nitrati (sostanze usate come conservanti in molti alimenti, soprattutto insaccati), in nitriti (con elevato potere cancerogeno)


 (Smith, 2015; Dinan, Stanton, e Cryan 2013)